"Si tratta di una restrizione dai 15 ai 21 mesi - spiega Patrizia Manassero - un arco temporale in cui sono molte le donne che maturano i requisiti per la pensione. Sono lavoratrici che tutte insieme hanno iniziato una class action per il rispetto dei loro diritti. Né c'è un motivo economico alla base di questa scelta dell'Inps, dal momento che restano ancora da spendere 976 milioni del miliardo e 684 milioni stanziati nel 2004, al momento dell'entrata in vigore di 'Opzione Donna'. Anche noi senatori del Pd, come i deputati della Commissione Lavoro - conclude Patrizia Manassero - abbiamo deciso di intervenire in Aula finché non otterremo una modifica delle circolari".
L'iniziativa prevede che alla fine di ciascuna seduta dell'Aula i parlamentari Pd leggano i comunicati dei comitati INPS di diverse Province e Regioni che si sono espressi in senso positivo per le lavoratrici. L'obiettivo delle lavoratrici e dei parlamentari che sostengono l'iniziativa è, in estrema sintesi, di consentire a tutte le lavoratrici che maturano i 57 o 58 anni e 35 anni di contributi entro il 31.12.2015 di poter andare in pensione con un assegno determinato interamente con il sistema contributivo. Un risultato che, dopo le recenti aperture del Presidente dell'Inps, Tito Boeri, pare essere molto piu' vicino rispetto al passato.