La novità è contenuta nell'articolo 8 del dl n. 41/2021 (c.d. decreto sostegni) con l'obiettivo di velocizzare i termini di pagamento diretto delle integrazioni salariali. In relazione alle domande di CIGO, CIGD e ASSO con causale COVID-19 decorrenti dal 1° aprile 2021 i datori di lavoro potranno trasmettere i dati necessari al calcolo e alla liquidazione diretta delle prestazioni da parte dell'INPS, nonché all'accredito della relativa contribuzione figurativa, tramite il flusso telematico UniEmens-Cig in luogo del vecchio modello SR41. Sino a settembre, tuttavia, sarà ancora possibile utilizzare quest'ultimo modello (periodo transitorio). La novità vale anche per i datori di lavoro che abbiano fatto richiesta di pagamento diretto con anticipo del 40% della prestazione nonché (è una apertura dell'INPS, non prevista nella legge) per periodi di Cig riferiti alle causali ordinarie (non Covid). Resta, invece, in vigore il modello SR43 in relazione alla cassa integrazione del settore agricolo, settore escluso dalla riforma.
Non ci sono novità per i tempi di trasmissione dei dati, che resta confermata. Pertanto, il datore di lavoro è tenuto a inviare l'UniEmens-Cig per il pagamento o per il saldo della Cig entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocata la Cig ovvero entro 30 giorni dalla notifica dell'autorizzazione dell'Inps (se più favorevole). Trascorsi inutilmente i termini, il pagamento della Cig e gli oneri connessi restano a carico del datore di lavoro inadempiente.
I vantaggi
Tra i vantaggi del nuovo modello in primo luogo l'omogeneizzazione dei flussi di pagamento con l'utilizzo di un unico linguaggio, l'Uniemens già utilizzato per la CIG a conguaglio. I due tracciati sono infatti coincidenti e, pertanto, la novità realizza un unico processo di gestione delle prestazioni di integrazione salariale a prescindere dalla modalità di erogazione (diretto o a conguaglio).
In secondo luogo ci sarà una riduzione dei tempi di erogazione della Cig grazie alla possibilità d'inviare l'UniEmens-Cig anche prima dell'autorizzazione Inps (fermo restando che il pagamento verrà effettuato successivamente all'autorizzazione). Inoltre, stanti le caratteristiche dell'UniEmens, per i dati anagrafici dei lavoratori beneficiari è sufficiente inviare i soli codici fiscali, mentre le restanti informazioni sono prelevate automaticamente dagli archivi Inps. Infine, a seguito del nuovo sistema l'Inps «assicura la consegna ai sistemi gestionali per il pagamento della prestazione in tempi anticipati».
Documenti: Circolare Inps 62/2021