Rimborsi Pensioni, Inps: no alla ricostituzione degli assegni

Davide Grasso Martedì, 16 Giugno 2015
L'inoltro di eventuali domande di ricostituzione dei trattamenti pensionistici interessati, dovranno essere respinte.
Non ci sarà alcuna ricostituzione della pensione. Solo la corresponsione di una somma "aggiuntiva" sugli assegni attualmente messi in pagamento a partire dalla mensilità di agosto 2015, che liquiderà le somme spettanti a titolo di arretrati relative agli anni 2012 e 2013. Lo comunica l'Inps con il messaggio 4017/2015 destinato alla rete interna dei patronati e agli ufficiali territoriali. Sembra iniziare a prendere forma il meccanismo coniato dal decreto legge 65/2015 varato dal Governo alla fine di maggio per rispondere alla sentenza della corte costituzionale sulla mancata rivalutazione delle pensioni superiori a 3 volte il minimo inps.

Lo strumento dovrebbe portare in tasca dei pensionati con assegni ricompresi tra circa 1400 euro lordi e 2800 euro lordi al mese un importo oscillante tra i 300 e gli 800 euro (su cui sarà applicata la tassazione separata) una tantum. Ma non inciderà sulla misura dell'assegno che resterà ancorato sugli importi attuali a differenza di quanto si immaginava in un primo momento. Per gli anni 2014, 2015 e 2016 poi sarà riconosciuto un importo aggiuntivo pari ad un ulteriore 20% (per il 2014 e il 2015, 50% per il 2016) di quanto attribuito nel biennio 2012-2013. I denari in pratica non incrementeranno la base rivalutativa dell'assegno ma daranno luogo alla corresponsione di una semplice quota aggiuntiva, temporanea. Non a caso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, in sede di conversione in legge del decreto governativo, chiede un incremento degli importi in questione soprattutto con riguardo alle fasce degli assegni piu' basse.

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati