Notizie

Notizie

- Milano, 13 mag. - Beppe Grillo ha ribadito che se il Movimento 5 stelle "prendera' qualche deputato in piu' del Pd" andra' da Giorgio Napolitano per chiedergli di sciogliere le Camere e andare al voto. "Non sara' un voto a un programma, ma un voto politico: o noi o loro", ha affermato in una conferenza stampa a Milano. "Noi peggio di questi non potremmo mai fare, avremmo anche il diritto di andare a governare e cambieremo questo Paese dalle radici". I politici finora "hanno fallito", ha concluso, "noi siamo il piano B". E ancora. "Vado da Vespa perche' rappresenta l'elettorato che mi vede come Hitler". . "Vado contro un pregiudizio", aggiunge. Grillo descrive poi Silvio Berlusconi come una "salma che gira e promette dentiere". "Una volta raccontava palle ma ci credeva, adesso sulla dentiera lo vedi che non ci crede piu': che vuole salvarsi il c... perche' le sue aziende vanno a picco". "Il populismo e' l'atto piu' nobile della politica" ha argomentato Beppe Grillo spiegando che ora "ci chiamano anti politica e non populisti". E poi ha aggiunto che dire no "a queste cose" come l'Expo e' "l'unica arma che hanno i cittadini".
- Roma, 13 mag. - "Le iniziative del procuratore aggiunto Robledo hanno determinato un reiterato intralcio alle indagini" sull'Expo. Lo scrive il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati in una nota trasmessa ieri al Csm. Bruti Liberati, in particolare, ricorda la "prospettazione di stralcio", avanzata da Robledo e da lui esclusa, che "non solo avrebbe fatto perdere la unitarieta' di visione in questa vicenda specifica, ma avrebbe comportato sicuro intralcio e ritardo alle indagini". Inoltre, la trasmissione, da parte di Robledo, al Csm "di copie di corrispondenza interna riservata e di copie di atti del procedimento in delicatissima fase di indagine, con assunzione arbitraria della decisione delle parti da segretare, ha posto - scrive Bruti a Palazzo dei Marescialli - a grave rischio il segreto delle indagini". Il capo della Procura di Milano riferisce anche un'"ultima surreale situazione" avvenuta nell'ambito dell'inchiesta Expo: "Robledo - spiega Bruti - pur essendo costantemente informato del fatto che era in corso una attivita' di pedinamento e controllo su uno degli indagati", svolta da "personale della sezione di Polizia giudiziaria", ha "disposto analogo servizio delegando ad altra struttura della stessa Gdf". Solo "la reciproca conoscenza del personale Gdf che si e' incontrato sul terreno - osserva Bruti - ha consentito di evitare gravi danni alle indagini".
- Roma, 13 mag. - I Comuni italiani chiedono che la "modalita' di prima accoglienza dei profughi sia gestita dallo Stato. Mentre, per la seconda fase, quella di allocazione dei profughi sul territorio nazionale, i Comuni sono disponibili a farsene carico". In ogni caso, "chiediamo allo Stato la predisposizione di risorse adeguate e che via sia una gestione tempestiva". Cosi' il presidente dell'Anci, Piero Fassino, parlando con i giornalisti al termine della riunione dell'ufficio di presidenza dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani. "Questo degli immigrati e' ormai un problema strutturale", ha sottolineato Fassino. .
- Roma, 13 mag. - "Quando Renzie ci mette la faccia i cittadini ci mettono il culo (e i soldi)". Cosi' sul suo blog Beppe Grillo. "Renzie - prosegue - ha detto che sull'Expo lui ci mette la faccia. E' arrivato buon ultimo dopo i renziani Fassino e Chiamparino, ottimi conoscitori di Greganti e Quagliotti, che la faccia l'hanno gia' persa da un pezzo. Il culo - ribadisce - ce l'hanno messo i piemontesi e i torinesi indebitati come delle lippe".

- Roma, 13 mag. - Nessuna marcia indietro sull'Expo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Milano per ribadire con forza la centralita' dell'Expo, ha garantito: "Non ci lasceremo rubare il futuro dai ladri. Chi ruba va fermato ma non si fermano le opere, si fermano i ladri". E ancora: "Sono qui, a dispetto dei sondaggi - ha aggiunto Renzi - per dire che il governo fara' la sua parte. Non bisogna mollare, bisogna vincere la sfida dell'Expo". Per il premier - che ha presieduto una riunione nella sede dell'Expo, assieme al presidente dell'Autorita' Anticorruzione, Raffaele Cantone, alla guida del team legale che affianchera' la societa' nella valutazione e nella gestione degli appalti - Expo "deve diventare fiore all'occhiello" del Paese, perche' "se vinciamo la sfida dell'Expo facciamo l'Italia. Se ci tiriamo indietro - ha messo in guardia Renzi - magari non saremo l'Italietta, ma non saremmo piu' coerenti con i nostri valori. Milano e' un punto di riferimento per l'intero Paese, grazie a tutti coloro che non mollano e ci credono. L'Expo e' una strepitosa opportunita'". Renzi, tuttavia, non ha dubbi: "Saremo operativi nel rispetto di tutte le scadenze perche' vogliamo arrivare in tempo". Il presidente del Consiglio, che ha voluto incontrare gli imprenditori milanesi, ha anche affrontato il tema delle inchieste giudiziarie e dei conseguenti arresti, assicurando di "non sottovalutare quanto e' successo", anzi "provo un senso di sbigottimento e amarezza a vedere indagati e nomi che tornano da un passato che sembrava archiviato". Le parole e le decisioni assunte dal premier trovano il pieno plauso del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Ho condiviso molto sia la scelta di Cantone sia della task force, ora occorrera' accendere un faro ancora piu' luminoso su tutti questi fatti e sulle procedure: siamo convinti che ad aprile prossimo l'Italia si presentera' con una vetrina completamente trasparente e pulita e con un buon risultato", ha spiegato il titolare del Viminale. Il governatore lombardo, Roberto Maroni, condivide l'incarico affidato a Cantone, ma chiede gli siano assegnati "piu' poteri". Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, l'Expo "e' una occasione importantissima: non puo' e non deve fallire". Forza Italia, con il consigliere politico Giovanni Toti, invita il premier a "metterci la testa e non solo la faccia, il governo deve fare la sua parte per sostenere l'Expo". Toti torna poi a criticare l'enfasi e la diffusione di notizie relative alle inchieste che, in piena campagna elettorale, "favoriscono sicuramente Grillo, soprattutto per come vengono proposte. Sono inchieste di cui ancora non conosciamo i contorni e che, per quanto e' dato sapere, lasciano intravvedere ampi margini di calunnia e millantato credito tra i protagonisti della vicenda".

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati