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- Reggio Calabria, 14 mag. - "Ci danno direttive sul pesce spada, ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". Dopo le critiche di ieri all'Unione Europea, di cui aveva stigmatizzato il disimpegno sul tema dell'emergenza immigrazione che investe il Paese, Matteo Renzi e' tornato oggi sull'argomento. Ieri aveva parlato di istituzioni comunitarie attente al salvataggio delle banche ma distratte dinnanzi all'ondata di flussi migratori che si abbatte sulle coste italiane.

Immigrati, nel 2014 in Italia +823% di arrivi (LEGGI)

Oggi lo spunto per un nuovo affondo glielo hanno dato i pescatori calabresi. A Reggio, fra due o trecento lavoratori che lo attendevano davanti alla prefettura, c'erano anche loro. "Mi hanno spiegato - ha detto - che vivono una crisi dovuta al fatto che l'Ue impedisce loro di pescare il pesce spada. Ci danno direttive su queste cose - ha aggiunto - ma ci girano le spalle quando si tratta di raccogliere persone che affondano in mare". .

- Roma, 14 mag. - Troppo delicato, bene rinviare a dopo le europee. Il voto sul deputato del Pd Francantonio Genovese, il cui arresto e' stato chiesto dai giudici di Messina, pare slittare verso date piu' tranquille. Ma la cosa non impedisce che il caso - Genovese e' accusato di associazione a delinquere riciclaggio truffa - irrompa nel dibattito politico segnato dalla campagna elettorale. Sono giorni in cui sono esplosi il caso Expo e quello Scajola, in cui Forza Italia ha di che lamentarsi per i contenuti delle memorie di Timothy Geithner, ministro di Obama. Inevitabile che un possibile mancato pronunciamento di Montecitorio sul destino, non solo politico, di un influente esponente del Pd siciliano scateni polemiche. Soprattutto da parte dei principali competitor del Pd alle imminenti europee, i grillini. Quando si inizia a profilare l'ipotesi di un rinvio, il Movimento 5 Stelle fa subito partire un duro comunicato. "Il Pd e' nudo. Stanno provando a rinviare ulteriormente la votazione sulla richiesta di arresto", scrive, "Ci piacerebbe sapere cosa dira' il Pd ai cittadini, come giustifichera' queste manovre di palazzo, di fronte al gravissimo caso Genovese, in un momento il cui il Paese e ripiombato negli scandali politici". Segue a ruota la richiesta di rinviare la votazione degli ordini del giorno al dl Lavoro, per passare immediatamente all'esame della richiesta di arresto. Niente da fare: respinta con 122 voti di differenza. Lontano da Montecitorio, Beppe Grillo commenta con poca diplomazia: "Renzie assomiglia sempre piu' a un pugile suonato che al gong non sa neppure ritrovare l'angolo per sedersi. E' in attesa del flop delle elezioni e del lancio della spugna da parte dei due ottuagenari padri della patria, Napolitano e Berlusconi". Una freccia in piu' nella sua faretra elettorale. Intanto il citato Berlusconi fa sapere che fare accordi con Matteo Renzi sulle riforme e' ormai inutile. Prove generali per il dopo europee? Forse. Il premier, da parte sua, ribadisce: tanto le vinciamo noi. Nelle sue stesse parole: "L'anno scorso arrivo' primo il M5s, secondo il Pd di Bersani e terzo il Pdl. Questa volta il podio sara' diverso". Anche questo potrebbe essere il primo passo del dibattito che si aprira' il 26 maggio. .
Anche i cassintegrati e a chi percepisce indennità di mobilità e disoccupazione riceveranno il Bonus Irpef da 80 euro. È quanto prevede la circolare 9/E dell'agenzia delle Entrate che risponde ai dubbi su beneficiari, calcoli e modalità di erogazione del bonus.

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Anche i cassintegrati, i disoccupati che percepiscono l'indennità e i lavoratori in mobilità riceveranno il bonus Irpef di 80 euro. E' quanto prevede la Circolare delle Entrate 9/E/2014 sullo sgravio fiscale, che dovrebbe arrivare nella busta paga di maggio. Tra le novità anche il fatto che le somme percepite come incremento della produttività, tassate al 10%, non concorrono ai fini del bonus.

