Ottava salvaguardia [Discussione Unificata]

Buongiorno a tutti, scrivo di seguito una frase che mi ha un po' colpito perché non me l'aspettavo. Nei giorni scorsi Nedro rispondendo a Fabio sulla eventuale diversità economica tra la certificazione all'esodo e la Quota 100,verso la fine dell'intervento riporta questa frase <Altresì pongo alla sua attenzione che prima di proporre domanda di pensione per quota 100, dovrà innanzitutto dichiarare all'Inps di rinunziare al diritto, già acquisito, di riconoscimento in Salvaguardia di cui legge 232/2016>. Ma se prima rinuncio e poi non viene accettata la quota 100 perdo tutto? Non vale anche sempre la regola del miglior vantaggio? Ho provato a cercare nella circolare inps n. 11 del 29/01/2019 qualcosa che attesta che è necessario effettuare la rinuncia alla salvaguardia prima di fare domanda per la 100 ma non ho trovato niente. Non ho trovato niente neanche tra moduli della domanda di Quota 100 dove, l'unica cosa che si potrebbe avvicinare è nella parte delle dichiarazioni dove viene riportato:Dichiaro in merito a pensioni o domande di altra pensione all'INPS........ la risposta è : di non avere altre pensioni da parte dello stato o da altri enti italiani o esteri, che quindi include che ancora non si percepisce la pensione di salvaguardia. Al patronato mi hanno detto che la domanda su Quota100 è corretta così è non prevedere indicazioni di rinuncia, ma sarà poi l'INPS con le sue informazioni a trasformare in rinuncia la certificazione alla salvaguardia. Un ringraziamento particolare agli esperti che vorranno rispondere a questo quesito e ancora un cordiale saluto a tutti.

Mario, inviami l'estratto conto

cochise ha scritto: Per Mario 58, non ricordo se ho già analizzato la tua situazione.
Faccio già fatica a ricordare i nomi (ma è tutto archiviato), figurati l'associazione nome e cognome con il nick name.
In definitiva contattami alla mail che ho ricordato nel post precedente.

no,a questo punto,è tutto relativo,volevo solo sapere se la colonna dei contributi per il diritto alla pensione,sull ecocer,erano quelli da considerare per distinguere il retributivo dal contributivo,visto che sullo stesso ci sono più voci:diritto,maggiore anzianità,misura;poi,come sarà,sarà!
Specie,pensando a chi sta ancora lottando!!

cochise ha scritto: Fabio57, Nedro, che saluto con stima ed affetto, ha dato una risposta che neanche la suprema corte a sezioni riunite sarebbe riuscita a dare.
Io mi limiterò a far parlare i numeri in base ai quali potrai fare la scelta.
Quindi inviami estratto conto aggiornato a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Grazie Cochise,
ho ricevuto la mail con la tabella davvero precisa ed utile, come anche il tuo gradito consiglio sulla migliore decisione da prendere. Un cordialissimo e riconoscente saluto a te e anche a Nedro che ha splendidamente collaborato e che mi ha fatto riflettere.

Nedro, mi hai fatto tornare indietro nel tempo....ma solo per un attimo perchè l'attimo di vita è quello di adesso....come diceva il Grande Cochise, quello vero.

Signor Fabio salve,
quando l'eccellente Cochise , del quale ammiro la sempre e inesauribile
costanza di spiccato altruismo nel gestire le risposte ai quesiti promosse dagli utenti , nonché riconosciuto scienziato dei calcoli pensionistici ( diciamo pure un Newton della pensione) , e perchè no.. la riconosciuta appartenenza all'altra Italia..quella antijuventina ...di cui anch'io mi pregio condividere la parte ...eheheheh, Le restituirà le 2 affidabili proiezioni di merito
Lei dovrà considerare, innanzitutto insieme a suoi cari la provvista economica ancora a sua/vostra disposizione per affrontare l'attesa rispetto i due termini di decorrenza.
Certo la convenienza di incassare al più presto è indole umana e per ciò rispettabile.
Ricordiamoci però la nostra, come di tanti, storia: molto probabilmente Lei possiede un diritto a salvaguardia poichè la sua Azienda l'ha licenziata a causa di attivazione in Tribunale di Procedura Concorsuale che conduce a chiusura attività, ciò non fosse significa che dal licenziamento ha avuto la necessità di accettare dei lavori a tempo determinato con sospensione temporale di indennità di mobilità.
In quei momenti dalla perdita del lavoro mai si sarebbe sognato che fosse potuto rientrare in una futura procedura di salvaguardia allora decisamente impensabile.
Invece la lotta, i numerosi presidi con larga partecipazione a Roma presso i Ministeri , le ripetute interlocuzioni con i loro Responsabili ,hanno prodotto la condivisione di implementare la salvaguardia con il sostanziale aiuto di leoni quali Damiano e Gnecchi che sono riusciti con veemenza ad agglutinare gli altri membri della Commissione Lavoro spingendo al parere favorevole del precedente Governo fino all'attesa all'approvazione sia della 7° che dell'8° procedura di salvaguardia. (questa nel suo caso è una positività)

Un altro dettaglio di conquista nella lotta degli esodati è quella che fino alla seconda legge di salvaguardia i mobilitati, denunciando una sospensione temporale di percepimento indennità, potevano perdere il diritto all'accoglimento diritto, qualora avessero usufruito di un lavoro subordinato a tempo determinato in cui la retribuzione lorda percepita avesse superato l'importo di 7500 euro annui.

Dalla terza campagna di salvaguardia questa abominevole gogna è stata soppressa a seguito di insistenti interlocuzione con Damiano ( presidente commissione lavoro) e Gnecchi da parte degli allora comitati degli Esodati.
( questa avrebbe potuto essere per lei una positività)

Da due anni migliaia di esodati esclusi aspettano una 9° e definitiva salvaguardia , poichè allora nelle precedenti procedure, non conseguivano gli idonei requisiti e parecchi neppure hanno potuto presentare istanza...purtroppo oggi questo folto gruppone di retroguardia i governanti li respingono a fare i figuranti nel deserto dei tartari ... dalla significativa opera di Buzzati.

Cinque anni presso un ufficio in Camera del Lavoro a Milano, insieme a altri volenterosi e disponibili difensori dei diritti degli esodati, quali Comitati degli esodati di Milano , non avvocati, ma disponibili interpreti soggettivi della sciagura subita controvoglia , abbiamo verificato documenti, fornito assistenza , indirizzato alla congruità di appartenenza alla categoria per produrre idonee istanze inoltrate, anche individualmente, alle DTL e all'INPS per ben 8 campagne di salvaguardia per oltre 2000 esodati che nutrivano speranza di salvezza nonostante la vile riforma che ci ha colpiti.
E quante volte tante, troppe abbiamo preso atto che per coloro che si presentavano per informazioni o aiuto , al controllo, i documenti prodotti non contemplavano neppure il dubbio sul diniego dell'istanza, vuoi perché le mitragliatrici della legge falcidiavano inesorabilmente, vuoi perché ci sono stati anche quelli che, furbescamente ma suicidandosi, contraffacevano le attestazioni documentali nelle date.
Ho avuto confronti in quegli uffici con tanta diversa umanità, persone smarrite, persone commosse, persone rabbiose, persone arroganti e egoiste che pagavano senza soldi , ma di lingua , commercialisti, avvocati .... e pure i giudici, persone esultanti che ululavano o ruggivano caprioleggiando alla loro età sventolando l'accoglimento... ma anche ho soggettivamente patito la demoralizzazione nel portare a conoscenza della mancanza dei requisiti chi era speranzoso o convinto di possederli.

Lei, poichè è stato dipendente in Azienda di congrue dimensioni , è stato collocato, secondo norma vigente, in mobilità indennizzata e pertanto non ha trovato l'ostacolo di perdere l'accoglimento a titolo di salvaguardato visto la vigenza della data limite del 06/01/2019 quale 1°decorrenza di rata pensione per tutte le altre categorie ammesse dalla legge 232/2016 diversamente da quella dei mobilitati, la qualcosa di per se per Lei produce una negatività e due positività ( periodo di disperazione per perdita lavoro a ca 6 anni dal requisito ante Fornero , evitata ghigliottina limite 06/01/2019 e normato in L 232/2016 licenziamento anche dopo il 31/12/2011 fino al 31/12/2014 solo per la categoria di sua appartenenza.

L' accoglimento a diritto con pensione in salvaguardia resta un requisito ambito e ha un valore immenso, proprio pensando a tutti, ai troppi che invece hanno ricevuto diniego.
Come nota , Signor Fabio , nella negatività della sfiga di perdere il lavoro quando è difficile reinserirsi, ci sono comunque poi state diverse positività sulle quali porre una pur minina riflessione di scampato pericolo.

Non si preoccupi Fabio per quanto ho scritto, ho solo preso uno spunto dall'ultima sua frase del post precedente .....fortunatamente ho il dono della sintesi..ehehehe... dopotutto Le ho solo ricordato , in via amicale e ..... questo me lo permetta,...... quanto già Lei ricco sia ...possiede in materia di pensione un futuro certo..... oggi come oggi ha già un solido piede dentro un miracolo!!!!
Con questo la saluto e Le auguro il meglio.
Cordialità