L'esperto Risponde

La rubrica di consulenza ai lettori sulle principali questioni previdenziali

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

Franco Rossini 14/07/2022 Previdenza

I pensionati titolari di una pensione in regime di salvaguardia possono conseguire una pensione aggiuntiva sulla base dei contributi versati dopo il pensionamento o per l'attività professionale eventualmente svolta con iscrizione alla cassa professionale.


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Con la collaborazione di

Franco Rossini
Consulente con specializzazione in diritto del lavoro e della previdenza

Bruno Benelli
Collaboratore Confals e autore di numerosi saggi ed approfondimenti in materia previdenziale.

Carmine Diotallevi
Formatore Spi Cgil, ex dipendente Inpdap con pluriennale esperienza sulle previdenza del pubblico impiego

Dario Seghieri
Esperto in previdenza sociale, da anni autore di libri e di articoli su diversi siti web di settore.

Rossini V

Rossini V

Franco Rossini, già avvocato ed esperto in diritto del lavoro e della previdenza collabora dal 2013 con PensioniOggi.it. 

 

 

Sono un ex bancario che in data 1 giugno 2011 ha smesso di lavorare entrando in un fondo di solidarietà di categoria a seguito di un accordo sindacale firmato nell'anno 2007.A seguito di ciò percepisco un assegno mensile che sarà corrisposto sino a Maggio 2016 data in cui dovrei percepire la pensione INPS in quanto matureranno i 40 anni di contributi piu' i 12 mesi di finestra .
La mia domanda è questa:alla data del 4 Dicembre 2011 essendo io a carico del fondo di solidarietà sono salvaguardato dalla riforma? Se la risposta è si lo sono in ogni caso o dobbiamo aspettare che la ministra sig.ra Fornero metta in campo qualche altro rebus da risolvere per capire chi sono i fortunati salvaguardati di questa enorme platea ignara del suo domani.

Sì è tra i salvaguardati ma non è "salvo" in ogni caso. Almeno non allo stato attuale. Come abbiamo ripetuto piu' volte è necessario attendere la pubblicazione del decreto per sapere chi saranno i “fortunati” che definitivamente acquisiranno il diritto soggettivo a pensione secondo le previgenti regole. Esiste un vincolo di bilancio e l'incertezza non può essere dissipata prima del decreto. Bisogna avere pazienza.

 

 

 

 

 Sono nata il 21/10/1954 e sono stata licenziata con licenziamento collettivo a far data dal 1/09/2010 ed a seguito di accordo sindacale di mobilità. Quanto stipulato all'ora prevedeva l'entrata in pensione al 1° ottobre 2013 (maturo i 40 anni al 31/08/2012). Penso di essere tra i salvaguardati però non mi è chiaro quale sia la finestra esatta e se sarò penalizzata dall'aspettativa di vita. Grazie, Marzia


Sì, è un soggetto salvaguardato ma è necessario attendere la pubblicazione del decreto per conferma. E' confermata anche la finestra d'uscita dell'Ottobre 2013. Nessuna penalizzazione dall'aspettativa di vita perchè i requisiti di accesso sarebbero perfezionati entro il 31.12.2012. 

 

 

 

Sono un dipendente Unicredit, nato il 27.02.1953, assunto il 04.04.1977, esodato dal 01.08.2010 in vista della maturazione dei requisiti pensionistici al 61.mo anno di età e della percezione del trattamento previdenziale a decorrere dal 01.03.2015, con cessazione dell'assegno a carico del fondo di solidarietà del settore bancario. Preciso che, non avendo versamenti antecedenti, al 28.02.2014 avrò maturato un'anzianità contributiva di 36 anni e 11 mesi, senza che l'accordo tra azienda e sindacati garantisca alcuna prosecuzione (in calce le parti enunciavano solo un generico impegno a incontrarsi in caso di modifiche della legislazione previdenziale vigente). Gradirei conoscere se e quanti mesi si aggiungerebbero, in base alla crescita della durata di vita media, alla maturazione dei miei requisiti, se anche la "finestra" si allungherebbe rispetto ai 12 mesi previsti  ammesso e non concesso che nel mio caso la riforma Fornero consenta poi di non ricadere brutalmente nei nuovi criteri. Senza alcuna tutela rimarrei - con due figli minori a carico - sciaguratamente scoperto per quattro lunghi anni e con la prospettiva di un trattamento sensibilmente
inferiore e lontano. Silvio

