La Rete chiede, pertanto, che si proceda alla chiusura delle istruttorie della settima salvaguardia (ancora aperte per alcuni problemi relativi ai lavoratori nel profilo "mobilità") e della relativa Conferenza di Servizi interministeriale che certifichi i reali risparmi derivanti dalla salvaguardie. Dai Comitati il pressing per il pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo” di cui al comma 235 della L. 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa "incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso" e, pertanto, la richiesta di utilizzare integralmente gli 11,6 miliardi già stanziati.
Ieri intanto è proseguito in Commissione Lavoro alla Camera l'esame del ddl 3983 a cui è stato formalmente abbinato il ddl 3991 della Lega Nord che ha posto all'attenzione della Commissione ulteriori possibili temi da valutare. A partire dall'estensione della tutela anche ai cd. quindicenni e ai lavoratori che hanno fatto ricorso nel 2011 ai permessi mensili di cui all'articolo 33, comma 3 della legge 104/1992 per assistere parenti con disabilità o perchè affetti da patologie altamente invalidanti. Riproposta all'attenzione della Commissione anche la questione dei quota 96 della scuola (tema comunque sul quale difficilmente si troverà un accordo politico data la preclusione del Pd), dei macchinisti ferrovieri e dell'estensione del beneficio di cui all'articolo 24, comma 15-bis del Dl 201/2011. La Commissione proseguirà in sede referente l'esame del provvedimento la prossima settimana anche se i lavori slitteranno, a questo punto, necessariamente a settembre considerata la pausa estiva.
Nel merito della proposta la Rete osserva come nell'ultimo report sui sette provvedimenti di salvaguardia, diffuso dall’INPS il 15 giugno, emerge esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di salvaguardia siamo almeno 34mila. Infatti a fronte di una potenziale platea di 172.466 aventi diritto sono state accolte finora 127.632 domande, mentre 10.395 risultano ancora giacenti in attesa di istruttoria. Risulta pertanto in modo inconfutabile che i posti minimi disponibili già consolidati (coperti da regolare finanziamento rimodulato con la Legge di Stabilità 2016) sono ben 34.439, ai quali si devono sommare quelli derivanti dalle istanze che avranno esito negativo nelle 10.395 in istruttoria. E’ innegabile dunque, che le risorse stanziate sono ampiamente sufficienti anche per l'ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti i 34.000 esclusi.