Riforma Pensioni, Poletti convoca i sindacati il 15 giugno

redazione Venerdì, 05 Giugno 2015
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha convocato la parte sindacale per discutere delle proposte di modifica alla legge Fornero.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha convocato per il 15 giugno alle ore 11 Spi Cgil, Snp Cisl e Uilp. Oggetto dell'incontro il tema delle pensioni dopo le conferme che il Governo intende riaprire il dossier pensioni in occasione della prossima legge di stabilità. Lo riferisce l'agenzia Agi. I sindacati, da tempo, avevano chiesto un incontro al titolare del dicastero per riaprire un tavolo di confronto sulle condizioni dei pensionati.

Proprio oggi a Roma, peraltro, si è tenuta  l'Assemblea nazionale dei quadri e degli attivisti dello Spi Cgil, durante la quale i pensionati della Cgil hanno fatto il punto sulla sentenza della Consulta e sulle ipotesi di Riforma del sistema previdenziale. "I diritti – secondo il segretario generale dello Spi Cgil, Carla Cantone - vanno rispettati per tutti, anche per quelli che hanno una pensione tre volte sotto il minimo e che hanno mantenuto la rivalutazione, ma che continuano ad avere assegni troppo bassi. Dobbiamo aprire tutti insieme, confederazione e federazioni, una grande vertenza sul sistema pensionistico, sul fisco, sulle tasse, sul welfare tutto. Dobbiamo mettere in discussione sul serio la riforma Fornero.

Apriamo la pagina delle pensioni per costruire una piattaforma per giovani e anziani. Tutti devono contribuire a lottare in questa grande vertenza, non solo le categorie. Serve una piattaforma unitaria dei pensionati, perché la sentenza della Consulta non ha risolto tutti i problemi che hanno impoverito la nostra gente. Noi siamo disposti a fare sacrifici, ma solo se finalizzati ad aiutare i giovani e non a coprire i buchi aperti dai veri privilegiati. Le categorie degli attivi imparino a conoscerci per la nostra solidarietà in ogni battaglia e vertenza che loro hanno aperto negli anni. Vorrei che capissero che la continuità della militanza non è un favore allo Spi, ma è la strada per far sentire chi lascia il lavoro che può continuare a lottare per l'uguaglianza. Tutti insieme dobbiamo sostenere il sindacato voluto da Di Vittorio all'inizio del secolo passato”.

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