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Riforma Pensioni, non passa l'emendamento per i quota 96
La Commissione Bilancio di Montecitorio ha tagliato 1500 emendamenti su 3.844 proposte presentate alla disegno di legge si stabilità, Ac-2679-bis in discussione alla Camera dei Deputati. L'obiettivo della Commissione è comunque quello di scremare gli emendamenti sino ad arrivare a 500, traguardo che dovrebbe essere raggiunto domani o al massimo Giovedì. Kamsin I temi su cui si lavorerà sono quelli dedicati al Tfr in busta paga, la tassazione sui fondi pensione e sulle casse previdenziali, bonus mamme, deducibilità Imu degli immobili produttivi, patronati, al nuovo regime dei minimi per i lavoratori autonomi, al pubblico impiego.
Sono stati dichiarati ammissibili quindi gli emendamenti che chiedono di sterilizzare l'aumento del prelievo fiscale sui fondi pensione complementare e sulle Casse previdenziali private. E' stato dichiarato, invece, inammissibile per mancanza di copertura l'emendamento presentato da Sel per quanto riguarda la soluzione della vicenda dei 4mila lavoratori che si riconoscono nel movimento Quota 96.
Inammissibili emendamenti Pd su tassazione agevolata Tfr - Tra gli emendamenti dichiarati inammissibili quelli di Maino Marchi e Marco Causi (Pd) per riportare l'anticipo del Tfr in busta paga ad un sistema di tassazione separata, ovvero non cumulabile con il resto dell'imponibile. Le proposte di modifica sono infatti prive della necessaria copertura. Stop anche alla proposta di Stefano Fassina per destinare anche agli statali il Tfr in busta paga e per farlo pagare direttamente dai datori di lavoro nelle imprese sotto i 50 dipendenti.
Zedde
Imu-Tasi, parte il confronto per definire i parametri della nuova imposta
E' stato avviato il confronto politico tra Governo ed amministrazioni locali per la definizione della nuova imposta comunale unica sugli immobili.
Kamsin È partito il confronto per definire i parametri della nuova imposta comunale sugli immobili. E' quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi che confermano le intenzioni dell'esecutivo di introdurre la nuova tassa locale che, dal prossimo anno, dovrà riunire Imu e Tasi. Vita piu' facile, dunque, per i contribuenti dopo il pasticcio creato da Monti e poi da Letta con l'obiettivo dichiarato di rendere piu' semplice il quadro delle imposte locali. All'interno della nuova imposta ci dovrebbero essere anche i tributi minori com le imposte sulla pubblicità e la tassa per l'occupazione del suolo pubblico.
I tempi sono serrati. Oggi è iniziato il confronto tecnico fra il governo ed amministratori locali, un incontro che dovrebbe sfociare in una prima bozza della nuova imposta entro la fine di questa settimana.
I Pilastri della nuova Imposta Comunale unica sono, comunque, chiari. L'idea è introdurre un prelievo di base più alto sulle abitazioni principali accompagnato, però, da una detrazione standard uguale per tutti. Ciò dovrebbe comportare che le case di maggior pregio pagheranno un'imposta più alta rispetto alla Tasi mentre la detrazione standard dovrebbe avvantaggiare le abitazioni con valori castali meno elevati. Un pò come accadeva con la vecchia Imu. I primi cittadini, poi, potrebbero aumentare la detrazione se avranno i conti in regola. Il conto complessivo tuttavia non è destinato a mutare significativamente.
Tra i punti sul piano sul tavolo del governo c'è la possibilità di agevolare ulteriormente il pagamento delle imposte per le famiglie numerose ancorando fissando una maggiorazione della detrazione in presenza di figli sino a 26 anni. Con la nuova imposta verrà meno anche la quota che l'inquilino deve corrispondere, come, invece, prevede attualmente la Tasi.
La riforma dell'imposizione fiscale immobiliare sarà accompagnata da quella del Catasto, altro punto all'ordine del giorno dell'esecutivo. Ieri, infatti, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sulle commissioni censuarie. La nascita delle commissioni, prevista entro tre o quattro mesi, consentirà di mettere mano ai valori catastali, parametri che ormai non rappresentano piu' il reale valore di mercato degli immobili.
I nuovi parametri prevedono che, il valore medio degli immobili dovrà essere infatti stabilito sulla base del valore di mercato, indicato in metri quadrati e determinato con funzioni statistiche espressi con un algoritmo frutto di metodologie scientifiche nazionali. La rendita catastale sarà invece determinata con metodologia analoghe a quelle usate per il valore ma basata sul valore locativo.
Zedde
Esodati, slitta il pagamento dell'assegno nella sesta salvaguardia
Una norma nascosta della legge 147/2014 prevede che i trattamenti pensionistici erogati in favore dei nuovi 32.100 salvaguardati non potranno avere decorrenza antereriore al 6 Novembre 2014.
Kamsin Il trattamento pensionistico per i lavoratori che faranno parte della sesta salvaguardia non potrà avere decorrenza anteriore alla data di entrata in vigore della legge 147/2014, cioè il 6 Novembre 2014. E' quanto prevede l'articolo 2, comma 2 della citata legge che ha dato il via libera alla salvaguardia di un contigente di oltre 32mila lavoratori che erano risultati fuori dal mercato del lavoro alla data di entrata in vigore della Riforma Fornero del 2011.
Poche righe spuntate nel testo di legge che hanno un significato non chiaro a prima vista. Ma, a ben vedere, comporterà che i 32 mila lavoratori beneficiari del provvedimento perderanno le mensilità di pensione a cui avrebbero avuto diritto in base alla previgenti regole se queste si collocano temporalmente prima della data di entrata in vigore della legge. Un escamotage, peraltro già sperimentato con la quarta e con la quinta salvaguardia che, nei fatti, negherà ai beneficiari il diritto agli arretrati. In pratica una persona, risultante inclusa tra i 32.100 fortunati, che avesse raggiunto il diritto a pensione nel 2012 con decorrenza originaria prevista nel 2013 potrà, al massimo, ottenere la pensione non prima del 6 Novembre 2014 con perdita, quindi, delle mensilità intercorrenti tra il 2013 ed il novembre 2014.
Non solo. Come ci segnalano i nostri lettori, l'Inps erogherà la prestazione con un ulteriore ritardo. Il trattamento viene infatti posto in pagamento solo dopo la comunicazione di avvenuta inclusione nel contingente dei 32.100 salvaguardati previa presentazione della domanda di pensione. Ora, considerando che ci vorranno da sei mesi ad un anno per la chiusura delle graduatorie, i destinatari della salvaguardia potranno, pertanto, ottenere la decorrenza della prestazione solo al termine di questo ulteriore lasso di tempo che dipende, per l'appunto, dall'Inps.
Zedde
Tabacchi, arriva il restyling delle Accise sulle sigarette
Il provvedimento prevede il superamento dell’accisa minima, bocciata dall’Ue, l’introduzione dell’onere fiscale minimo e l’aumento della tassazione dal 7 al 10%.
Accisa ridotta al 50 per cento per E-CiG e bruciatori. L'accisa sulla sigaretta elettronica sarà determinata sulla tassazione che pesa sul quantitativo equivalente di sigarette tradizionali, con riferimento al prezzo medio ponderato di un chilogrammo di sigarette e all'equivalenza di consumo determinata sulla base di procedure da definire con un decreto dei Monopoli. È quanto prevede il decreto legislativo, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, sulle accise.
Kamsin Il governo ha dunque accolto le condizioni poste dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, acconsentendo a portare dal 60% al 50% il livello di tassazione delle sigarette elettroniche e sui nuovi prodotti da inalazione senza combustione rispetto a quello delle sigarette comuni. I dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, sono esclusi dalla tassazione.
