Sono queste le novità che si avviano a vedere il disco verde della Commissione Affari Sociali alla Camera contenute nel progetto di legge in materia di autismo. Il provvedimento, dopo oltre un anno di discussione tra le Commissioni di Camera e Senato intende introdurre importanti interventi diretti a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone affette da autismo.
Obiettivi che vengono raggiunti da un lato tramite l'aggiornamento obbligatorio triennale da parte dell'Istituto Superiore di sanità delle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche; dall'altro attraverso l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, cioè i trattamenti sanitari le cui spese vengono erogate dal Servizio Sanitario Nazionale. Il disegno di legge, infatti, dispone l'inserimento nei LEA, per quanto attiene ai disturbi dello spettro autistico, delle prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l'impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili.
Per la realizzazione delle finalità indicate, inoltre, tutte le regioni dovranno garantire il funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria alle persone con disturbi dello spettro autistico e potranno individuare centri di coordinamento di tali servizi nonché stabilire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori e adulti affetti da tale disturbo verificandone l'evoluzione. Attualmente, invece, ci sono significative differenze tra i modelli di assistenza delle diverse regioni.
Basti pensare infatti alla diagnosi precoce, alla residenzialita' per gli adulti, ai programmi di inclusione scolastica e sociale, per rendersi conto delle gravi inadempienze che fanno sentire fortissima la solitudine delle famiglie di fronte a questi problemi. In futuro i servizi erogati dalle regioni dovranno essere piò uniformi a livello nazionale e proprio su questo fronte si prevede la verifica della erogazione dei LEA da parte del Comitato per l'attuazione dei LEA, rendendoli cosi' realmente obbligatori per tutte le regioni.