Con la riforma della previdenza a cui sta lavorando il governo potrebbe essere infatti allargata a tutte le forme pensionistiche l'opportunità per le donne di ricevere uno sconto per ogni figlio (facoltà attualmente in vigore per chi ha un assegno con il sistema contributivo).
Si è riunito oggi il gruppo di lavoro istituito per definire le nuove norme del sistema previdenziale italiano, che arriveranno prima della prossima legge di bilancio. Obiettivo: raggiungere una soluzione condivisa con le parti sociali e sostenibile sulla cd. flessibilità in uscita.
Dopo le modifiche apportate dalla legge n. 197/2022. La mappa di PensioniOggi con tutti i principali requisiti e canali di pensionamento nel 2023 per i lavoratori assicurati presso la previdenza pubblica obbligatoria.
Lo prevede un passaggio della legge di bilancio per il 2023. L’accesso sarà consentito soltanto alle lavoratrici caregiver, a quelle con invalidità di grado non inferiore al 74% oppure licenziate o dipendenti da aziende in crisi, a patto che entro fine anno abbiano 35 anni di contributi e 60 anni di età.  
La novità della finanziaria 2023 è strutturata allo stesso modo di «quota 100» ma con un tetto alla misura dell'assegno che non potrà eccedere cinque volte il trattamento minimo Inps. Durerà solo un anno.
Approvata dal Consiglio dei Ministri la legge di bilancio. Tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023 si potrà uscire (anche) con 62 anni di età e 41 anni di contributi ma la misura dell'assegno non potrà eccedere le cinque volte il trattamento minimo Inps.  Opzione Donna avrà requisiti  differenziati a seconda del numero dei figli.
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