Pensioni / Esodati, il punto sulla settima salvaguardia. Lettera

redazione Domenica, 31 Maggio 2015
La Rete dei Comitati aveva indetto per il 28 un presidio a Roma per sollecitare la 7' salvaguardia per gli almeno 49.500 non salvaguardati al 2018. Nell'incontro sono emerse "criticità" per i destinatari della legge 104 ma la disponibilità del Ministero del Lavoro a sostenere la settima salvaguardia.

Kamsin Egregio Direttore vorrei condividere con Lei e con i lettori del vostro quotidiano online, pensionioggi.it, l'esito della manifestazione che si è svolta l'altro giorno, il 28 maggio, davanti alla sede dell'Inps e al ministero del lavoro.

La nostra delegazione ha chiesto all'Inps di chiudere sollecitamente la rendicontazione delle 6 salvaguardie approvate. Ciò per dare immediate risposte ai colleghi salvaguardati che attendono ancora la certificazione e, sopratutto, per quantificare con maggior esatezza i residui del Fondo Esodati indispensabili per finanziare la 7' salvaguardia la proposta della quale è pericolosamente ferma in Commissione Lavoro alla Camera.

Dai vertici tecnici dell'INPS abbiamo ottenuto piena condivisione delle nostre denunce, piena consapevolezza della drammaticità del problema degli "esodati non salvaguardati" e piena collaborazione ed impegno a rispondere sollecitamente alle nostre richieste. Nell'incontro sono comunque emerse alcune criticità che impediscono la rendicontazione definitiva delle 6 salvaguardie causate anche da alcune responsabilità del Ministero del Lavoro relativamente alle categorie salvaguardate degli esodati agricoli e quelli beneficiari della legge 104.

Al termine dell'incontro la delegazione si è spostata quindi presso il Ministero del Lavoro. I due piu' stretti collaboratori del Ministro hanno risposto alle contestazioni e sollecitazioni della nostra delegazione con confortante spirito collaborativo ed hanno riconosciuto i ritardi nella preparazione degli atti propedeutici alla 7' salvaguardia ma hanno dimostrato comunque che il Ministero intende sostenere un settimo provvedimento di salvaguardia. Ritardi giustificati dagli urgenti adempimenti che il Ministero ha dovuto adottare in conseguenza alla ben nota sentenza della Corte sulla indicizzazione delle pensioni.

Siamo stati comunque rassicurati circa il fatto che nelle prossime settimane il Ministero farà tutto il possibile per recuperare i ritardi accumulati procedendo alla attenta verfica dei risparmi emergenti dalle 6 salvaguardie e destinati al Fondo Esodati (con la garanzia che tale Fondo non sarà intaccato per altri fini ma esclusivamente per la salvaguardia degli "esodati"). Gli impegni verso un nuovo provvedimento sono stati confermati e ci si è dati appuntamento per un nuovo incontro nella seconda metà del mese di giugno per fare il punto della situazione.

Non illudiamoci: la strada per ottenere la 7' salvaguardia che abbiamo chiesto è ancora lunga ed irta di ostacoli ed il nostro obbiettivo lo si potrà solo raggiungere continuando con l'impegno di tutti senza il quale alcuna iniziativa della Rete o del singolo Comitato può risultare utile e men che meno efficace.

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