Opzione Donna, Anche il Senato preme per una rapida soluzione

redazione Martedì, 21 Luglio 2015
La senatrice Manassero (Pd) ricorda che restano ancora da spendere 976 milioni del miliardo e 684 milioni stanziati nel 2004, al momento dell'entrata in vigore del regime sperimentale donna. 
Una pattuglia di Senatori PD interverrà costantemente in Aula a Palazzo Madama per chiedere al Governo, e soprattutto al Ministero dell'Economia, la soluzione della vicenda della cd. opzione donna. Lo annunciano in un comunicato stampa le Senatrici del Pd Patrizia Manassero e la capogruppo del Pd, Anna Maria Parente riferendosi all'analoga iniziativa avviata dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano la scorsa settimana. "Anche noi senatori del Pd - scrive la Manassero - della Commissione Lavoro siamo schierati per chiarire la vicenda di Opzione Donna, perché sia garantita alle lavoratrici che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2015 di andare in pensione a 57 o a 58 anni (le autonome ndr) con 35 anni di contributi. Le circolari dell'Inps che hanno ristretto questa facoltà solo a chi entro quest'anno abbia già il requisito della decorrenza del trattamento pensionistico vanno cambiate". Lo dice la senatrice del Pd Patrizia Manassero, componente della Commissione Lavoro e segretaria del gruppo.

"Si tratta di una restrizione dai 15 ai 21 mesi - spiega Patrizia Manassero - un arco temporale in cui sono molte le donne che maturano i requisiti per la pensione. Sono lavoratrici che tutte insieme hanno iniziato una class action per il rispetto dei loro diritti. Né c'è un motivo economico alla base di questa scelta dell'Inps, dal momento che restano ancora da spendere 976 milioni del miliardo e 684 milioni stanziati nel 2004, al momento dell'entrata in vigore di 'Opzione Donna'. Anche noi senatori del Pd, come i deputati della Commissione Lavoro - conclude Patrizia Manassero - abbiamo deciso di intervenire in Aula finché non otterremo una modifica delle circolari".

L'iniziativa prevede che alla fine di ciascuna seduta dell'Aula i parlamentari Pd leggano i comunicati dei comitati INPS di diverse Province e Regioni che si sono espressi in senso positivo per le lavoratrici. L'obiettivo delle lavoratrici e dei parlamentari che sostengono l'iniziativa è, in estrema sintesi, di consentire a tutte le lavoratrici che maturano i 57 o 58 anni e 35 anni di contributi entro il 31.12.2015 di poter andare in pensione con un assegno determinato interamente con il sistema contributivo. Un risultato che, dopo le recenti aperture del Presidente dell'Inps, Tito Boeri, pare essere molto piu' vicino rispetto al passato.  

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