Per i lavoratori della scuola assunti dal 2 gennaio 2019 scatterà l’iscrizione automatica alla previdenza complementare di categoria (Fondo Espero). Gli interessati avranno nove mesi di tempo dall’assunzione per comunicare, eventualmente, una diversa volontà. A prevederlo la bozza di accordo sottoscritta lo scorso 31 maggio 2022 tra Aran e parti sociali con l’obiettivo di rilanciare le adesioni alle forme di previdenza complementare.
Fondo Espero
Interessati dalla novità i dipendenti della scuola statale (docenti, personale amministrativo ATA e i dirigenti) ed il personale AFAM, Alta formazione artistica, musicale e coreutica la cui previdenza integrativa, come noto, è devoluta al «Fondo Espero». Gli aderenti conferiscono al Fondo le quote di Tfr anno per anno, un contributo aggiuntivo datoriale (pari all’1% della retribuzione) ed un contributo personale (minimo 1% della retribuzione) il cui importo è deducibile dal reddito (entro 5.164€ annui).
Con l’iscrizione si acquistano le «normali» prestazioni della previdenza complimentare tra cui il diritto alla liquidazione di una rendita (o a riscuotere il capitale fino ad un massimo del 50%) al momento del pensionamento pubblico; le cd. «anticipazioni» per acquisto/ristrutturazione prima casa o per spese sanitarie; il riscatto totale o parziale della posizione maturata e la rendita integrativa temporanea anticipata in caso di perdita del lavoro.
La regola del «Silenzio assenso»
L’adesione al fondo attualmente è libera e volontaria, cioè deve essere effettuata dal lavoratore. Con l’obiettivo di rilanciare le iscrizioni la bozza di accordo sottoscritta tra Aran e parti sociali introduce per gli assunti a tempo indeterminato dal 2 gennaio 2019 la forma del cd. «silenzio assenso» decorsi nove mesi dall’assunzione. Chi non manifesta all’amministrazione entro tale termine la volontà di non aderire sarà cioè automaticamente iscritto al fondo (naturalmente resta possibile aderire «volontariamente» anche prima di tale scadenza).
L’iscrizione decorre dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei nove mesi. A tal fine all’atto di assunzione l’amministrazione dovrà fornire apposita «informativa» al lavoratore contenente, tra l’altro, le caratteristiche del Fondo Espero e renderlo edotto che, in assenza di decisione contraria, sarà iscritto «d’ufficio» al Fondo. L’iscrizione avverrà nel comparto d’investimento «garantito» (più prudenziale rispetto al comparto «crescita»). A chiusura l’accordo riconosce all’iscritto con «silenzio assenso» il diritto di recesso entro 30 giorni dalla comunicazione di adesione.
Periodo transitorio
E’ previsto un periodo transitorio per chi è stato assunto tra il 2 gennaio 2019 e il 31 maggio 2022. In tal caso i nove mesi decorrono dalla data di comunicazione dell’informativa (che dovrà essere fornita dalla Pa all’interessato entro nove mesi dall’entrata in vigore dell’accordo).