La maturazione del diritto alla pensione di anzianità, secondo la previgente disciplina, si consegue – nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015 con il raggiungimento di 61 anni e 3 mesi e il perfezionamento della “quota” pari a 97 anni e 3 mesi (fermo restando un minimo di 35 anni di contribuzione) per i lavoratori dipendenti ai sensi di quanto stabilito dalla tabella B allegata alla legge 243/04 come modificata dalla legge 247/07 e per effetto dell'aumento dell'aspettativa di vita disposto dall'articolo 12, comma 12-bis del Dl 78/2010 come convertito dalla legge numero 122 del 2010. Nulla è invece stato innovato rispetto ai termini di decorrenza del trattamento che rimangono pari a 12 mesi per coloro che accedono alla pensione con il requisito delle “quote”. Al momento tuttavia è presto per confermare l'uscita secondo queste regole: è necessario attendere la pubblicazione del decreto.

 

 

 

 


Egr. Dott. ROSSINI sono un esodato bancario di Intesa Sanpaolo ho iniziato a lavorare il 1 luglio 1974 sono in esodo e percepisco regolarmente l'assegno da gennaio 2010 e dovrei percepirlo fino a dicembre 2014 con le vecchie regole sarei dovuto andare in pensione a gennasio 2015 ora non ci capisco piu niente, per cortesia mi piò chiariere la mia posizione in quanto penso proprio di non essere cosi fortunato da essere un salvaguardato anche se alla data del 4 dicembre 2011 percepivo l'assegno dal fondo.  Marco

Al momento è un soggetto salvaguardato dalla Riforma Fornero e dunque è tra coloro che possono accedere alla previgenti regole di pensionamento e di decorrenza. E' necessario, dato che esiste un vincolo di bilancio, attendere la pubblicazione del decreto Fornero sugli esodati per la conferma. 


esodato intesa sanpaolo dal 1.1.2009 nato il 24.9.52  concordato con azienda uscita al 1.7.2013 maturo diritto al 24.9.2012
entrato in azienda ex comit il 21.3.73  vorrei capire se sono fra i 65000 salvaguardati  nel novembre 2011, su mia richiesta, mi hanno comunicato che che l'allungamento della finestra sarei dovuto uscire il 1.10.2013  vorrei capire se per questi 3 mesi avro' la copertura del fondo  e se altri balzelli non hanno allungato ancora la distanza dalla pensione  Guido

Al momento è un soggetto salvaguardato ma non è possibile conoscere se risulta incluso tra i 65mila: il decreto non è stato ancora pubblicato. Se definitivamente incluso la finestra d'uscita rimane comunque confermata al 1° Ottobre 2013.
Le prestazioni straordinarie si interrompono in genere alla scadenza del periodo originariamente previsto al momento di ingresso nel fondo. E' tuttavia consigliabile rivolgersi alla Banca o ai rappresentanti sindacali per verificare se il regolamento del fondo prevede una qualche forma di tutela in caso di interventi peggiorativi sulle pensioni.

 

 

 

 


Buongiorno, sono nata il 19/06/52, sono uscita da Unicredit il 31/12/2008 con Fondo di Solidarietà del credito che ho percepito sino al 1/03/2012. Come da iniziale comunicazione Inps la data di decorrenza pensione doveva essere 1/04/2012 poi è stato aggiunto un anno per la legge Tremonti.
Ho maturato a 31/12/2011 i 40 anni di contributi. Il 4/2/2011 fu firmato accordo tra ABI, minist.del lavoro e Sindacati per accompagnare i lavoratori fino al decorrere della pensione 1/01/2013.
Attualmente non percepisco NULLA !!! Ho fatto domanda pensione ma mi è stata rifiutata poichè non facevo parte dei 10.000. Ora mi chiedo quando riceverò la copertura sino alla pensione? Sono parte dei 65.000? Inoltre visto i 40 di contributi già maturati andrò in pensione con le vecchieb regole?  Luisa

Se ha raggiunto i 40 anni entro il 31.12.2011 è già esclusa dalla Riforma Fornero. La decorrenza, a seguito dei numerosi interventi in materia, è fissata dal mese di Gennaio 2013. 

Non sembra comunque in possesso dei requisiti per ottenere la proroga straordinaria dell'assegno sino alla nuova finestra ai sensi dell'articolo 12, comma 5-bis del Dl 78/2010. La proroga è infatti riservata a coloro che hanno maturato la decorrenza della pensione, secondo le regole vigenti al 31.12.2010, entro il 31.12.2011. Il numero inoltre fa sorridere: si tratta di soli 677 lavoratori che non sono rientrati nella graduatoria utile dei 10mila salvaguardati di cui al comma 5 del citato articolo e dunque che hanno risolto il contratto di lavoro nel periodo successivo al 30 Ottobre 2008. 

 

 

 

 

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