cumulo casse professionali
- marioo
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"I soggetti che intendono esercitare la facoltà di cumulo devono presentare la relativa domanda all’Ente previdenziale di ultima iscrizione ed in particolare alla forma assicurativa dove risulta accreditata l’ultima contribuzione a favore del lavoratore".
Per i nuovi cumulandi può allora forse essere utile, come aveva consigliato fdrei, stare attenti a non effettuare versamenti contributivi ENPAM dopo la data di dimissione (e cioè dopo l'ultimo giorno di lavoro e quindi di iscrizione INPS).
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- Nicolett
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Abdalonimus ha scritto: Caro Marco, cari tutti,
il problema sollevato da Wotan (e condiviso da molti) è molto serio e potrebbe benissimo esprimere la volontà di INPS di sbarazzarsi con questo escamotage di quella quota di cumulandi che si trovano ad aver pagato la Cassa di appartenenza per un periodo che superi temporalmente il loro periodo di contribuzione INPS.
Credo che occorra contattare la dott.ssa Sorbi (ENPAM: e per suo tramite Adepp) per concordare rapidamente un sistema che porti, da parte delle Casse alla restituzione ai loro iscritti dell'eventuale importo eccedente il periodo di iscrizione INPS. Altrimenti non vedo come, all'interpretazione letterale della norma, qualunque Cassa possa esimersi da fare da Ente Istruttore per questi casi.
L'avevo già prospettato alla Sorbi in un precedente contatto telefonico ma lei aveva preferito la già rodata prassi di far segnare al funzionario INPS la data di cessazione su Cumulweb, possibilità ora negata da INPS (e credo che la modifica sia stata fatta scientemente).
Penso che la soluzione da me prospettata sarebbe vantaggiosa per tutti, eccetto logicamente INPS che si vedrebbe costretta a istituire le pratiche di cui riteneva di essersi sbarazzata...
Ciao a tutti, Abda.
Caro Abda, la soluzione prospettata da te e che il comune buon senso vedrebbe come la via più razionale, non credo sia percorribile perchè la cassa non può restituire l'eccedenza della contribuzione fintanto che sulla piattaforma non venga certificato il "diritto a pensione in cumulo"....è il gatto che si morde la coda...è Inps che deve fare marcia indietro su questa questione.
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- Abdalonimus
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il problema sollevato da Wotan (e condiviso da molti) è molto serio e potrebbe benissimo esprimere la volontà di INPS di sbarazzarsi con questo escamotage di quella quota di cumulandi che si trovano ad aver pagato la Cassa di appartenenza per un periodo che superi temporalmente il loro periodo di contribuzione INPS.
Credo che occorra contattare la dott.ssa Sorbi (ENPAM: e per suo tramite Adepp) per concordare rapidamente un sistema che porti, da parte delle Casse alla restituzione ai loro iscritti dell'eventuale importo eccedente il periodo di iscrizione INPS. Altrimenti non vedo come, all'interpretazione letterale della norma, qualunque Cassa possa esimersi da fare da Ente Istruttore per questi casi.
L'avevo già prospettato alla Sorbi in un precedente contatto telefonico ma lei aveva preferito la già rodata prassi di far segnare al funzionario INPS la data di cessazione su Cumulweb, possibilità ora negata da INPS (e credo che la modifica sia stata fatta scientemente).
Penso che la soluzione da me prospettata sarebbe vantaggiosa per tutti, eccetto logicamente INPS che si vedrebbe costretta a istituire le pratiche di cui riteneva di essersi sbarazzata...
Ciao a tutti, Abda.
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- Nicolett
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Gentilissimi,
arrivano al Direttivo della nostra Associazione numerose segnalazioni su ritardi nella erogazione delle prestazioni legati a malfunzionamento della piattaforma informatica, ed in particolare ad una recente modifica della piattaforma Cumul, che rende impossibile per INPS procedere al caricamento della pratica se l’ultimo Ente è diverso da INPS: nel caso dei medici – ma ritengo anche per altri (anche un biologo ci segnala lo stesso problema) – il problema si pone per chi, uscito in un mese qualunque del 2018, ha pagato, come normalmente succede, la quota A per lo stesso 2018. In tal caso solo l’ENPAM ha la possibilità di caricare la pratica, occorre pertanto che l’INPS invii per PEC la pratica a ENPAM – cosa affidata al buon cuore del funzionario INPS di turno.
Ricordo che in passato il problema fu posto più volte (fu coinvolto anche il Dr. Pulci, Responsabile della Previdenza in Enpam) e finalmente risolto, con presa in carico di Inps come Ente istruttore.
Al fine di rassicurare i nostri iscritti gradiremmo voler conoscere lo stato dell'arte della funzionalità della piattaforma, o perlomeno di sapere come debbano comportarsi i cumulandi all'atto dell'inoltro della domanda di pensione in merito al pagamento dei contributi cassa: meglio soprassedere? riservandosi poi di pagare successivamente all'avvio della piattaforma?
Certi di un sollecito riscontro, porgo a nome mio e dei professionisti d'Italia, cordiali saluti. Marco Nicoletti.
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- fdrei
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- fdrei
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Wotan ha scritto: Si tratta di una problematica dovuta, come ho già detto, ad una recente modifica della piattaforma Cumul, che rende impossibile per INPS procedere al caricamento della pratica se l’ultimo Ente è diverso da INPS: nel caso dei medici – ma ritengo anche per altri – il problema si pone per chi, uscito in un mese qualunque del 2018, ha pagato, come normalmente succede, la quota A per lo stesso 2018. In tal caso solo l’ENPAM ha la possibilità di caricare la pratica, occorre pertanto che l’INPS invii per PEC la pratica a ENPAM – cosa affidata al buon cuore del funzionario INPS di turno – e, in ogni caso sovraccaricando ENPAM di tutto il lavoro: la dr.ssa Sorbi, da me sentita, nella sua enorme disponibilità che tutti conosciamo, lamentava proprio questo, che sta portando ad un allungamento enorme dei tempi, che come sappiamo, sono già più veloci della luce.
Occorre pertanto, secondo me, un intervento del presidente e del direttivo dell’Associazione presso INPS perché elimini la modifica alla piattaforma Cumul, consentendo a INPS la lavorazione delle pratiche.
Concordo ! Credo che l’intervento dell’associazione sia opportuno .
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