Pensioni, nuovo presidio Giovedì alla Camera per la settima salvaguardia

Nando Pulvirenti Martedì, 22 Settembre 2015
Sindacati e Comitati degli Esodati chiedono di tenere distinte le misure sulla flessibilità in uscita dalla settima salvaguardia. 
Tenere distinta la settima salvaguardia e l'opzione donna dalla flessibilità in uscita. E' quanto chiedono in sintesi Cgil, Cisl e Uil che oggi sono scesi in piazza davanti al Ministero dell'Economia per chiedere il rapido sblocco di questi due provvedimenti attesi da mesi. Per ribadire questa posizione i sindacati hanno indetto un nuovo appuntamento giovedi' prossimo alle 8 di fronte alla Camera, in occasione dell'audizione in mattinata dei ministri dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e del Lavoro, Giuliano Poletti, alle commissione Bilancio e Lavoro congiunte. Oggi tra l'altro sono ripresi i lavori in Commissione Lavoro alla Camera sulla settima salvaguardia con l'obiettivo di esaminare gli emendamenti depositati al testo base dalle forze politiche.

Intervenendo al presidio il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, ha messo in guardia il governo dal continuare la politica dei rinvii sulla vertenza esodati e per l’estensione dell’opzione donna. «Il Governo deve rompere ogni indugio e risolvere una situazione di disagio ed incertezza che riguarda decine di migliaia di persone», ha sottolineato, chiedendo l’immediato via libera alla settima salvaguardia, mentre la prossima manovra dovrebbe creare le condizioni «per reintrodurre modalità più flessibili nell'accesso al pensionamento. Il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, ha invece parlato di governo «in stato confusionale», attaccando le ipotesi di modifica alla legge Fornero giocando la carta della flessibilità . Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl, ha chiesto «maggiore chiarezza» per i lavoratori quando si parla di esodati e di flessibilità in uscita: «Non vorremmo che le risorse del fondo esodati vengano utilizzate per la flessibilità, che va finanziata diversamente».

Al presidio in via XX Settembre anche l'esponente di Sel Giorgio Airaudo, membro della commissione Lavoro della Camera, che ha ribadito la necessita' di utilizzare subito le risorse del fondo per i lavoratori esodati. Airaudo ha contestato l'ipotesi di una flessibilita' in uscita onerosa per i lavoratori: "Siamo alla beffa, hanno allungato l'eta' pensionabile e poi chiedono di pagare l'uscita ai lavoratori, senza distinguere tra le professioni svolte. La vera riforma e' ridurre l'eta' pensionabile".

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