Il provvedimento prevede, inoltre, il superamento dell’accisa minima, bocciata dall’Ue, l’introduzione dell’onere fiscale minimo (comprensivo cioè anche dell’Iva) e l’aumento della tassazione dal 7 al 10%, che corrisponde a una variazione del prezzo a pacchetto tra i 10 e i 20 centesimi.
Le maggiori entrate, che vengono quantificate in circa 200 milioni, dovrebbero confluire in un apposito fondo per la riduzione della pressione fiscale. Le nuove norme dovrebbero trovare applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Zedde
Governo, ok alla Riforma del Catasto. Arrivano le nuove commissioni censuarie
Le nuove commissioni censuarie e le accise sui tabacchi arrivano al varo finale in Consiglio dei ministri. Ieri i due decreti legislativi hanno ottenuto il via libera definitivo del governo.
Kamsin La riforma del catasto muove i primi passi con l'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, delle nuove commissioni censuarie. Su proposta del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il consiglio dei ministri ha dato il suo via libera definitivo al decreto legislativo che rivede le commissioni censuarie locali che diventano 106. Accanto al decreto sulle Commissioni Censuarie il Governo ha anche approvato il Decreto sulle accise e sui tabacchi.
Con il secondo decreto attuativo della Delega Fiscale viene, quindi, posata la prima pietra della riforma del catasto che riguarda gli oltre 62 milioni di immobili presenti in Italia. Le Commissioni censuarie dovranno stimare le nuove rendite catastali e i nuovi valori mobiliari, avvicinandoli a quelli di mercato, lasciando invariata la pressione fiscale sui proprietari, impegno quest’ultimo assunto nella delega. Il prossimo decreto, su cui il governo sta già lavorando, metterà a punto l’algoritmo che sarà alla base del calcolo dei nuovi valori e delle future rendite. Tale coefficiente, che potrebbe essere pronto entro dicembre, dovrà essere determinato su qualità, localizzazione, anno di costruzione, stato conservativo degli immobili, e dovrà prendere in considerazione i metri quadri dell'immobile e non più il numero dei vani.
Partendo dai valori di mercato rilevati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e tenendo conto di posizione e caratteristiche degli immobili, sarà elaborato un algoritmo per calcolare la rendita, partendo questa volta dai redditi di locazione medi e attraverso una formula matematica che intreccerà tutti i dati. Fino ad oggi, infatti, con il sistema di calcolo dei vani poteva succedere che un’abitazione, magari di 2-300 metri quadrati, venisse classificata in categorie con rendite molto inferiori. Una volta sviluppato il nuovo algoritmo, si passerà al censimento degli immobili.
Intanto, dal Cdm di ieri, è già emerso che le categorie catastali che oggi sono 45 diventeranno tre per il residenziale (fabbricati con più unità, unifamiliari e abitazioni tipiche dei luoghi), otto o nove per le categorie ordinarie e 17 o 18 per quelle speciali. Le attuali classi, molto diverse nei vari Comuni, sono destinate a scomparire completamente.
Zedde
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Riforma Pensioni, La Camera esamina le proposte di modifica
La modifica piu' quotata è la riduzione dell'incremento della tassazione sulla previdenza complementare. In salita gli emendamenti in favore di precoci e quota 96 della scuola.
Kamsin Oggi la Commissione Bilancio di Montecitorio procederà alla valutazione degli emendamenti alla legge di stabilità da ammettere o da stralciare. L'obiettivo è quello di giungere già domani a definire un elenco di 500 proposte che possono essere portate all'attenzione del Governo e dell'intera Commissione Bilancio. La discussione sarà quindi calendarizzata in Aula dalla Conferenza dei Capigruppo (la data che circola è quella del 24 Novembre).
