Notizie

Notizie

Secondo il sottosegretario Franca Biondelli l'Asdi potrebbe essere utilizzata come base per estendere il sostegno sociale ai lavoratori in condizione di disagio privi dei requisiti per la pensione.

Kamsin "Per fronteggiare il disagio derivante dalla complessa situazione occupazione e a favorire l'inclusione sociale l'articolo 16, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, ha istituito, a decorrere dal 1o maggio 2015, in via sperimentale per l'anno 2015, il cosiddetto Assegno di disoccupazione (ASDI), al fine di fornire una tutela di sostegno al reddito ai beneficiari della nuova prestazione denominata Assicurazione sociale per l'impiego (NASpI) che siano privi di occupazione e si trovino in una condizione economica di bisogno". Lo ricorda Franca Biondelli, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nel corso di un'interrogazione parlamentare che si è svolta ieri alla Camera.

"La corresponsione dell'ASDI è condizionata all'adesione ad un progetto personalizzato redatto dai competenti servizi per l'impiego, contenente specifici impegni in termini di ricerca attiva di lavoro, disponibilità a partecipare ad iniziative di orientamento e formazione, accettazione di adeguate proposte di lavoro. La partecipazione alle iniziative di attivazione proposte sarà obbligatoria, pena la perdita del beneficio". Si tratta di una misura sperimentale, che, se confermata, potrebbe rappresentare un significativo passo avanti verso l'istituzione di un reddito minimo universale. Questo reddito, ad esempio, potrebbe essere esteso ai lavoratori ultra 55enni che non riescono a maturare la pensione con un eventuale allungamento della durata dell'assegno" ha dichiarato la Biondelli.

Quale ulteriore misura di sostegno al reddito e strumento di inclusione sociale, voglio ricordare che con l'articolo 60 del decreto-legge n. 5 del 2012 è stata introdotta in via sperimentale la misura del Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) – (cosiddetta nuova social card).  Tale strumento è per ora pienamente operativo nelle 12 città con più di 250.000 abitanti. Ricordo che la concessione della nuova carta acquisti è condizionata alla sottoscrizione del progetto predisposto dai servizi sociali del Comune in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole. Al riguardo, la legge di stabilità per il 2014 ha stanziato 40 milioni di euro all'anno per il triennio 2014-2016, al fine di consentire la sperimentazione della nuova social card anche alle regioni del centro-nord.

Il sottosegratario ha ricordato, inoltre, che la legge di stabilità per il 2015 ha previsto un incremento – pari a 250 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2015 – del Fondo che finanzia la cosiddetta carta acquisti ordinaria, istituita con l'articolo 81 del decreto-legge n. 112 del 2008 e che, nell'ambito del ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020, è stato approvato un programma nazionale volto a supportare il SIA attraverso lo sviluppo di misure di attivazione e servizi di presa in carico rivolti ai beneficiari della nuova social card" ha concluso la Biondelli.

seguifb

Zedde

La crescita dell'età anagrafica e di quella contributiva legata agli incrementi della speranza di vita Istat sarà piu' ripida a partire dal 1° gennaio 2019 rispetto a quanto previsto dalla Legge Fornero.

Kamsin L'età pensionabile aumenterà di ben 5 mesi dal 1° gennaio 2019 rispetto ai 4 mesi originariamente preventivati con lo scenario demografico istat 2007 utilizzato per "coniare" la Legge Fornero. Lo comunica l'istituto di previdenza con il messaggio inps 2535/2015 in occasione della certificazione del diritto alla pensione dei lavoratori che accedono alle prestazioni straordinarie a carico dei fondi di solidarietà di settore o ai prepensionamenti introdotti dall'articolo 4 della legge 92/2012. La ragione dello slittamento è nell'adeguamento alla stima di vita che risulta piu' elevato di un mese rispetto alle stime del 2007.

