Ci sarà tempo sino al 31 ottobre 2021 (anziché sino al 30 settembre) per presentare la domanda dell'assegno temporaneo e ricevere gli arretrati dal 1° luglio 2021. Lo prevede un passaggio del decreto legge "proroghe" approvato ieri dal Consiglio dei Ministri per favorire l’afflusso delle domande. Il decreto è atteso nelle prossime ore in Gazzetta Ufficiale.
Assegno temporaneo
Il dl n. 79/2021, come noto, ha introdotto un assegno temporaneo per le famiglie con figli minori di 18 anni a carico che non percepiscono gli assegni al nucleo familiare (es. autonomi, soggetti privi di ammortizzatori sociali ed inattivi) in possesso di un Isee inferiore a 50mila euro annui. Ne possono beneficiare anche i lavoratori dipendenti e gli autonomi iscritti alla gestione separata INPS purché non abbiano diritto (es. per ragioni di reddito) agli ANF. La misura dura dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021.
Domande entro il 31 ottobre 2021
Per favorire l’afflusso delle domande il decreto legge ha spostato al 31 ottobre il precedente termine del 30 settembre entro il quale l'istanza consente l'erogazione degli arretrati sin dal 1° luglio 2021. Resta inteso che dal 1° novembre la decorrenza della misura corrisponderà al mese di presentazione della domanda.
Quasi 500mila domande presentate
Ieri peraltro l'INPS ha diffuso i primi dati sul tiraggio della misura. Al 28 settembre sono state presentate 492.000 domande pari a 853.000 assegni per minori. In relazione a questi ultimi, l'Istituto di previdenza spiega che sono stati pagati 328.000 assegni e oltre 200.000 sono già stati autorizzati al pagamento.
Inoltre, entro il prossimo 5 ottobre è prevista l’autorizzazione al pagamento di ulteriori 180.000 assegni, a termine delle verifiche sulle compatibilità con gli ANF. In totale, si tratta di circa 710.000 assegni per i figli pagati o in corso di pagamento, pari al 90% delle richieste di assegno pervenute nei primi tre mesi.
Sono state anche avviate a pagamento le seconde e terze mensilità delle situazioni già autorizzate. Infine, rispetto a quanto pervenuto, circa 45.000 richieste di assegno risultano cancellate dagli stessi utenti per mancanza di requisiti.