Sulle pensioni sono piovuti decine di emendamenti. Le forze politiche hanno chiesto l'estensione dei benefici per i lavoratori usuranti, la sterilizzazione della penalizzazione per i cd. lavoratori precoci, passando per i quota 96 della scuola sino alla richiesta di azzerare il taglio ai patronati e a ridurre il prelievo fiscale sulla previdenza complementare, l'altro capitolo fortemente criticato.
Proprio su quest'ultimo punto potrebbe arrivare, però, il disco verde del Governo. Probabilmente l'unica apertura in materia da parte dell'Esecutivo. Che potrebbe, dunque, accogliere le proposte emendative con l'obiettivo di non colpire chi ha tentato di attutire l'effetto dei tagli attuati sulla previdenza obbligatoria. Tutti i gruppi parlamentari chiedono, infatti, la soppressione dei rincari, chi prevedendo la reintroduzione dell'imposta di successione, chi tagli lineari ai ministeri. Altre proposte chiedono un aumento dell'aliquota piu' contenuta. Scelta Civica e Pd chiedono, poi, un taglio dal 26 al 20% della tassazione sui fondi della Casse di previdenza dei professionisti.
Zedde
Pensioni, ecco chi rischia la svalutazione dell'assegno nel 2015
L'istituto di previdenza Pubblica chiederà chiarimenti al Ministero del Lavoro sulla possibilità di non applicare un coefficiente negativo ai montanti contributivi.
Kamsin L'Inps chiederà al Governo di azzerare l'effetto della svalutazione delle pensioni determinato dal andamento negativo del Pil. È quanto si apprende da fonti vicine all'istituto guidato da Tiziano Treu. L'Inps avvierà una serie di discussioni con con il Ministero del lavoro e dell'Economia per approfondire il meccanismo di calcolo contributivo introdotto nel 1995 dalla riforma Dini.
Come già anticipato dalle pagine di questo giornale, infatti, il montante contributivo viene annualmente rivalutato in base all'andamento del Pil nominale degli ultimi 5 anni. Essendo quest'anno il dato negativo (pari a -0,1927%) l'assegno previdenziale, per coloro che accederanno alla pensione nel prossimo anno, si determinerà un decremento del montante contributivo maturato e quindi un assegno più basso. L'Inps, in attesa di istruzioni dai Ministeri, congelerà il predetto tasso ragion per cui, assicurano dall'Istituto, non ci sarà alcun effetto immediato per i lavoratori.
All'Inps, del resto, fanno notare le criticità: il meccanismo studiato dalla Riforma Dini è di rivalutazione e dunque non possono scaturire effetti diversi dalla sua applicazione come una svalutazione del montante contributivo e dunque una penalizzazione per i futuri pensionati.
I Lavoratori che rischiano un assegno piu' basso - I lavoratori che sarebbero colpiti dalla svalutazione sono coloro che cesseranno l'attività ed andranno in pensione nel prossimo anno, il 2015. Infatti, chi è già pensionato ha cristallizzato la rivalutazione dei montanti contributivi al momento del pensionamento e dunque non è soggetto ad alcuna svalutazione.
Salvi anche coloro che sono andranno in pensione entro la fine di quest'anno, in quanto, la riforma del 1995, ha previsto che nell'anno di cessazione dell'attività lavorativa la rivalutazione dei montanti sia pari ad uno e di conseguenza l'accumulo di contributi versati nell'ultimo anno di lavoro non subisce né una rivalutazione ne una svalutazione.
In pratica, quindi, la svalutazione, se sarà confermata, dovrebbe riguardare solo il montante contributivo maturato al 31 Dicembre 2013 per i lavoratori che andranno in pensione nel 2015. Per i lavoratori che erano nel sistema retributivo sino al 31.12.2011 la perdita sarà minima in quanto, per loro, la svalutazione colpirà solo la contribuzione accreditata dal 1° gennaio 2012; gli effetti saranno invece piu' intensi per chi, a quella data, era nel sistema misto: nei loro confronti la svalutazione colpirà, infatti, tutto il montante accreditato dal 1° gennaio 1996.
