La rete dei Comitati degli esodati ha chiesto la creazione di uno strumento che consenta l'uscita di tutti coloro che hanno maturato un diritto a pensione entro il 2018. Nella legge di stabilità previsto l'accantonamento dei risparmi previdenziali dal tetto sulle pensioni d'oro.
Kamsin Una delegazione della Rete dei Comitati degli esodati ha ottenuto lo scorso Giovedì 27 Novembre un incontro informale con la Sottocommissione di Palazzo Madama che ha curato la vicenda degli esodati presieduta dall'On.Parente. Nel corso dell'incontro la delegazione ha avuto modo di evidenziare i termini del dramma "esodati" certificando le decine di migliaia" di lavoratori ancora fuori dalle salvaguardie e ribadito che tutti coloro che hanno perso il lavoro o hanno firmato accordi che lo prevedessero al 31.12.11 e maturano il diritto alla pensione entro il 2018 devono essere salvaguardati.
Durante l'incontro, guidato da Giuliano Colaci, la Presidente Parente ha evidenziato che la Sottocommissione vuole approfondire il fenomeno e di mettere a punto uno strumento per individuare i "casi individuali" che sono rimasti fuori dando per scontato che le salvaguardie avessero già compreso tutte le categorie finora individuate. Un'altra delegazione ha incontrato il Direttore Generale del Ministero del Lavoro D.ssa Ferrari la quale ha assicurato che il Ministero sta lavorando ad una ipotesi di soluzione definitiva del dramma anche con provvedimenti annuali ed assicurato che per gli "esodati" si sta lavorando a soluzioni previdenziali e non assistenziali. Sulla vicenda al ministero fanno sapere di aver avviato un approfondimento relativo alle problematiche sollevate dalla delegazione con particolare riguardo alle decorrenze, ai lavoratori quindicenni e ai contributori autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007.
Come già anticipato da pensionioggi.it, peraltro, nella legge di stabilità il Governo ha approvato un emendamento che consente di mantenere nel sistema previdenziale i risparmi che si otterranno dalla norma che pone un tetto alle "pensioni d'oro". Tali risparmi, stimati dall'Inps in oltre 400milioni di euro entro il 2024 (ma il governo è molto cauto sull'entità del gettito derivante dalla norma), potrebbero essere destinate a finanziare nuovi interventi in materia.
Zedde