Riforma Pensioni, Poletti oggi alla Camera su settima salvaguardia, Opzione donna e Flessibilità

redazione Mercoledì, 15 Aprile 2015
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti risponderà oggi alle interrogazioni sugli interventi per riformare il sistema previdenziale pubblico, l'estensione del regime sperimentale donna e ulteriori modifiche sul tema della salvaguardia pensionistica.

Kamsin Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti risponderà oggi pomeriggio dalle ore 15 in occasione del question time dall’Aula di Montecitorio a tre interrogazioni parlamentari in materia di riforma del sistema previdenziale pubblico e circa l'approvazione di nuove salvaguardie. 

Il Ministro dovrà rispondere agli onorevoli Simonetti-Fedriga (Lega Nord) che chiedono al Governo circa "l'opportunità di emanare con urgenza provvedimenti di propria competenza che contemplino una settima e conclusiva salvaguardia per tutti gli esclusi dalle precedenti sei salvaguardie, utilizzando a copertura degli oneri le risorse disponibili nel fondo di cui all'articolo 1, comma 235, della legge n. 228 del 2012, come derivanti dall'avanzo di amministrazione delle entrate già accertate e vincolate alle misure di salvaguardie dai precedenti sei provvedimenti in materia, eventualmente ricorrendo, qualora le stesse dovessero risultare insufficienti, al cosiddetto «tesoretto» di cui al documento di economia e finanza".

Sulla stessa lunghezza d'onda l'interrogazione dell'onorevole Gnecchi-Albanella (Pd) che chiede al Governo quali interventi intenda adottare per tutelare i lavoratori che sono rimasti esclusi dalle attuali sei salvaguardie pensionistiche, sulla rimozione delle restrizioni per la fruizione dell'opzione donna e sull'avvio di un tavolo tecnico alla Camera per Riformare la Legge Fornero del 2011. La Gnecchi sottolinea in particolare come sia "indispensabile affrontare anche le contraddizioni che si sono sin qui manifestate nell'applicazione pratica delle salvaguardie già approvate, quali, ad esempio, quelle riguardanti i lavoratori e le lavoratrici in mobilità da procedure concorsuali di fallimento o per cessata attività dell'impresa, a causa delle quali, nell'ovvia impossibilità di poter presentare un accordo di mobilità, non sono stati ammessi alle salvaguardie" e denuncia come i "lavoratori agricoli ed edili siano stati trattati in modo diverso dagli altri lavoratori dipendenti".

Ancora, ricorda le Gnecchi nell'interrogazione "non sono state adottare le soluzioni amministrative relative alla conferma della sperimentazione della così detta «opzione donna» fino al 31 dicembre 2015 e all'applicazione della finestra mobile e dell'aspettativa di vita successivamente al 31 dicembre 2015, con la decorrenza del trattamento pensionistico come per tutti gli altri pensionandi. Si consideri che diverse lavoratrici che sono andate in mobilità o in esodo, soprattutto nel settore bancario, sono state licenziate contando sul pensionamento entro la fine del 2015 e, qualora venisse confermata questa opzione, rimarranno senza lavoro, senza ammortizzatore sociale e senza pensione fino all'età per la pensione di vecchiaia, per un periodo anche di 10 anni"

Pertanto, chiedono gli onorevoli, "quali iniziative il Governo intenda adottare, prevedendo a tal fine una sollecita apertura di un confronto tecnico con l'Inps, le Commissioni lavoro di Camera e Senato e le parti sociali, volto ad approfondire le molteplici situazioni rimaste ancora irrisolte e poter individuare le opportune soluzioni entro tempi programmati e congrui".

Infine il Ministro risponderà ad un interrogazione sollevata dall'Onorevole Brunetta sulle iniziative di trasparenza previdenziale avviate da Tito Boeri e se "condivida le proposte di riforma più volte enunciate dal presidente dell'Inps, con la prevista riduzione delle pensioni superiori a 2 mila euro al mese, e se, nel caso, il Governo intenda predisporre un atto formale su cui avviare una discussione di merito in Parlamento".

Il ministro del Lavoro e  delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, risponderà anche interrogazioni sulla disponibilità del fondo di rotazione utilizzato a copertura dell’esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità per il 2015 a favore delle assunzioni a tempo indeterminato e iniziative per rendere strutturale tale sgravio contributivo (Alfreider ed altri – Misto-Min.Ling.); sulle iniziative volte ad adottare strumenti a sostegno dei lavoratori autonomi (Pizzolante – AP); sulla sospensione dell’applicabilità del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159,  relativo all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) (Sberna e Gigli – PI-CD).

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