Zedde
Contratto Statali, tornano gli scatti. Ecco le novità della legge di stabilità
Con la legge di stabilità tornano le promozioni e degli scatti automatici di stipendio legati all'anzianità di servizio promessi dal Governo soprattutto a militari e Forze di Polizia.
Kamsin La legge di stabilità attenua parzialmente la stretta sui contratti del pubblico impiego. Se da un lato il ddl conferma, come anticipato dalla pagine di questo giornale nei giorni scorsi, il blocco economico della contrattazione nel pubblico impiego per contenere le spese nel settore, dall'altro c'è la ripresa, almeno parziale, delle promozioni e degli scatti automatici legati all'anzianità di servizio nelle Pa.
Per tutti i dipendenti pubblici, quindi, pur rimanendo bloccato per un altro anno il rinnovo del contratto nella sua parte economica, dovrebbe riprendere, almeno, la dinamica legata alla carriera permettendo agli stipendi di salire nel caso in cui siano previsti scatti autonomatici o nel casi di promozioni di carriera.
Lo sblocco tuttavia non avverrà per tutti. Secondo quanto si legge nella relazione illustrativa, gli stipendi, l'indennità integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi del personale non contrattualizzato (cioè dei docenti e dei ricercatori universitari, del personale dirigente della Polizia di Stato e gradi di qualifiche corrispondenti, dei Corpi di polizia civili e militari, dei colonnelli e generali delle Forze armate, del personale dirigente della carriera prefettizia, nonché del personale della carriera diplomatica) continueranno a non essere adeguati nel 2015; inoltre, lo stesso anno non sarà utile ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio, correlati all’anzianità di servizio.
Tra le altre misure restrittive c'è, poi, la previsione che sarà rinviato il pagamento dell'indennità di vacanza contrattuale fino al 2018. Il ddl proroga, infatti, l’efficacia della norma introdotta con la legge 147/2013 secondo la quale l'indennità di vacanza contrattuale (ossia l’incremento provvisorio della retribuzione che interviene una volta scaduto il contratto collettivo nazionale, in assenza di un suo rinnovo e finché questo non sia rinnovato) da computare quale anticipazione dei benefici complessivi che saranno attribuiti all'atto del rinnovo contrattuale sia quella in godimento al 31 dicembre 2013.
Zedde
Polizia, ok alla revisione dell'Accordo Quadro entro il 1° Aprile
Una norma del disegno di legge di stabilità prevede la revisione dell'Accordo Quadro di amministrazione delle Forze di Polizia ad Ordinamento Civile.
Kamsin Via libera alla revisione, entro il 1° aprile 2015 dell’Accordo nazionale quadro di amministrazione delle forze di polizia ad ordinamento civile. E' quanto prevede l'articolo 21, commi 12, 13 e 14 della legge di stabilità con cui il Governo intende rinnovare l'accordo, risalente ormai al luglio 2009, con il quale vengono definiti gli orari di servizio (turni, lavoro straordinario ecc.) e le procedure per la contrattazione decentrata del personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
In particolare - si legge nella Relazione Illustrativa al disegno di legge - al fine di corrispondere alle esigenze connesse all'espletamento dei compiti istituzionali della Forze di polizia e nelle more della definizione delle procedure contrattuali e negoziali di cui all'articolo 9, comma 17, del decreto-legge n. 78 del 2010, (cioè il blocco rinnovi contrattuali) viene disposto, l’avvio, in deroga a quanto previsto dell'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica n. 164 del 2002, delle procedure per la revisione dell'Accordo nazionale quadro stipulato in attuazione dell'articolo 24 dello stesso decreto, con le modalità ivi previste.
