Partite Iva, l'aliquota Inps resta al 27% anche nel 2016

Davide Grasso Giovedì, 22 Ottobre 2015
Dalla maternità alla malattia passando per la formazione: queste le principali agevolazioni. Facilitazioni anche per lo smartwork. In arrivo un disegno di legge
Un disegno di legge collegato alla manovra da presentare entro novembre per introdurre lo statuto dei lavoratori autonomi. Con all'interno precise garanzie in materia di maternità e malattia e una revisione delle aliquote di contribuzione alla gestione separata. Sono queste le novità che il Governo ha presentato durante il Consiglio dei Ministri che ha licenziato la legge di stabilità 2016. Un disegno di Riforma con l'obiettivo di completare il Jobs Act ed attenuare le differenze con il lavoro dipendente ma riconoscendo comunque alcune specificità proprie per gli autonomi. 

Malattia ed Indennità. Ad esempio in caso di malattia il ddl collegato intende garantire la possibilità per gli autonomi con una patologia grave superiore ai 60 giorni di sospendere il pagamento dei contributi. Dopo la guarigione il lavoratore autonomo potrà pagare i contributi “in sospeso” in un periodo triplo rispetto a quello della malattia. In caso di gravidanza inoltre scatterà l'eliminazione dell’obbligo di non lavorare per le lavoratrici autonome durante i cinque mesi di maternità obbligatoria e i tre della facoltativa. "La traduttrice che sta lavorando a un romanzo che la impegna per un anno e scopre di essere incinta può continuare a lavorare e a fatturare nel periodo della maternità. Pochissime free lance facevano uso della maternità proprio per questo motivo" ha detto Renzi. 

Pensioni. Nella stabilità entrerà invece lo stop all'aumento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Oggi l'aliquota è pari al 27,72 per cento dei redditi ma in base alla normativa in vigore l'aliquota schizzerà al 33,72% entro il 2018. Un incremento che potrebbe essere ora non solo congelato ma allineato con una riduzione progressiva al 24% come per artigiani e commercianti. 

Regime Fiscale. Tra le novità nel perimetro della Legge di stabilità ci sarebbe invece un ritocco al regime forfettario introdotto con la legge di stabilità 2015, uno strumento che non ha mai convinto gli operatori del settore e i giovani professionisti tanto da costringere lo stesso governo a prorogare, per il solo 2015, il vecchio regime dei minimi. 

Per quanto riguarda il regime fiscale forfettario di vantaggio la legge di stabilità incrementa la soglia di ricavi per l’accesso a tale regime di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.

Le altre Agevolazioni. Tra le altre novità fiscali per il lavoro autonomo che dovrebbero salire nel ddl collegato alla stabilità ci sono particolari sconti fiscali sulla formazione con la possibilità di portare in deduzione dall’imponibile il 100 per cento delle spese per la formazione fino a un tetto annuo di 10 mila euro (oggi la percentuale è ferma al 50%), l'apertura delle gare pubbliche ai professionisti con l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di non creare nelle gare di appalto limiti alle partecipazione dei lavoratori autonomi, un maggior ricorso allo smartwork attraverso un accordo con l’Inail di una modalità che consente l’assicurazione del lavoratore che opera da casa senza oneri maggiori per l’azienda.

Limitazioni in arrivo anche all'apposizione di clausole abusive per evitare che la disparità di peso contrattuale tra committente e lavoratore autonomo si traduca in clausole vessatorie a danno di quest’ultimo. Ad esempio, sarà vietata la rescissione senza preavviso e unilaterale dei contratti senza un adeguato risarcimento.

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati