Il piano Boeri prevede com'è noto un ammortizzatore sociale per gli ultra 55 enni senza lavoro per accompagnarli alla pensione, la cd. flessibilità in uscita, una piu' facile valorizzazione della contribuzione mista per aiutare i lavoratori con carriere discontinue ad agganciare la pensione, un prelievo di solidarietà sugli assegni piu' elevati e la possibilità di continuare a versare i contributi dopo aver conseguito la pensione al fine di aumentarne l'importo. Cinque punti i cui dettagli tuttavia non sono stati resi noti alla stampa ma sui quali il Governo sta lavorando sotto traccia in vista di un possibile intervento. Che ieri Matteo Renzi, nonostante le indiscrezioni di stampa ha indicato di voler portare a compimento entro poche settimane o pochi mesi anche se sarà a "costo zero" per lo Stato.
Ad ogni modo, al netto delle modifiche sulle quali non ci sono ancora certezze, appare utile ricordare che nel 2016 scatterà una vera e propria 'mazzata' per le donne con l'aumento dell'età di vecchiaia nel complesso tra 'scalino' e aspettativa di vita di un anno e 10 mesi. Le donne del privato dal 2016 dovranno aspettare i 65 anni e 7 mesi a fronte dei 63 anni e 9 mesi fissati fino a quest'anno. Anche per le autonome l'incremento sarà importante: si passerà dai 64 anni e 9 mesi ai 66 anni ed un mese. Per poi arrivare nel 2018 a 66 anni e 7 mesi, l'età pensionabile prevista per gli uomini e per le lavoratrici del pubblico impiego. Per la pensione anticipata sarà necessario raggiungere 41 anni e 10 mesi di contributi (a prescindere dall'età anagrafica).
Senza interventi sulla legge Fornero per le donne in Italia tra il 2014 e il 2020 - secondo quanto si legge nell'indagine della Commissione europea, ''The 2015 Ageing Report'' - si avrà lo 'scalino' più alto tra i paesi Ue per quanto riguarda l'età effettiva di uscita che passerà da 62,1 anni a 65,5 superando di quasi due anni l'età effettiva media nell'Ue (63,6, in crescita di appena un anno).