Si prevede altresì che, in sede di revisione degli Accordi nazionali quadro, si deve tenere conto del mutato assetto funzionale, organizzativo e di servizio, derivante in particolare dalle misure di contenimento della spesa pubblica previste dai provvedimenti in materia finanziaria dall'anno 2010, con particolare riferimento a quelle del parziale blocco del turn over nelle Forze di polizia ed alla conseguente elevazione dell'età media del personale in servizio.
Le materie oggetto dell'Accordo e, dunque, suscettibili di revisione sono in particolare la destinazione delle risorse del fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali; princìpi generali per la definizione degli accordi decentrati; i turni di servizio; gli alloggi di servizio utilizzabili dal personale in missione; la formazione e aggiornamento professionale; la programmazione di turni di lavoro straordinario; il riposo compensativo; la reperibilità; le attività gestionali degli enti di assistenza del personale; l'impiego del personale con oltre cinquanta anni d'età o con più di trenta anni di servizio.
Dal 1° gennaio 2015, prevede il testo presentato dal governo, è inoltre autorizzato l’impiego di personale in turni di servizio diversi da quelli ordinari per esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto della criminalità, con una semplice informazione alle organizzazioni sindacali, anche in deroga dagli orari previsti dagli accordi in vigore.
Come indicato nella relazione tecnica, “l’iniziativa consente, tra l’altro, di superare l’attuale incertezza applicativa sorta in sede giudiziaria, con riferimento alla citazione davanti al giudice del lavoro di alcuni questori per comportamento antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello statuto dei lavoratori (legge n.300 del 1970), derivante dall’impiego del personale di polizia per specifiche esigenze operative, al di fuori dell’orario previsto dagli Accordi nazionale quadro attualmente in vigore”.
Zedde
Riforma Pensioni, Airaudo (Sel): ok all'abolizione della Riforma Fornero
“Come è noto non è certo che il referendum proposto dalla Lega sulla riforma Fornero venga ammesso, ma se così fosse ha ragione la segretaria generale della CGIL Susana Camusso: va sostenuto. Kamsin La distanza tra la nostra visione del mondo e delle relazioni umane con quella della Lega di Salvini è enorme e non risolvibile. Mentre la pessima riforma delle pensioni del governo Monti, che ha usato i pensionati come bancomat della crisi finanziaria, ha lasciato sul campo gli esodati, senza lavoro e pensione, i lavoratori della scuola e i ferrovieri prigionieri degli errori di quella riforma, e costretto centinaia di migliaia di lavoratori a restare al lavoro nella crisi più grave dal dopo guerra, bloccando così anche le assunzioni dei giovani”.
Lo afferma il responsabile nazionale lavoro di Sel Giorgio Airaudo. Il Deputato, che ha firmato diversi emendamenti in materia pensionistica al disegno di legge di stabilità (tra cui un emendamento in favore dei quota 96 della scuola) torna a ribadire che la manovra Fornero va abolita "perché ha violato il patto tra i lavoratori e lo Stato lasciandoli senza reddito, senza lavoro e senza pensione, in una terra senza dignità. Tutti i lavoratori e le lavoratrici che dovevano andare in pensione devono poterci andare. Lo Stato deve ricostruire quel patto con quelle cittadine e quei cittadini".
"Visto che il governo Renzi, impegnato per ora nella riduzione del danno con le salvaguardie, sta fallendo la promessa della soluzione definitiva del problema degli esodati, di quota96 e dei ferrovieri, il referendum può diventare, se si terrà, uno strumento utile al lavoro, come sostenuto anche dalla segretaria della Cgil Camusso. Noi se ci sarà lo sosterremo, come sosteniamo una riforma delle pensioni che, distinguendo i lavori, differenzi il tempo della quiescenza riconoscendo la fatica nel lavoro. Più che alla Lega e ai suoi istinti pensiamo alle lavoratrici e ai lavoratori e ai loro diritti violati da ricostruire e riconquistare”, conclude Giorgio Airaudo.
Zedde