Pensioni, Poletti: con i sindacati affronteremo passaggi importanti

redazione Martedì, 16 Giugno 2015
Con il Tavolo i sindacati confederali vogliono aprire la partita sul nuovo sistema di calcolo delle rivalutazioni che si applicherà dal 2017.
Il Tavolo permanente sulle pensioni con i sindacati "è un momento di confronto perché abbiamo di fronte alcuni passaggi molto importanti". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. "Naturalmente noi guardiamo alla legge di stabilità come occasione per riconsiderare il tema nuovo di assetto del sistema previdenziale - dice Poletti - e dall'altro lato abbiamo accolto la richiesta del sindacato di discutere delle problematiche di merito del tema degli anziani. Ci reincontriamo a metà luglio e definiremo gli argomenti e gli strumenti per sviluppare questa discussione.

Con il Tavolo i sindacati confederali vogliono aprire la partita sul nuovo sistema di calcolo delle rivalutazioni che si applicherà dal 2017. Oltre a possibili - ma molto remote -  modifiche al decreto emanato dal governo, ora in parlamento per la conversione, i segretari Gigi Bonfanti, Carla Cantone e Romano Bellissima hanno discusso con Poletti «la necessità di ricostituire il montante del valore delle pensioni in essere illegittimamente bloccato dalla Legge Monti» e «l'esigenza di equiparare la "no tax area" dei pensionati con quella dei lavoratori attivi», si legge in una nota unitaria.

L'altro tema all'ordine del giorno riguarda il ruolo del presidente dell'Inps Tito Boeri. I sindacati dei pensionati criticano la possibilità di ricalcolare le pensioni esistenti con il solo metodo contributivo: proposta irricevibile. Specie se fatta da chi, il presidente dell'Inps, non fa parte del governo. «Il ruolo indebitamente esercitato da Boeri dà l'impressione che sia stato messo nel molo per distruggere l'Istituto e non già per gestire al meglio i contributi versati dai lavoratori», sottolinea la nota unitaria.

Il ministro Poletti ha «preso atto delle richieste, ha dichiarato la sua disponibilità a costruire un percorso di confronto che si pone come primo obiettivo quello di rendere chiaro lo stato della situazione e evitare allarmi e aspettative infondate». Il prossimo incontro è stato già fissato per il 16 luglio. Per quella data i sindacati prepareranno una lista di priorità da discutere con il governo.

Oggi invece sono previsti alcuni presidi da parte degli esodati davanti al ministero dell'Economia per contestare lo stallo della situazione e il decreto sulla rivalutazione per «il mancato rispetto della sentenza della Consulta».

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