Pensioni, Maggioranza pronta a modifiche alla legge di stabilità

Davide Grasso Venerdì, 20 Novembre 2015
Quasi pronto l'elenco dei mini ritocchi in arrivo sulle pensioni. Possibile intesa su opzione donna ed esodati con l'obiettivo di estendere leggermente il perimetro di tutela. 
È già pronto l’elenco delle materie su cui Governo e maggioranza hanno trovato l’accordo per gli emendamenti alla Stabilità che verranno introdotti alla Camera. Diversi i punti sui quali si gioca la partita dei ritocchi che, oltre a meridione e pubblico impiego, dovrebbero interessare anche la vertenza pensioni che al Senato non è stata affrontata. 

Quasi certo un emendamento per risolvere la questione dei lavoratori usciti prima del 2015 con l'assegno tagliato, frutto dell'applicazione della decurtazione dell'1-2% prevista dalla Legge Fornero prima che il meccanismo venisse congelato con l'ultima legge di stabilità. Poi c'è la questione salvaguardia con il tentativo di rimettere in carreggiata almeno i lavoratori agricoli e stagionali a tempo determinato, indebitamente esclusi dal progetto governativo e di estendere di un altro anno la tutela per i mobilitati e gli edili; modifiche possibili anche per chi nel 2011 assisteva disabili dopo la stretta che ha tagliato fuori i fruitori dei permessi della legge 104/92.

E un'intesa potrebbe raggiungersi anche sull'opzione donna con l'obiettivo di includere le nate nell'ultimo trimestre del 1958, facendo soprattutto leva sulle risorse che arriverebbero dal mantenimento dell'attuale regime sulla perequazione sulle pensioni per un altro biennio, sino al 2018. E ancora su “opzione donna” si introdurrebbe poi un sistema di monitoraggio per verificare quanta parte della dote assegnata (2,5 miliardi entro il 2020 per una platea di 36mila potenziali beneficiarie) verrà utilizzata davvero. Difficile invece un accordo sull'anticipazione dell'allargamento della no tax area al 2016 che la minoranza dem intende sostenere alla Camera. 

Una larga parte della maggioranza preme poi per introdurre una forma di flessibilità in uscita a carattere sperimentale in modo da attenuare le rigidità della legge Fornero. Un capitolo irrisolto che probabilmente resterà tale almeno sino all'inizio del prossimo anno. Proprio alcuni giorni fa, del resto, il Governo ha accolto un Odg della Commissione Lavoro del Senato presentato dalla Senatrice Pd Annamaria Parente che lo impegna ad introdurre un'età pensionabile anticipata rispetto all'età ordinaria, "sulla base di una prestazione penalizzata in relazione al conseguente allungamento del periodo di  corresponsione della prestazione stessa e la definizione di misure transitorie più favorevoli per le persone, con particolare attenzione alle donne e agli invalidi, che alla data di entrata in vigore della riforma avevano già raggiunto una determinata età adulta anche allo scopo di evitare disparità di trattamento rispetto ai cosiddetti esodati tutelati"; nonchè alla "possibilità di cumulare e ricongiungere, senza oneri, tutti i contributi versati alle diverse gestioni previdenziali".

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