I due provvedimenti erano stati approvati in via preliminare a luglio e rimettono le mani sul riordino dei ruoli del personale delle polizia e dei vigili del fuoco la cui delega era già stata esercitata lo scorso anno. Si tratta in definitiva di un intervento “correttivo” circoscritto, in particolare, a disposizioni di carattere tecnico e formale, nonché urgenti per gestire la fase transitoria, al fine di assicurare il rispetto del principio di equiordinazione nell’ambito del Comparto sicurezza e difesa a seguito di numerosi ricorsi pendenti davanti al TAR.
Forze di Polizia
Per quanto riguarda le Forze di Polizia il decreto introduce una serie di previsioni per meglio regolare le modalità attuative dei concorsi interni volte a salvaguardare il personale con maggiore anzianità effettiva nel ruolo ed evitare scavalcamenti da parte del personale più giovane. Vengono adottati correttivi all'elevata età media del personale in servizio e dal rilevante impiego di personale più anziano dei ruoli che espletano attività di polizia per attività di natura tecnico gestionale e amministrativa, anche per effetto della notevole riduzione del turn over. Ci sono poi delle modifiche alla mancata espressa previsione delle decorrenze della nomina a vice sovrintendente tecnico, a vice ispettore e a vice ispettore tecnico per i vincitori dei concorsi interni previsti nella fase transitoria.
Vigili del fuoco
Più complesse le modifiche per i vigili del fuoco con all'interno una rimodulazione dei percorsi di carriera dei tre ruoli del personale non direttivo e non dirigente che espleta funzioni operative prevedendo la soppressione per ciascun ruolo di una qualifica (o due, nel caso del ruolo degli ispettori), l'attribuzione di scatti convenzionali (o la diversa determinazione del periodo di effettivo servizio nella qualifica, utile ai fini del suo conseguimento), la rideterminazione della durata di servizio effettivo richiesto per accedere alle qualifiche superiori con la previsione del meccanismo di accesso a “ ruolo aperto ”. C'è poi l'innalzamento del titolo di studio richiesto per l’accesso ai ruoli iniziali e contestuale semplificazione dei passaggi di qualifica.
Da segnalare poi l'istituzione di nuovi ruoli del personale non direttivo e non dirigente espletante funzioni specialistiche (specialità aeronaviganti, nautiche, dei sommozzatori), con un percorso di carriera analogo a quello previsto per il personale con funzioni operative; l'istituzione di appositi ruoli del personale non direttivo e non dirigente esercitante funzioni tecnico - professionali (operatori ed assistenti; ispettori logistico - gestionali; ispettori informatici; ispettori tecnico - scientifici; ispettori sanitari); l'istituzione di appositi ruoli del personale non dirigente e non direttivo che espleta funzioni di rappresentanza (banda musicale ed atleti).
Restano fuori, invece, i miglioramenti stipendiali e il trattamento previdenziale, altre rivendicazioni dei sindacati di categoria. Il Governo al riguardo ha preannunciato (con apposito CdM) l'emanazione di una legge delega per apportare correttivi alle riforme delle carriere in oggetto eccetto ad oggi per quella dei VVF. Contro l'eventualità che i i VVF restino ancora una volta esclusi dall'equiordinazione il Conapo ha fatto anche uno sciopero sabato scorso chiedendo che che il Governo mantenga le promesse fatte in merito ad equordinazione ed equiparazione retributiva e previdenziale dei VVF alla Polizia di Stato od ai Corpi di Polizia in genere.