Il Rei è la misura di contrasto alla povertà a carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica tramite Isee. I cittadini possono richiederlo dal 1° dicembre 2017 presso il loro comune di residenza oppure altri eventuali punti di accesso indicati dagli stessi comuni. Il Rei si compone di due parti: a) beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (c.d. Carta Rei) per un massimo di 18 mesi, rinnovabili decorso un periodo di almeno sei mesi; b) progetto personalizzato per l'attivazione e l'inclusione sociale e lavorativa, finalizzato al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del comune.
Dal 1° luglio 2018 l'ultima legge di bilancio cancella i requisiti familiari legati alla presenza nel nucleo di un soggetto ultra 55enne in stato di disoccupazione, di un figlio minore o disabile, o di una donna in stato di gravidanza. Il Rei diventa universale, potrà essere riconosciuto a tutti i nuclei familiari a prescindere dalle condizioni personali dei componenti. Per averne diritto occorrerà rispettare i soli requisiti economici, tra cui il possesso di un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare (escludendo la casa di abitazione) non superiore a 20.000 euro. Per tale ragione l'Inps ha provveduto ad aggiornare il modulo di richiesta del Rei a partire dalle domande presentate dal 1° giugno 2018 (il Rei decorre infatti dal primo giorno del mese successivo alla presentazione dell'istanza).
Si rammenta, peraltro, che dal 1° gennaio 2018 la legge di bilancio ha elevato il tetto massimo del beneficio economico ai nuclei familiari più numerosi dai 484 euro a 534,37 per i nuclei con cinque componenti e a 539,82 euro per i nuclei con sei o più componenti.
Documenti: Il nuovo modulo per la domanda REI