APE Volontaria [Discussione Unificata]

Robfor:
1 non è ottimista, è un obbligo contrattuale (vedi accordo Abi di cui avevo segnalato la sezione rilevante
2 io trovo vomitevole questa esclusione di chi più avrebbe bisogno
3 certo che sarebbe stato logico una concessione diretta dell’inps, quello che mi regalerà lo stato in 20 anni se fosse stato suddiviso in 43 mesi mi sarebbe bastato. Ma è questa la genialità ed insieme stupidità dell’intero meccanismo, che è stato ideato per non dovere peggiorare i conti dello stato a breve. Questo è dovuto al modo in cui funziona la contabilità di stato, le nostre pensioni future non hanno nessun accantonamento, verranno pagate con i versamenti futuri di chi lavora, anno dopo anno. In questa maniera invece la spesa (non del tutto indifferente) per il credito di imposta durante la restituzione non grava subito, ma solo quando siamo in pensione. Spero di essermi spiegato!

Elena73 ha scritto: Ragazzi...mi sono chiarita le idee facendo mille telefonate al call center di Banca Intesa e dell'Inps...allora la situazione è questa...per chi ha presentato domanda tramite patronato di richiesta di diritto di certificazione unitamente a domanda ape dovrà attendere una risposta e anche un'eventuale rigetto della stessa, chi invece ha presentato prima la richiesta della certificazione tramite sito Inps e successivamente la domada di Ape, se la prima è stata accolta avrà la pensione, perchè gli accertamenti sono stati fatti alla fonte dall'inps (altrimenti non poteva esserci la dicitura "accolta")...infatti la banca mi ha detto che il loro compito è solo quello di emettere il finanziamento e basta essendo l'ape un prodotto Inps.
Per chi ha fatto domanda ad Aprile, risposta entro il 18 maggio e accredito dell'Ape il primo Luglio.

Grazie Elena, però credo che la risposta entro il 18 sia obbligo dalla banca ad Inps, non a noi, mentre Inps a noi è entro il 21.

Buongiorno Elena, non vorrei fare il guastafeste, ma credo che la notizia che hai dato sia troppo ottimistica (se poi una delle fonti è il call center Inps tocco ferro...). Il controllo dell'Inps si limita all'accertamento del diritto all'Ape, al calcolo della futura pensione e alla determinazione dei limiti di Ape richiedibile: tutto il resto è deciso dalla banca. La quale agisce -e qui è la vera offesa e umiliazione ai già umiliati dalla Fornero- con gli stessi criteri con cui eroga i normali prestiti, salvo il fatto che, essendo il prestito garantito da una futura pensione, non pretende dai richiedenti la dichiarazione dei redditi o l'Isee. Ma se si è nell'elenco dei cattivi pagatori, come lo sono oggi moltissimi italiani e a maggior ragione molti di coloro che richiedono l'Ape perché sono disperati, la banca il prestito non lo dà di sicuro. Il vero controllo è quindi fatto dalla banca, e state pur certi che le banche (tutte) hanno database che consentono di sapere pure quali giornali leggi, se hai l'amante e via dicendo.L'Inps -mi ha detto un funzionario dei piani alti (non un sprovveduto giovane del call center)- avrebbe i mezzi tecnici per controllare tutto sui cittadini, ma per motivi di leggi sulla riservatezza arriva solo alle materie di sua competenza. Sono qui l'offesa e l'umiliazione che devono subire gli apisti: per coloro che sono alla canna del gas, privi di ammortizzatori sociali e fregati dalla legge Fornero, l'ape sarebbe l'ultima speranza. Ma siccome proprio questi soggetti sono più facilmente iscritti negli elenchi dei cattivi pagatori, è facile che rimangano a bocca asciutta. Come aveva giustamente detto il presidente dell'Inps, l'ape avrebbe potuto essere concessa direttamente dall'Inps stessa, con una penalità sulla pensione (in tal modo lo Stato ci avrebbe pure guadagnato). Invece hanno costruito un meccanismo contorto, probabilmente con l'intenzione di fare un regalo alla banche, ma non sono stati capaci neppure di realizzare l'intenzione originaria, perché per una banca un normale prestito è molto più remunerativo rispetto agli anticipi pensionistici (tanto è vero che ha aderito soltanto Intesa).

ringraziamo Elena73 ma la cosa sembrava chiara

Bravissima Elena !
Informazioni utili.

Ragazzi...mi sono chiarita le idee facendo mille telefonate al call center di Banca Intesa e dell'Inps...allora la situazione è questa...per chi ha presentato domanda tramite patronato di richiesta di diritto di certificazione unitamente a domanda ape dovrà attendere una risposta e anche un'eventuale rigetto della stessa, chi invece ha presentato prima la richiesta della certificazione tramite sito Inps e successivamente la domada di Ape, se la prima è stata accolta avrà la pensione, perchè gli accertamenti sono stati fatti alla fonte dall'inps (altrimenti non poteva esserci la dicitura "accolta")...infatti la banca mi ha detto che il loro compito è solo quello di emettere il finanziamento e basta essendo l'ape un prodotto Inps.
Per chi ha fatto domanda ad Aprile, risposta entro il 18 maggio e accredito dell'Ape il primo Luglio.