Pensioni, Boeri: Proposta Inps Equilibrata. Patto generazionale nel 2016

redazione Sabato, 21 Novembre 2015
Il Presidente dell'Inps rilancia il ricalcolo degli assegni sopra i 3500 euro lordi per un patto di solidarietà generazionale. 
E' necessario intervenire celermente sulla Legge Fornero per risolvere il problema dei lavoratori con carriere discontinue, per agevolare l'uscita degli esodati e per aiutare i giovani a ritrovare un lavoro. Gli esodati sono un esempio lampante di come molte scelte di politica economica che si fanno in Italia finiscono per intaccare i diritti acquisiti». Così Tito Boeri, presidente dell'Inps, nel corso del suo intervento ieri al Forum organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri, presieduta da Luigi Pagliuca, sul tema «Equilibrio dei sistemi pensionistici ed equità fra le generazioni dopo la sentenza n. 18136 della Cassazione», che si è svolto ieri all’Hotel Nazionale di Roma.

«Nel nostro Paese - ha aggiunto l'economista - i paladini dei diritti acquisiti sono i sindacati, ma quando propongono di fare una tassa patrimoniale, stanno toccando un diritto acquisito». Boeri ha poi aggiunto che «i coefficienti di trasformazione sono parametri stabiliti guardando la speranza di vita. Nelle proposte bisogna basarsi su questo anziché delegare il compito alla politica. L’uscita flessibile dal lavoro è un punto cruciale della nostra proposta e coefficienti di trasformazione permettono di lavorare in questo senso senza penalizzare in modo eccessivo la pensione. Noi abbiamo formulato una proposta equilibrata, entro il 9%». «La sentenza della Cassazione ha dato un importante segnale sull’equità generazionale: crediamo che possa rappresentare un punto di partenza significativo per interventi che coinvolgano il quadro pensionistico generale in Italia», ha sottolineato Pagliuca. 

«In un contesto di scarse risorse economiche, infatti, era impensabile – ha proseguito - continuare a sostenere che solo i giovani dovessero sopportarne il peso». «La proposta della Cassa Ragionieri ha messo fine a una discussione molto speciosa. Il fatto che si possa utilizzare il sistema contributivo è molto positivo» per il presidente della commissione di Controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale della Camera, Lello Di Gioia. Sul sistema pensionistico italiano si è soffermato anche il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano: «Ci sono iniquità, ma rifiuto la tesi che chi è andato in pensione col retributivo ha rubato», sottolineando che «il problema non è nel metodo di calcolo, ma nella continuità del lavoro». La vicepresidente della commissione Lavoro del Senato, Maria Spilabotte, ha invece sollecitato « una riforma del comparto a partire dal 2016. Bisogna affrontare il conflitto intergenerazionale».

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