Requisiti rigidi che secondo il rapporto della Banca Centrale potrebbero essere comunque non sufficienti a garantire un reddito dignitoso nel medio lungo termine per i giovani di oggi: "se il sistema non cambia, gli attuali ventenni prenderanno solo il 40% della retribuzione media", otto punti in meno della percentuale attuale si legge nel documento. L’innalzamento dell’età pensionistica sarebbe solo una delle possibili compensazioni per l'andamento demografico avverso: anche con un passaggio ai 69 anni, il sistema dovrebbe decidere comunque un aumento della contribuzione al 24% dall’attuale 18,7% e accettare un calo del tasso di sostituzione che, al momento, per il pensionato medio è del 48% dello stipendio medio. Secondo i calcoli della Bundesbank, questo tasso scenderà entro il 2060 al 44% e al 42% se non si alzerà l’età pensionabile a 69 anni. Cautela per ora dal Governo Merkel che ha respinto la proposta di un nuovo intervento restrittivo confermando di voler continuare a puntare sulla pensione a 67 anni" nel 2029 con un 43% dello "stipendio medio" come limite minimo consentito per legge nel 2030.
In Italia i requisiti per il pensionamento sono comunque superiori a quelli tedeschi anche in relazione a quelli richiesti dalla Banca Centrale tedesca. Basti pensare che quest'anno la generalità dei lavoratori dipendenti può uscire solo al compimento di 66 anni e 7 mesi di età (65 anni e 7 mesi le lavoratrici dipendenti del settore privato) oppure, indipendentemente dall'età anagrafica, con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne). Requisiti che continueranno ad essere progressivamente adeguati alla speranza di vita (il prossimo adeguamento è previsto nel 2019, qui l'ultimo scenario di evoluzione sino al 2025).
Damiano: la ricetta non è l'aumento a dismisura dell'eta' pensionabile. La Bundesbank mette in guardia i tedeschi: nel 2060 dovranno lavorare fino a 69 anni per mantenere sostenibile il sistema e dare pensioni adeguate ai giovani. Noi informiamo la Bundesbank che gli italiani nel 2046, cioè 14 anni prima di quello che si vorrebbe per i tedeschi, per andare in pensione dovranno avere almeno 69 anni e 5 mesi di età, stante le attuali normative previdenziali”, ricorda Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera. “Forse la medicina non è quella di alzare continuamente l’età pensionabile e popolare le aziende di anziani, ma quella di rendere flessibile il sistema e prevedere una integrazione al minimo alle pensioni dei giovani penalizzati dalla precarietà delle carriere discontinue”.