cumulo casse professionali

pdimasi ha scritto: x Alekas
Non so che attività svolgi ma in genere con il Cumulo prendi meno che con la Totalizzazione e vai in pensione più tardi (circa 43 anni di contributi invece che circa 40)

Che si vada in pensione più tardi col cumulo rispetto alla totalizzazione è oggettivo, anche se i dati citati sono errati: cumulo 42 anni e 10 mesi fino a fine 2018, totalizzazione 42 anni e 3 mesi (40 e tre mesi per la totalizzazione + 24 mesi finestra).

Che "in genere" col cumulo si prenda meno che con la totalizzazione è invece una generalizzazione. Dipende dalla storia retribuitiva di ciascuno.
Se uno ha iniziato con INPS e ha i famigerati 18 anni al 1995, riceve il pro-quota INPS col calcolo retributivo (quindi quasi sicuramente più elevato che se fosse contributivo) e il pro-quota Cassa/e col calcolo contributivo; il totale è quindi quasi sempre maggiore che in totalizzazione.

Se uno invece ha una carriera "rivoltata" rispetto alla precedente (inizialmente Cassa, poi INPS), la misura della pensione è calcolata col solo metodo contributivo, quindi nessun vantaggio rispetto alla totalizzazione e lo svantaggio di una maturazione del diritto più lunga (come detto inizialmente).

Per non incorrere nella stessa generalizzazione preciso il quasi sicuramente.
Il calcolo della misura col metodo retributivo è basato sulle retribuzioni degli ultimi 5 e 10 anni (quote A e B ), quindi, nel caso che negli ultimi anni INPS (non solo ante 1995, ma anni INPS in genere, anche attuali) uno avesse avuto retribuzioni inferiori a quelle precedenti, il calcolo retributivo potrebbe essere penalizzante rispetto a quello contributivo (improbabile, ma possibile).

Farma53 ha scritto: Questo tira e molla va venire dubbi oltre che..ansia. Vorrei chiedere a chi può rispondere una cosa : non conosco come possa essere nel caso di un libero professionista ( medico ,Ing, Geometra ecc.) ma nel caso di lavoratore dipendente iscritto a una Cassa professionale ( obbligatoriamente x poter esercitare) il fatto di avere non coincidenti i contributi INPS-INPDAP con quelli Cassa è solo se ho fatto 22 anni da dipendente e poi 20 da libero professionista ( o viceversa ) o anche se uno per 4-5 anni ad esempio lavorava solo 3 mesi sotto al Comune ad e gli altri 9 ( del contributo annuale cioè 12 mesi alla Cassa ) non lavorando risultando non coincidenti sono evidentemente "cumulabili" ? Spero di non essere stata troppo ..contorta grazie a chi potra esplicitare il suo pensiero al riguardo .

ciao , non so se ho capito bene: ti dico quello che so.
l'Inps conta le settimane lavorate fino a 52 che sono pari all'anno (ci sono le frazioni che non ricordo, ma il senso è quello)
Le casse contano gli anni di iscrizione (tutte?)
La mia situazione: un anno sono stata in servizio a scuola per 3 mesi e 12 di Cassa per la totalizzazione mi avevano conteggiato i 12 mesi (i 3 sovrapposti non erano calcolati ai fini del diritto).
I contributi versati ovviamente sono sempre calcolati.
I contributi per la totalizzazione erano stai validati (ho rinunciato per optare per il cumulo) per cui sono ragionevolmente sicura.

solidarietà fra di noi tutti e non rabbia... se no crolliamo. Boeri dorme tranquillo,
Se ti può consolare avrei la pensione da un anno se avessi lasciato andare avanti la totalizzazione... aspetto: con il cumulo arrivo a € 1.100 (invece che 890)
Un abbraccio.

Questo tira e molla va venire dubbi oltre che..ansia. Vorrei chiedere a chi può rispondere una cosa : non conosco come possa essere nel caso di un libero professionista ( medico ,Ing, Geometra ecc.) ma nel caso di lavoratore dipendente iscritto a una Cassa professionale ( obbligatoriamente x poter esercitare) il fatto di avere non coincidenti i contributi INPS-INPDAP con quelli Cassa è solo se ho fatto 22 anni da dipendente e poi 20 da libero professionista ( o viceversa ) o anche se uno per 4-5 anni ad esempio lavorava solo 3 mesi sotto al Comune ad e gli altri 9 ( del contributo annuale cioè 12 mesi alla Cassa ) non lavorando risultando non coincidenti sono evidentemente "cumulabili" ? Spero di non essere stata troppo ..contorta grazie a chi potra esplicitare il suo pensiero al riguardo .

pdimasi ha scritto: x Alekas
Non so che attività svolgi ma in genere con il Cumulo prendi meno che con la Totalizzazione e vai in pensione più tardi (circa 43 anni di contributi invece che circa 40)

Non siamo per niente alla fine di un percorso. Mettiamoci l’anima in pace perché, per le posizioni assunte da Inps e Casse e in assenza di una nostra azione giudiziaria, il cumulo sarà attuato SOLO SE E QUANDO sarà formato un nuovo governo ed il prossimo Ministro del Lavoro interverrà sull’argomento. Quindi, SE TUTTO VA BENE, non prima di Dicembre 2018.

Il cumulo previdenziale, per come disposto dalla legge 232/16, poteva essere immediatamente attuato perché non richiedeva NECESSARIAMENTE né una diversa convenzione né una diversa piattaforma rispetto a quanto già utilizzato per la totalizzazione in vigore da oltre 10 anni. Tale circostanza trova conferma nei seguenti comunicati:
Adepp del 16/03/18 “…. La piattaforma informatica Inps è pronta, usiamola”
Adepp del 19/03/18 “ Il documento … degli stessi oneri già previsti per le pensioni in totalizzazione. Le condizioni cioè sono identiche a quelle previste dalla convenzione già esistente con l’Inps e pacificamente in vigore dal 2007”.

La strada è ancora MOLTO MA MOLTO LUNGA.

Mi fa piacere saper che sai quando si formerà il governo e quali azioni intraprenderà; prendo atto che c'è almeno una persona che lo sa. E che sulla base di poche affermazioni pubbliche sa anche cosa si sta giocando sul Cumulo.

Le affermazioni sulla mia pensione presuppongono che tu ne sappia più di me il che significa che io sono 4 anni che mi danno su una cosa che tu sapevi già: peccato non averti incontrato prima!!!!

Comunque ti rassicuro: la mia pensione anticipata in totalizzazione sarebbe stata pagata il 1° aprile 2017 e sarebbe inferiore di circa il 15%.rispetto al cumulo. In entrambi i casi con 41 anni e 10 mesi di contribuzione.
Se ognuno facesse i conti con i propri contributi e la propria storia lavorativa senza presumere di sapere cose che non sa credo sarebbe meglio.


Last but not least: azioni giudiziarie contro chi????
Scusa ma ne sento parlare da agosto. Sono in causa con il mio condominio; a detta di 3 avvocati "ho buone ragioni dalla mia parte" ma nessuna certezza di vincere la causa.
Se vinco vado in pari se perdo mi costa €10.000
Con gli enti pubblici le spese di giudizio sono a carico tuo se perdi e divisi se vinci. Bisogna pensarci bene e deve valerne la pena: aspetto le informazioni dal Comitato prima di decidere.

PER I FARMACISTI E NON SOLO ...
Cumulo gratuito, arrivano richieste ma non tutte accolte. Ecco chi ne ha diritto

tags: Pensionamento, Pensioni, Enpaf, Emilio Croce, Enpam, Cumulo pensionistico


Cumulo gratuito, arrivano richieste ma non tutte accolte. Ecco chi ne ha diritto
Perché sia operativo l'istituto del cumulo gratuito per chi ha versato spezzoni di contributi in diverse casse pensionistiche - che la Finanziaria 2016 ha reso disponibile anche alle Casse professionali - manca ancora, da parte dell'Inps, la firma della convenzione e la procedura informatica. Al momento, per quanto riguarda l'Ente dei farmacisti, le richieste arrivate sono 80 e di queste possono esserne accolte 58. A fare il punto Emilio Croce, presidente Enpaf, che ricapitola anche le regole.
«L'operatività del cumulo è subordinata alla stipula di una convenzione tra l'Enpaf e l'Inps, che è il soggetto incaricato di effettuare il pagamento della pensione in cumulo.La bozza di convenzione è stata approvata dall'Adepp, l'associazione degli enti previdenziali privati, ma devono ancora essere definiti i dettagli relativi agli oneri. Allo stato, non sono preventivabili i tempi per la piena operatività dell'Istituto, tenuto conto, tra l'altro, che la procedura informatica» che l'Inps deve mettere a disposizione di tutti gli Enti previdenziali per poter completare le pratiche e procedere così ai calcoli «sarà gestita unicamente dall'Inps sulla base di protocolli che al momento non sono stati resi noti».
Secondo quanto si apprende da un comunicato a firma di Alberto Oliveti, presidente dell'Adepp e dell'Enpam, la cassa dei medici, «oltre a pagare la parte di propria competenza delle pensioni in cumulo, facendosi carico di gran parte del processo amministrativo e dei relativi oneri, le Casse dei professionisti si sono offerte di accollarsi una parte delle commissioni bancarie, in linea con quanto già accade per le pensioni in totalizzazione. Hanno detto no invece a ulteriori costi a carico dei professionisti: non è accettabile che alle Casse possa essere richiesto di versare un corrispettivo all'Inps per un'attività che deve svolgere per legge» e che già «riceve un finanziamento specifico a copertura degli oneri derivanti dal cumulo in aggiunta al finanziamento annuale a carico della fiscalità collettiva».
Sul tema, da Oliveti, è partito anche un appello perché «si paghino subito gli assegni in cumulo» a chi ha maturato il diritto, «dato che l'importo dell'assegno non è in discussione» e che qualsiasi problematica «non può rallentare il percorso di liquidazione delle pensioni: gli aventi diritto aspettano la pensione già da 15 mesi».

Intanto, per cercare di sbloccare la situazione, le Casse dei professionisti ieri hanno inviato simultaneamente via pec le convenzioni all'Inps, «rimuovendo l'ultimo ostacolo formale al pagamento degli assegni a chi ha già fatto domanda. Con quest'atto» si legge nella nota dell'Adepp «le Casse intendono togliere ogni alibi all'Istituto pubblico, che da mesi sta ritardando l'adempimento di una legge. Se l'Istituto continuerà a non pagare, d'ora in poi gli interessati potranno azionare eventuali rimedi giudiziari nei confronti dell'Inps». Il documento inviato «prevede che le Casse si facciano carico delle quote di pensione di propria competenza e degli stessi oneri già previsti per le pensioni in totalizzazione».

A ogni modo, per quanto riguarda le richieste pervenute all'Enpaf, continua Croce, «le domande a oggi sono 80, di queste 58 possono essere accolte. L'Enpaf liquiderà i ratei di pensione in regime di cumulo sulla base del proprio sistema a "prestazione definita", dunque per coefficienti economici nominali adeguati all'inflazione tempo per tempo».
In merito alle regole, «va ricordato che per l'esercizio della facoltà di cumulo è necessario che i periodi assicurativi non siano coincidenti, il richiedente non sia già titolare di un trattamento pensionistico, il cumulo riguardi tutti e per intero i periodi presenti presso ciascun Ente». La domanda «va presentata all'Ente previdenziale di ultima iscrizione. In caso di contestualità di iscrizione l'interessato è libero di scegliere a quale Ente inoltrare la domanda tra quelli a cui è iscritto. Ciascun Ente provvederà a liquidare la quota di sua competenza in base alle proprie regole». L'Istituto «può essere utilizzato per ottenere la liquidazione della pensione di vecchiaia (secondo il meccanismo della fattispecie a formazione progressiva dell'Enpaf), pensione anticipata; pensione di inabilità; pensione indiretta».

Francesca Giani


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