Reddito Minimo Garantito, Governo apre ad un aumento delle risorse

redazione Mercoledì, 19 Agosto 2015
Il Governo punta a dare una risposta al dramma dei circa 5 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà.
Oltre al capitolo pensioni la legge di stabilità dovrebbe accogliere un piano contro la povertà. Il ministro Poletti ha infatti preso impegni nelle scorse settimane per un rafforzamento del programma di contrasto alla povertà in fase di sperimentazione da un paio d'anni nelle grandi città e al Sud. Il cosiddetto Sia (assegno per il Sostegno per l'inclusione attiva) un sussidio che è stato concesso a circa 10 mila famiglie, per un totale di 40mila persone residenti in città con più di 250 mila abitanti, per un importo medio di 360 euro mensili. 

L'ipotesi che si sta studiando è garantire un sussidio capace di riporta­re il beneficiario al di sopra della soglia di povertà assoluta. Vale a dire, ad esempio, un reddito inferiore a 980 euro per una famiglia con due figli. L'assegno massimo riconosciuto arriverebbe a 780 euro al mese e sarebbe comunque condizionato all'obbligo, per chi ne usufruisce, di partecipare a programmi di reinserimento sociale. Si potrebbe partire, in quest'ultimo caso, con un aumento graduale delle risorse già stanziate fino alla soglia di 1,5 miliardi nel 2016. Per determinare la platea dei beneficia­ri dell'assegno minimo, il governo sta pensando di utilizzare, oltre alle dichiarazioni dei redditi, anche i parametri Isee, in modo da integrare i dati e da fotografare, in maniera molto più puntuale, le condizioni di vita delle famiglie. GamsinA questa operazione si affiancherebbe l'introduzione di un sussidio studiato per gli over 55 che perdono il lavoro e per i quali ci sono poche possibilità di reinseri­mento lavorativo. Misura che potrebbe essere attuata con una modifica o una estensione dell'Asdi, l'ammortizzatore sociale di ultima istanza coniato dal Jobs Act il cui decollo dovrebbe avvenire proprio in autunno. Secondo alcune analisi condotte dall'Inps sareb­bero circa 1,3 milioni i disoccupati in queste condizioni che hanno superato la soglia dei 55 anni e avrebbero scarse possibilità di essere riassorbite dal mondo del lavoro. Un allarme che ha richiamato l'interesse del gover­no e di molti partiti, anche di opposizione, che siedono in Parlamento.

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