Jobs Act, il Governo approva in via definitiva gli ultimi 4 decreti

Bernardo Diaz Venerdì, 04 Settembre 2015
Poletti: "Abbiamo completato in meno di un anno dall'approvazione della Legge Delega il riordino del mercato del lavoro". I decreti contengono delle modifiche rispetto alle bozze approvate dal Cdm dello scorso giugno.  
Sono stati approvati oggi dal Consiglio dei ministri gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act. Si tratta del decreto sulle politiche attive, quello sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, quello sulla semplificazione dei rapporti di lavoro e, infine, quello riguardante la creazione dell’Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro e sicurezza

Il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha indicato che i testi adottati sono stati rivisti in alcuni punti per venire incontro ai pareri espressi dal Parlamento: "i testi usciti" dal Parlamento "devono essere considerati come migliorati. Siamo soddisfatti di questo esito". "Ora scatta la fase 2, quella dell'implementazione" delle norme. "Abbiamo previsto un comitato di monitoraggio che valutera' questo lavoro", conclude Poletti.

Tra le misure piu' importanti, ha ricordato Poletti, c'è l'estensione della cassa integrazione a 1,4 milioni di lavoratori delle aziende da 5 a 15 dipendenti "che prima non avevano copertura" e la stabilizzazione della durata massima della Naspi a 24 mesi. Vengono prorogati in via strutturale anche i nuovi congedi parentali e l'Asdi e si prevede l'introduzione di una salvaguardia temporanea Naspi per i lavoratori stagionali del settore turistico. Che tuttavia appare molto debole rispetto alle attese dei lavoratori. 

"Sui controlli a distanza" da parte delle aziende sui dipendenti che utilizzano tecnologie come tablet e smartphone, "siamo intervenuti sull'articolo 4, nel rispetto delle norme sulla privacy. Avevamo una normativa che riguardava solo gli impianti fissi e oggi abbiamo una normativa complessiva. Da una parte abbiamo una norma chiara e definita e dall'altra garantiamo il rispetto della privacy. In sostanza i datori di lavoro potranno utilizzare anche le nuove tecnologie per controllare i prestatori e potranno utilizzare le informazioni raccolte anche a fini disciplinari (dando una informativa preventiva al lavoratore). E per l'installazione delle apparecchiature, ad eccezione delle telecamere, non sarà necessario l'accordo del sindacato. GamsinCambia poi la normativa sulle dimissioni del lavoratore, con l'arrivo di moduli telematici forniti dal ministero del Lavoro. La certificazione della richiesta di dimissioni dovrà essere fatta «su un modulo che va scaricato dal sito del ministero del Lavoro, se non c'è un modulo datato e certificato la dimissione non è valida» ha detto Poletti. Tornando agli ammortizzatori sociali in costanza di attività lavorativa, tra le ultime modifiche apportate spicca il rafforzamento del regime transitorio per le imprese in crisi, che cessano l'attività, ma è pronto un nuovo acquirente: in questi casi, per agevolare il trasferimento (con conseguente riassorbimento occupazionale) nel 2016 si potranno concedere, in deroga alle nuove disposizioni, 12 mesi in più di cassa integrazione straordinaria (rispetto ai 6 mesi in più in origine previsti); nel 2017 la Cigs "transitoria" potrà essere di 9 mesi, e nel 2018 di 6 mesi. L'estensione è finanziata da un fondo di 50 mi­lioni per ciascuno dei tre anni, 2016, 2017 e 2018.

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