L'Agenzia precisa in una nota che "il credito Irpef scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Non concorrono al superamento del limite di 26mila euro le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di una imposta sostitutiva del 10% mentre le stesse somme, a esclusivo vantaggio del lavoratore, vengono conteggiate per calcolare l’imposta lorda da confrontare con le detrazioni da lavoro dipendente". Nel caso delle "somme a sostegno del reddito" il diritto al bonus, precisa la circolare, è da considerarsi "automatico", in quanto le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.

Per quanto riguarda invece i redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività, questi (entro il limite di 3mila euro lordi) sono fuori dal calcolo della soglia di reddito di 26mila euro, tetto massimo oltre il quale si perde il diritto al bonus Irpef. "Nel 2014", chiarisce la Circolare, "la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3mila euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26mila euro di reddito complessivo; e il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della 'capienza' dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti". Nel limite dei 26mila euro, invece, bisogna considerare i redditi provenienti da affitti di immobili sotto il regime della "cedolare secca".

Tra le altre precisazioni, l'Agenzia ricorda che il bonus da 80 euro spetta anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi.

Sul fronte del sostituto d'imposta, invece, si segnalano i ragguagli circa il calcolo del credito da erogare. La circolare specifica gli step che il sostituto d’imposta deve seguire per il calcolo del credito. Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione potrà avvenire tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga. Per semplicità di applicazione, è comunque possibile utilizzare anche altri criteri, purché oggettivi e costanti, ferma restando la ripartizione dell’intero importo del credito spettante tra le retribuzioni dell’anno 2014. Ad esempio, per i rapporti di lavoro che si protraggono per l’intero anno 2014, l’importo del credito di 640 euro su base annua potrà essere erogato per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli 8 mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.

Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell’anno, inoltre, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo. La Circolare fa l'esempio di un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22mila euro e che ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014 avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120). Dopo aver individuato l’importo complessivo del credito spettante, particolare attenzione dovrà poi essere posta nella ripartizione del bonus nelle varie buste paga da maggio in poi. Infatti, l’importo da erogare nel mese andrà parametrato in base ai giorni di cui è composto il singolo mese di retribuzione.

Tra oggi e domani gli ultimi round con le istituzioni e Palazzo Chigi. Poi partono i referendum tra i lavoratori per chiudere entro il 22 maggio. Tra i punti centrali nessun licenziamento e mantenimento dei salari

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E' stata finalmente raggiunta l'intesa fra sindacati e azienda sulla vertenza Electrolux. E' quanto ha comunicato Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici. "Dopo una notte di trattativa, siamo finalmente riusciti a raggiungere con Electrolux un'intesa difensiva, ma di grande importanza per la salvaguardia sia dell'occupazione, sia del salario. Oggi pomeriggio ci incontreremo al Ministero dello Sviluppo economico e domani alla presidenza del Consiglio", aggiunge Ficco. 

Anche il responsabile della Fiom, Michela Spera si mostra soddisfatto: "Sono pronti dopo un incontro durato tutta la notte i testi dell'intesa tra Electrolux e sindacato, il confronto riprende oggi al tavolo ministeriale con la partecipazione delle Regioni interessate, per formalizzare le misure decise dal Governo e dalle Regioni stesse a sostegno delle produzioni di Electrolux in Italia; il confronto conclusivo si terrà domani, alle ore 15, a Palazzo Chigi". Proseguono ancora i due sindacalisti: "Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori". Le assemblee per illustrare i contenuti dell'ipotesi di accordo cominceranno venerdì 16 maggio a Forlì. A seguire ci saranno le assemblee a Porcia, il 19 maggio, a Susegana, il 20, e in conclusione, il 21 maggio, nello stabilimento di Solaro. In tutti gli stabilimenti del gruppo l'intesa sarà sottoposta a referendum che si concluderà entro il 22 maggio.

