Riforma Pensioni, possibili tagli graduali a seconda dell'importo dell'assegno

redazione Domenica, 27 Settembre 2015
Il taglio degli assegni potrebbe essere graduato in funzione dell'importo del trattamento del futuro pensionando per proteggere il potere d'acquisto delle pensioni piu' basse.
Governo pronto a mettere sul piatto circa un miliardo di euro per la flessibilità in uscita. L'idea pre­valente, secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, è consentire l'anticipo di 3-­4 anni a chi resta senza la­voro e senza ammortiz­zatori sociali e per le lavoratrici per attenuare lo scalone della Legge Fornero che scatterà dal prossimo 1° gennaio.

Il taglio dell'asse­gno dovrebbe essere intorno al 3-­4% per ogni anno di anticipo rispetto all'età di vecchiaia ma secondo quanto anticipa la stampa nazionale il taglio potrebbe scendere progressivamente per gli assegni bassi, fino ad azzerarsi per chi è sotto i 1.500 o 1.000 euro lordi al mese, circa 2 o 3 volte il trattamento minimo inps. Un taglio cioè graduale per proteggere gli assegni di importo piu' basso che altrimenti sarebbero pesantemente colpiti dalla flessibilità in uscita. Nella legge di stabilità dovrebbe trovare spazio anche la settima salvaguardia il cui iter è già avviato alla Camera.

Padoan ieri ha parlato anche del­l'abolizione delle tasse sulla prima casa, che dovrebbe arri­vare sempre con la legge di Sta­bilità, sostenendo che «nel ca­so specifico è relativamente più efficiente», rispetto al ta­glio delle tasse sul lavoro per­ ché l'80% degli italiani è pro­ prietario di una casa. E ha annunciato anche modifiche allo sconto sui contributi per i con­tratti a tempo indeterminato, che ha accompagnato il Jobs act. «Personalmente ­ ha det­to ­ credo che non sia più ne­cessario perché siamo fuori dall'emergenza. Le risorse po­ trebbero essere destinate ad al­tri scopi, per esempio sgravi fi­scali permanenti di diversa na­ tura ma sempre con l'obiettivo di favorire crescita e investi­menti».

Una delle ipotesi sul tavolo del Governo è un credito d'imposta per ricerca e sviluppo o per investimenti specifici. Anche se è probabile che sui contributi ci sarà solo un restyling e ristretto alle as­sunzioni al Sud, alle donne e ai giovani. Oppure con una soglia più bassa rispetto agli 8 mila euro l'anno di adesso o ancora reso proporzionale al grado di occupabilità dell nuovo assun­to, cioè alla difficoltà di trovar­gli un posto. Tutti meccanismi che servirebbero ad alleggerire il costo dell'operazione. 

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