Il taglio dell'assegno dovrebbe essere intorno al 3-4% per ogni anno di anticipo rispetto all'età di vecchiaia ma secondo quanto anticipa la stampa nazionale il taglio potrebbe scendere progressivamente per gli assegni bassi, fino ad azzerarsi per chi è sotto i 1.500 o 1.000 euro lordi al mese, circa 2 o 3 volte il trattamento minimo inps. Un taglio cioè graduale per proteggere gli assegni di importo piu' basso che altrimenti sarebbero pesantemente colpiti dalla flessibilità in uscita. Nella legge di stabilità dovrebbe trovare spazio anche la settima salvaguardia il cui iter è già avviato alla Camera.
Padoan ieri ha parlato anche dell'abolizione delle tasse sulla prima casa, che dovrebbe arrivare sempre con la legge di Stabilità, sostenendo che «nel caso specifico è relativamente più efficiente», rispetto al taglio delle tasse sul lavoro per ché l'80% degli italiani è pro prietario di una casa. E ha annunciato anche modifiche allo sconto sui contributi per i contratti a tempo indeterminato, che ha accompagnato il Jobs act. «Personalmente ha detto credo che non sia più necessario perché siamo fuori dall'emergenza. Le risorse po trebbero essere destinate ad altri scopi, per esempio sgravi fiscali permanenti di diversa na tura ma sempre con l'obiettivo di favorire crescita e investimenti».
Una delle ipotesi sul tavolo del Governo è un credito d'imposta per ricerca e sviluppo o per investimenti specifici. Anche se è probabile che sui contributi ci sarà solo un restyling e ristretto alle assunzioni al Sud, alle donne e ai giovani. Oppure con una soglia più bassa rispetto agli 8 mila euro l'anno di adesso o ancora reso proporzionale al grado di occupabilità dell nuovo assunto, cioè alla difficoltà di trovargli un posto. Tutti meccanismi che servirebbero ad alleggerire il costo dell'operazione.