"I contenuti principali dell'intesa che poi sarà sottoposta al vaglio dei lavoratori", spiega ancora Ficco, "sono i seguenti: nessuna chiusura di stabilimento, in virtù di un piano industriale per tutti i quattro stabilimenti italiani con 150 milioni di euro di investimenti nel periodo 2014-2017; nessun licenziamento, grazie al ricorso ai contratti di solidarietà nelle fabbriche, alla cassa integrazione straordinaria in alcune aree impiegatizie ed alle uscite incentivate volontarie o finalizzate alla pensione; mantenimento integrale del salario, nonchè delle pause per effetti stancanti e per necessità fisiologiche, con la riduzione della sola pausa aggiuntiva di Porcia che passa da 10 a 5 minuti; per Porcia impegno dell'azienda al riassorbimento di 150 esuberi, attraverso iniziative interne e intervento di un imprenditore intenzionato a insediarsi nelle aree dismesse del sito; previsione di alcuni incrementi di gettito produttivo, ma con l'impegno aziendale a non peggiorare gli indici di salute e sicurezza sul lavoro e a verificare in fabbrica la fattibilità degli interventi; taglio del 60% dei permessi sindacali dal 1/1/2015, ma mantenimento delle ore di assemblea sindacale".

E' boom per il Fondo Governativo che punta all'inserimento di under 30 che non studiano né lavorano. Quasi 30mila richieste nei primi otto giorni di lancio del programma.
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Decolla il piano garanzia giovani. Dall'1 all'8 maggio si sono iscritti complessivamente 29.936 persone, nella maggior parte dei casi (21.189) attraverso il Portale Nazionale dedicato www.garanziagiovani.gov.it, in altri casi attraverso i portali regionali. Trend in costante crescita, nonostante l'assenza di consistente campagna pubblicitaria. Quanto alla provenienza geografica, la maggior parte dei giovani iscritti è nel sud in particolare in Campania, regione in cui il problema dei Neet è più evidente con 6.656 unità pari al 22% del totale. Seguono la Sicilia che ha espresso il 17% delle adesioni (4.981 unità) e, la Toscana con l'11% degli iscritti complessivi (3.358 unità). La regione con il minor numero di residenti, che hanno aderito al programma è invece la Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda il genere, si registra una prevalenza degli uomini che hanno espresso il 54% delle adesioni (16.196). Sul versante delle fasce d'età il 51% delle adesioni, ossia 15.371 (7.616 uomini e 7.755 donne) ha interessato i giovani di età compresa tra i 25 e 29 anni, mentre sono state 13.840 (pari al 46%) le iscrizioni che hanno riguardato soggetti dai 19 ai 24 anni (8.103 uomini e 5.737 donne) e 725, pari al 2%, quelle dei giovani dai 15 ai 18 anni (477 uomini e 248 donne). Interessante anche il dato che illustra le regioni scelte dal giovane per ricevere il portafoglio di servizi del programma: prevale la Campania con il 18% delle adesioni, seguita ancora una volta da Sicilia con il 12% del totale e dalla Toscana a quota 11 per cento. Queste tre regioni insieme assorbono insomma qualcosa come il 41% delle adesioni. 

Ad oggi sono 13 le convenzioni firmate con le Regioni: Calabria - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia -Lazio - Liguria - Marche - Piemonte - Provincia Autonoma di Trento - Sardegna -Toscana - Umbria - Valle d'Aosta - Veneto. Prosegue nel frattempo, l'impegno del Ministero per la promozione di specifici protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese. Dopo quelli con Finmeccanica (28 marzo) e con Cia e Agia (22 aprile), sono stati siglati i protocolli con le organizzazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia: Casartigiani - Cna -  Confartigianato - Confcommercio - Confesercenti.

La residenza del giovane non è affatto preclusiva per la scelta della regione dalla quale ricevere il portafoglio di servizi; infatti, il 27% degli iscritti (10.811 unità) ha scelto una regione diversa da quella di residenza. La regione con la differenza maggiore tra residenti che hanno aderito e coloro che hanno scelto una destinazione diversa è proprio la Sicilia con 2.395 giovani con la "valigia pronta" (in pratica il 33% degli aderenti residenti sull'isola).

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