Pensioni, Ecco le prestazioni nel mirino del Governo

Bruno Franzoni Mercoledì, 17 Febbraio 2016
L'Ex-Ministro del Lavoro, Cesare Damiano: "Non posso pensare che affidiamo a una delega in bianco al governo un principio di razionalizzazione su pensioni di reversibilita’"
 Come già anticipato sulle pagine di questo giornale il testo della Delega sulla Povertà, approvato lo scorso 28 Gennaio da Palazzo Chigi, prevede una razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali connesse alla prova dei mezzi. Un intervento che, seppur ancora non delineato nei dettagli, dovrebbe comportare una valutazione reddituale e patrimoniale più ampia e stringente, in quanto ancorata all'Isee, ai fini del conseguimento di tali benefici rispetto a quanto accade oggi. Attualmente, infatti, per accedere ad un'ampia parte di prestazioni assistenziali e previdenziali si guarda solo il reddito personale e/o coniugale ai fini Irpef senza tener conto del patrimonio della coppia. 

In futuro, se la Delega andrà in porto, con l'aggancio all'Isee bisognerà guardare invece l'intero patrimonio del nucleo familiare, ricomprendendo quindi non solo il reddito personale del beneficiario ma anche i redditi, i valori mobiliari, immobili, auto, moto, barche, conti correnti bancari ed altro presenti nel nucleo familiare del beneficiario. Con il rischio, quindi, di negare l'accesso a queste prestazioni ad un'ampia schiera di soggetti. Senza contare che con il passaggio all'Isee gli interessati dovranno compilare la Dsu con ovvie complicazioni. Che sia in arrivo una stretta dunque pare fuori dubbio nonostante le rassicurazioni date in queste ultime ore del Governo. 

Ci ha visto bene l'Ex-Ministro del Lavoro, Cesare Damiano che ricorda come "nella parte tecnica del provvedimento si precisa che le principali ‘prestazioni di natura assistenziale ovvero di natura previdenziale ma comunque sottoposte alla prova dei mezzi sono: assegno sociale, pensione di reversibilita’, integrazione al minimo, maggiorazione sociale del minimo, assegno per il nucleo con tre o piu’ figli minori’. Quindi e’ evidente – osserva – che nelle intenzioni c’e’ quella di agire anche sulle pensioni di reversibilita’: se c’e’ questo equivoco, si deve dissipare". 

L'unica garanzia per ora è il rispetto dei trattamenti già concessi (che dunque non potranno essere revocati) nonchè le prestazioni assistenziali erogate ai disabili e invalidi. Nella tavola elaborata da pensionioggi.it c'è un riepilogo delle prestazioni che potrebbero, il condizionale è sempre d'obbligo dato che le intenzioni dell'esecutivo non sono ancora chiare, entrare nel perimetro del riordino secondo il testo della Delega depositata in Parlamento.

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