Riforma Pensioni, Boeri: a giugno proposta per uscite flessibili e reddito minimo

redazione Mercoledì, 20 Maggio 2015
Il Presidente dell'Inps, Tito Boeri: a giugno faremo le nostre proposte su reddito minimo garantito e riforma della legge Fornero. Inevitabile un intervento per attenuare le rigidità di chi è nel sistema retributivo.

Kamsin Lo ha ribadito ieri sera a Porta a Porta. L'impegno del governo è chiaro: dobbiamo liberare dalla Fornero quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un po' più di flessibilità. L'Inps deve dare a tutti la libertà di scelta". Il presidente del Consiglio, torna a parlare del progetto di revisione della riforma delle pensioni precisando che "chi si è versato i contributi e ha la pensione alta è un conto. I parlamentari che hanno due o tre pensioni è un altro. Su questo tema bisogna avere chiarezza: se hai messo da parte soldi è giusto che tu li tenga".

Ma i segnali che avvertono come il dossier pensioni si dovrà riaprire entro fine anno sono molteplici. Ieri anche il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha ribadito che a Giugno l'Inps elaborerà una propria proposta organica di riforma della previdenza e dell'assistenza all'interno della quale ci saranno meccanismi per flessibilizzare le uscite e per introdurre il reddito minimo. L'obiettivo di Boeri è, tra l'altro, quello di attenuare le differenze tra il sistema retributivo e quello contributivo. Il secondo infatti consente uscite ad età anagrafiche minori con un assegno piu' basso, proprio perchè questo, essendo calcolato sulla base dei contributi versati, è sostenibile per le casse dello stato. Mentre chi è nel retributivo (o meglio nel regime misto in quanto dal 2012 tutti i lavoratori sono passati pro rata a questo sistema di calcolo) è rimasto "bloccato" sino a 67 anni indipendentemente dal fatto di avere o meno un lavoro. Una stortura che deve essere corretta ha indicato Boeri, soprattutto in questo periodo che ha visto moltissimi lavoratori perdere il posto di lavoro.

Boeri apre anche ad un reddito minimo (non di cittadinanza perchè costerebbe troppo), un sussidio assistenziale, cioè a prescindere dai contributi previdenziali versati, da erogare a chi si trova in condizione di bisogno. Per il Presidente dell'Inps occorre garantire a questi soggetti un trasferimento per superare la soglia di povertà in cui attualmente si trovano.  

Seguifb

Zedde

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati