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Berlusconi: ex ministro Geithner, nel 2011 complotto contro lui
Renzi: da prossimo anno denuncia redditi inviata a casa
Pensioni: il premier 80 euro? Prossimo anno pensiamo a 'San Nonno'
- Roma, 12 mag. - "Il prossimo anno arriviamo ai pensionati". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "Non mi piace fare le promesse, ma ai nonni bisognerebbe dedicare un santo: San Nonno". "Per i pensionati faremo la stessa operazione degli ottanta euro, ma la faremo dal prossimo anno. prima non ce la facciamo", ha spiegato Renzi.
GRILLO E' UNA PERSONA TRISTE CHE SA SOLO INSULTARE
"Fa male al cuore sentire gente come Grillo che grida e insulta quando invece l'Italia ha bisogno di risposte. Mi colpisce questa sua tristezza", ha detto Renzi. "Non e' uno che guarda in faccia Grillo, ma sono amareggiato come italiano erche' dice che gli ottanta euro non li vuole, ma la signora che arriva a fine mese con difficolta' li vuole. Poi quando c'era da eliinare le province, lui stava con Brunetta, perche' quello che vuole e' solo offendere e insultare. Mi stupisce che non si voglia riconocere quello di cui ha bisogno l'Italia". "La cosa che mi dispiace di grillo e' che tante persone che l'hanno votato stanno li' che si mangiano le mani perche' speravano che tagliasse gli stipendi dei grandi manager, vendesse le auto blu...Invece siamo noi a fare queste cose e lui gioca contro, sembra quasi che gofa se le cose vanno male". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "L'Italia ha bisogno di posti di lavoro non di chi grida e basta".
NON CE L'ABBIAMO CON LE BANCHE MA BASTA FAR PAGARE ITALIANI
"Le banche servono, noi non ce l'abbiamo con le banche. Chi ha un mutuo, come me, sa che le banche sono importanti. pero' in questi anni hanno fatto il fondo salva banche, il fondo salva stati e agli italiani non ci ha pensato nessuno", ha spiegato Renzi.
IN TRE ANNI PORTIAMO MUNICIPALIZZATE DA 8MILA A MILLE
"Ci sono ottomila aziende partecipate, soprattutto dai comuni, con ottomila consigli di amministrazione, ottomila amministratori delegati. Portiamole a mille nei prossimi tre anni". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "Chi le riduce conserva i finanziamenti dello Stato, chi fa il furbo perde i finanziamenti dello Stato". .
Renzi, Expo grande opportunita' I delinquenti vanno fermati
I soldi a Matacena da un conto corrente della Camera
- Reggio Calabria, 12 mag. - Esisterebbe un conto corrente bancario, aperto presso la tesoreria della Camera dei Deputati, attraverso il quale sarebbero partiti dei soldi destinati ad Amedeo Matacena Jr., l'ex deputato di Forza Italia latitante a Dubai dopo una condanna definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Su quel conto sarebbe dovuto transitare anche il denaro per finanziare il trasferimento di Matacena in Libano.
Matacena "con Berlusconi rapporti cordiali"
Questo e' quanto emerge da un'intercettazione del 5 febbraio scorso, nell'ambito dell'operazione Breakfast, quando gli investigatori della Dia ascoltano la telefonata tra l'ex ministro Claudio Scajola, arrestato per procurata inosservanza di pena, e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, anch'ella destinataria di misura cautelare. Senonche' da un lato, secondo ambienti della Camera, non esistono conti correnti presso la Tesoreria della Camera intestati a singoli deputati o ex deputati, in quanto "i conti correnti bancari gestiti dal Servizio Tesoreria della Camera dei Deputati sono intestati alla stessa Camera dei Deputati, e sono utilizzati esclusivamente per la regolazione di partite contabili connesse all'attivita' istituzionale di quest'ultima".
D'altro canto, invece, intervistato via Skype, lo stesso Amedeo Matacena ha confermato all'AGI "ho un conto corrente alla Camera", spiegando pero' che su quel conto sono transitati soltanto i pagamenti per l'assistenza sanitaria ai parlamentari e ai propri familiari, con quote da pagare semestralmente, e negando che tramite quel conto gli siano mai pervenuti soldi durante la latitanza. "Basta prendere l'estratto conto - ha affermato Matacena - per vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Zero, come il ricordo che di Matacena conserva Silvio Berlusconi, che intervistato da Tgcom24 dell'ex armatore ha detto: "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". "I miei rapporti con Berlusconi all'epoca erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali". Ha risposto Matacena sul punto, affermando che "posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".
Chi non l'ha dimenticato e' l'ex ministro Claudio Scajola, con cui i rapporti "risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati - ha evidenziato Matacena - quando ci siamo trasferiti a Montecarlo". Matacena spiega cosi' l'interessamento di Scajola: "E' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante". Intanto questo pomeriggio e' stata rinviata a mercoledi' (per mancanza di alcuni documenti) l'udienza per l'estradizione di Chiara Rizzo, fermata ieri pomeriggio dalla polizia francese. "Ha dimostrato grande coraggio - ha detto Matacena - nel prendere la decisione di tornare, ha chiesto il divorzio perche' non condivide la mia decisione di andare via, io preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in carcere". .
Altro...
Expo: Renzi, grande opportunita' I delinquenti vanno fermati
- Roma, 12 mag. - L'Expo e' una grandissima opportunita' per per gli italiani. In tanti mi dicono 'non mischiare la tua faccia che e' pulita con questi'. Io preferisco rischiare di perdere qualche punto nei consensi e non perdere una grande opportunita'. Non si devono fermare lavori si devono fermare delinquenti". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi interpellato dai giornalisti fuori Palazzo Chigi ribadendo di avere "assolutamente" fiducia in Giuseppe Sala, commissario dell'Expo.
Il premier: "gigantesca chance di posti di lavoro, non la spreco"
Iintanto Angelo Paris, il manager di Expo2015 arrestato nell'ambito dell'indagine che tocca anche alcuni appalti relativi alla manifestazione, ha chiesto al gip di Milano, Fabio Antezza, l'autorizzazione ad inviare alla societa' per cui lavora una lettera di dimissioni. Paris ricopre il ruolo di direttore generale della divisione Construction and dismantling e responsabile dell'Ufficio contratti di Expo2015 Spa. Durante l'interrogatorio di garanzia, che si e' svolto nel carcere di Opera, Paris ha risposto per circa due ore alle domande del gip (erano presenti anche i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio) stando a quanto riferito dal suo legale, Luca Troyer, "ha chiarito la sua posizione". Ha rilasciato dichiarazioni spontanee, invece, Sergio Scattozzo, ex segretario regionale ligure dell'Udc, che si e' avvalso della facolta' di non rispondere alle domande del gip.
Dl Lavoro: governo pone fiducia, Brunetta Renzi elimini anche la Camera
Matacena: con Berlusconi rapporti cordiali. Ex premier non ricordo
- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare.
Amedeo Matacena, latitante a Dubai, nel corso di un'intervista rilasciata all'AGI via Skype, ha replicato: "Posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".
Matacena "assurdo pensare a miei rapporti con i clan"
"I miei rapporti con Berlusconi all'epoca - ha detto ancora Matacena all'AGI - erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali".
MATACENA, ASPETTO ESITO RICORSI DA UOMO LIBERO
"Preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in prigione", sottolineato l'ex deputato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. "Mia moglie - ha detto Matacena - e' venuta a Dubai, mi ha portato mio figlio, e' venuta qua perche' aveva bisogno che le facessi alcune comunicazioni per il divorzio, lo ha voluto perche' non condivideva che io fossi andato via, mentre io preferisco aspettare le sentenze della Cassazione, per il ricorso straordinario che ho fatto, e quella alla Corte Europea dell'Uomo, da uomo libero, e non in prigione. I miei legali - ha proseguito - le hanno gia' presentate entrambe da 4-5 mesi, non conosco esattamente i tempi tecnici".
MATACENA, CONTO CAMERA PER PAGARE ASSISTENZA SANITARIA
"Ho un conto corrente alla Camera, serve per pagare l'assistenza sanitaria, e' sempre stato a zero". Cosi' Matacena ha commentato le notizie circa il conto corrente della Camera dei Deputati che sarebbe servito per fargli avere soldi durante la latitanza. "Oggi - ha affermato - sentivo di un conto corrente della Camera dei Deputati che era servito per farmi avere soldi nella latitanza, e questa e' un'altra favola. Per quello che so io, ho un mio conto corrente alla Camera dei Deputati, dal quale - spiega l'ex deputato - si paga l'assistenza sanitaria dei parlamentari, credo che se una somma sia stata mossa e' stata quella per pagare semestralmente la rata dell'assistenza sanitaria dei Deputati, che tra l'altro riguarda anche i miei familiari, per cui e' un loro interesse pagarla. E comunque basta prendere l'estratto conto e vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Alla stessa maniera Matacena commenta l'ipotesi inquisitoria dell'inchiesta che intravede nell'ombra una societa' segreta: "Di favole in Italia ne ho sentite tante - taglia corto Matacena - e questa, credo si aggiunga a quelle".
SCAJOLA: MATACENA, PER MIA MOGLIE E' COME UN PADRE
"Vincenzo Speziali non l'ho mai conosciuto, i miei rapporti con l'ex ministro Claudio Scajola, l'ho gia' detto, risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati quando ci trasferiti a Montecarlo", ha detto Matacena parlando dei sui suoi rapporti con l'ex ministro Scajola, arrestato con l'accusa di procurata inosservanza di pena in favore dello stesso Matacena, e di Vincenzo Speziali, l'imprenditore calabrese tramite il quale secondo l'accusa Scajola avrebbe cercato di fare ottenere a Matacena l'asilo politico in Libano. "Ho un rapporto di grande stima nei suoi confronti - ha proseguito Matacena parlando di Scajola - e' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante".
MOGLIE MATACENA FERMATA ALL'AEROPORTO DI NIZZA
La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e' stata fermata all'aeroporto di Nizza dove avrebbe dovuto prendere un volo per tornare in Italia. "Mi ha inorgoglito molto, e' una donna che ha dimostrato grande coraggio nel prendere questa decisione. Certamente lo ha fatto per il grande amore dei suoi figli, e con la convinzione che e' in grado di chiarire la sua posizione", ha detto l'ex deputato commentando la scelta della moglie di tornare in Italia. La donna, ripartita dagli Emirati, dove si era recata da poco, proprio dopo avere appreso di essere destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta Breakfast, che ha visto in manette anche l'ex ministro Claudio Scajola accusato di procurata inosservanza di pena, ha fatto scalo a Nizza dove e' stata fermata ieri pomeriggio, su mandato d'arresto europeo, dalla polizia francese. "Da quello che mi dicono i legali, tra l'altro - prosegue Matacena - molte cose sono dimostrabili nella loro erroneita' anche in maniera documentale. Da quando sono andato via - ha concluso sull'argomento l'ex deputato di Forza Italia - ho perso la mia famiglia, da loro non ho mai avuto una lira, per cui l'accusa mi sembra assolutamente fantasiosa".