L'Inps chiarisce la portata della novella introdotta dal Decreto Rilancio. La stretta sui termini riguarda i datori di lavoro che non hanno mai richiesto la cassa integrazione ordinaria o l'assegno ordinario con causale «Covid-19» per periodi di sospensione o riduzione attività tra il 23 febbraio e il 30 aprile.
I chiarimenti in un documento dell'Inps. La domanda va presentata al Ministero del Lavoro corredata dall'accordo sindacale. Il pagamento della prestazione avverrà direttamente dall'Inps una volta emesso il provvedimento ministeriale di autorizzazione.
Nel caso in cui l'intestatario del conto corrente non coincida con il titolare della prestazione di integrazione salariale l'Inps provvederà al pagamento delle somme con bonifico domiciliato presso Poste Italiane. I chiarimenti in un documento Inps.
I chiarimenti in un documento dell'Inps. Solo ove l'azienda abbia già esaurito, per altre causali, il numero massimo annuale di giornate fruibili sarà possibile presentare domanda di cassa integrazione in deroga di cui all'articolo 22 del DL 18/2020.
Le indicazioni in un documento dell'Ente Previdenziale. I lavoratori saranno sollevati dall'obbligo di sottoscrivere il modello "SR41" al fine di ricevere il pagamento diretto delle prestazioni.
La misura di integrazione salariale potrà essere concessa a tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro non rientranti nel campo di applicazione della CIGO, del FIS o dei Fondi di solidarietà.
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