I provvedimenti giungono all'esito di un ascolto avviato in questi primi mesi di rodaggio delle nuove misure con le parti sindacali. L'adozione definitiva dovrebbe giungere, secondo fonti vicine all'esecutivo, non prima della fine del 2018 stante la necessità di individuare alcune coperture economiche all'interno della prossima legge di bilancio per il 2019.
Forze di Polizia
Il primo decreto riguarda le forze di polizia, con all'interno alcuni correttivi volti a superare le criticità emerse nella prima fase di applicazione del riordino, necessari a gestire la fase transitoria. In particolare vengono meglio regolate le modalità attuative dei concorsi interni che potrebbero contrastare con le finalità di salvaguardare il personale con maggiore anzianità effettiva nel ruolo e determinare scavalcamenti nei confronti del medesimo personale. Vengono adottati correttivi all'elevata età media del personale in servizio e dal rilevante impiego di personale più anziano dei ruoli che espletano attività di polizia per attività di natura tecnico gestionale e amministrativa, anche per effetto della notevole riduzione del turn over. Ci sono poi delle modifiche alla mancata espressa previsione delle decorrenze della nomina a vice sovrintendente tecnico, a vice ispettore e a vice ispettore tecnico per i vincitori dei concorsi interni previsti nella fase transitoria.
Vigili del fuoco
Più consistenti le modifiche per i vigili del fuoco con all'interno una rimodulazione dei percorsi di carriera del personale non direttivo e non dirigente che espleta funzioni operative, con l'innalzamento del titolo di studio richiesto per l’accesso ai ruoli iniziali e contestuale semplificazione dei passaggi di qualifica. Da segnalare la valorizzazione del personale specialista, dotato di particolari capacità tecniche altamente professionali (aeronaviganti, nautici e sommozzatori), attraverso l’inquadramento in appositi ruoli con specifiche dotazioni organiche e uno sviluppo di carriera più articolato.
C'è anche il via libera alla costituzione di nuovi ruoli tecnico-professionali, al fine di individuare tutte le componenti del Corpo nazionale che svolgono specifiche attività professionali anche a integrazione delle strutture operative e, nel contempo, di valorizzarne le funzioni, con il riconoscimento di uno sviluppo di nuove carriere direttive e dirigenziali e con la semplificazione dei passaggi di qualifica. Ad esempio si prevede, tra l'altro, il passaggio a vigile coordinatore a 12 anni di servizio rispetto ai 15; la riduzione delle qualifiche da vigile; il passaggio della figura del capo reparto a ruolo aperto. Spicca poi l'istituzione di un nuovo ruolo denominato dei direttivi aggiunti, al quale a regime potrà accedere il personale del ruolo degli ispettori antincendi dotato di laurea triennale, finalizzato a valorizzare in modo sistematico le professionalità più qualificate del predetto ruolo e ad ampliare la struttura organizzativa del personale che espleta funzioni direttive operative. All'interno del provvedimento trova spazio anche un aumento di posti, pari a circa 400, per il personale capo squadra; di 21 posti per i dirigenti superiori dell’area tecnica.
Restano fuori, invece, i miglioramenti stipendiali e il trattamento previdenziale, altre rivendicazioni dei sindacati di categoria, che denunciano come il comparto ancora oggi continui a godere di un trattamento deteriore rispetto alle altre forze di polizia. Il Governo ha preannunciato al riguardo l’esame di un disegno di legge per l’attribuzione, al Governo, della delega ad adottare disposizioni integrative e correttive in materia di riordino dei ruoli e delle carriere anche per il personale delle Forze armate, rinnovando al contempo la corrispondente delega per le Forze di polizia, al fine di garantire la piena equiordinazione dei trattamenti nell’ambito del Comparto difesa e sicurezza.
Documenti: Il testo del decreto con il riordino per le forze di polizia; Il testo del decreto con i correttivi al riordino dei vigili del fuoco