Pensioni, Crollano le domande: -34% in un anno. E' l'effetto della Legge Fornero

Davide Grasso Giovedì, 21 Aprile 2016
L’effetto dell’aumento dell’aspettativa di vita (+4 mesi) e i nuovi requisiti anagrafici per la pensione delle donne fanno scendere drasticamente le nuove erogazioni.
L'Inps certifica il risparmio sui conti pubblici della stretta sulle pensioni contenuta nella legge Fornero. Nel primo trimestre dell'anno - si legge nell'osservatorio statistico dell'Inps - le nuove pensioni liquidate hanno registrato una contrazione di oltre un terzo rispetto allo stesso periodo di un anno fa, per effetto dell'adeguamento dei requisiti di età ed anzianità all'incremento di quattro mesi della speranza di vita registrato dall'Istat. Nei dati diffusi oggi le nuove pensioni sono scese del 34,5% a poco più di 95 mila rispetto ai circa 145 mila del 2015.

Il dato, rilevato nell'ultimo Osservatorio INPS sui flussi di pensionamento, attribuisce il crollo dei nuovi trattamenti di liquidazione anche all'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2016, dei nuovi requisiti di pensionamento per le donne, che prevedono un ulteriore incremento del requisito di età richiesto per la pensione di vecchiaia pari a 18 mesi per le lavoratrici dipendenti e 1 anno per le lavoratrici autonome. Oltre che agli effetti della stima di vita. Da quest'anno, infatti, la pensione di vecchiaia delle lavoratrici può essere ottenuta solo al raggiungimento di 65 anni e 7 mesi (66 anni ed un mese le autonome) mentre per quelle del pubblico impiego l'età per il pensionamento di vecchiaia è pari a 66 anni e 7 mesi. Più contenuti gli effetti sulla pensione anticipata dato che l'incremento subito dal 2016 è di solo 4 mesi, dovuti alla speranza di vita

Dalla rilevazione effettuata al 2 aprile 2016, risultano liquidati nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld) 307.830 trattamenti con decorrenza 2015 e 55.938 con decorrenza nel primo trimestre 2016. Per quanto concerne le gestioni dei lavoratori autonomi nel complesso sono state liquidate rispettivamente 195.819 pensioni con decorrenza 2015 e 31.942 con decorrenza nel primo trimestre 2016. 

Si registrano inoltre 47.687 assegni sociali liquidati con decorrenza nel 2015 e 7.501 con decorrenza nel 2016. Nel periodo gennaio-marzo 2016, l'età media totale di pensionamento (considerando cioè entrambi i generi) è risultata essere, nel Fpld, di 65 anni per la pensione di vecchiaia e di 60,3 anni per la pensione di anzianità/anticipata, mentre per l'anno 2015 i valori si sono attestati sui 65,1 anni per la vecchiaia e 59,9 anni per anzianità/anticipata. Per la gestione autonoma Coltivatori Diretti Mezzadri e Coloni, l'età media totale di decorrenza della pensione è - per il primo trimestre 2016 - di 71 anni per la vecchiaia e di 60,2 per l'anticipata, mentre per il 2015 è stata, rispettivamente, pari a 68,2 e 59,9 anni.

Per gli artigiani l'età media di pensionamento per il 2016 è di 66,6 anni per la vecchiaia e di 60,8 anni per l'anticipata, e di 66,3 anni e 60,4 anni per il 2015. I commercianti sono andati in pensione di vecchiaia - in media - a 66,9 anni nel 2016 e a 66,4 anni nel 2015, mentre per la pensione anticipata i valori sono stati di 61,3 anni per il 2016 e di 60,9 anni per il 2015. Infine, per quanto riguarda i parasubordinati, dobbiamo considerare la sola pensione di vecchiaia, con un'età media alla decorrenza di 68,8 anni per il primo trimestre 2016 e di 67,9 anni per il 2015. Crollano anche le domande per l'assegno sociale (per gli anziani privi di reddito o con redditi bassi), passate da 13.033 a 7.501 (-42,4%).

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Documenti: I dati forniti dall'osservatorio Inps

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