Al riguardo, ricorda l'inps, si ritiene opportuno utilizzare i documenti previsionali più attuali a disposizione, lo scenario demografico Istat – base 2011, ripreso nel rapporto n. 15 della Ragioneria Generale dello Stato relativo alle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio sanitario, che prevedono un incremento di cinque mesi dell’età pensionabile per il biennio 2019-2020 rispetto a quanto già sancito per il triennio 2016-2018 (cfr. circolare n. 63 del 2015) e un corrispondente incremento dell’anzianità contributiva richiesta per la pensione anticipata.

Pertanto nel biennio 2019-2010 sarà necessario perfezionare 67 anni per accedere alle prestazioni di vecchiaia (rispetto ai 66 anni e 11 mesi previsti nella relazione tecnica alla legge Fornero) mentre per la pensione anticipata sarà necessario raggiungere 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 e 3 mesi per le donne (rispetto ai precedenti, rispettivamente, 43 anni e 2 mesi e 42 e 2 mesi). Sale a 64 anni l'età per la fattispecie di cui all’articolo 24, comma 11, della legge n. 214 del 2011 (pensione anticipata per i lavoratori con riferimento ai quali il primo accredito contributivo decorre successivamente al 1° gennaio 1996). In generale, comunque, lo slittamento di un mese interesserà tutte le prestazioni pensionistiche erogate dalla previdenza pubblica in ossequio ai principiali generali in materia di adeguamento alla stima di vita.

L'Inps ricorda, tuttavia, come la fissazione definitiva dell’età pensionabile per il biennio 2019-2020, ovvero dell’anzianità contributiva necessaria per il conseguimento della pensione anticipata, rimane comunque demandata per legge ad un decreto direttoriale da adottare durante il 2017. Solo l’emanazione di tale atto certificherà ufficialmente e definitivamente i requisiti pensionistici per il biennio 2019-2020, i quali potranno anche differire da quelli attualmente previsti.

Nulla viene modificato per il triennio 2016-2018 per il quale resta confermato l'adeguamento di 4 mesi come recentemente ribadito dalla Circolare Inps 63/2015.

seguifb

Zedde

"Per quanto riguarda la vicenda dei lavoratori stagionali. Su questo la delega prevede una prestazione collegata alla pregressa storia contributiva di ogni lavoratore". Lo ha ricordato il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un intervento in Senato. Kamsin "Questo è un tema che certamente riguarda i lavoratori stagionali, ma riguarda anche i lavoratori in generale. Quella norma, così come l'abbiamo scritta, innalza da dodici o diciotto mesi a ventiquattro mesi la durata della NASPI. Quindi abbiamo cercato di rendere questa misura universale ed applicabile a tutti quei cittadini che fino ad ora non l'avevano. Abbiamo fatto la stessa cosa per quanto riguarda le collaborazioni, con la DIS-COLL.

Per quanto riguarda gli stagionali, stiamo verificando la possibilità di produrre una gradualità nell'andamento a regime di questa norma; in ogni caso, riteniamo che sia necessario trovare una modalità che consenta alle persone che si troveranno in questa situazione di avere davanti un lasso di tempo in forza del quale sanno quello che accadrà e si attiveranno per trovarsi nella migliore delle condizioni. Siamo quindi intenzionati ad intervenire con questo spirito" ha concluso Poletti.

seguifb

Zedde

Nella presentazione del modello 730 precompilato al Caf i contribuenti devono mettere in conto i costi aggiuntivi richiesti dagli intermediari.

Kamsin Da domani, 15 aprile, sarà possibile aprire il proprio "cassetto fiscale" on line e scaricare la dichiarazione dei redditi. Il primo passo della rivoluzione verso un fisco digitale varata dal governo, però, interesserà solo i contribuenti che nel 2014 hanno percepito redditi da lavoro dipendente o da pensione per i quali l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto dai sostituti d’imposta la Certificazione Unica 2015  e che l'anno scorso hanno presentato il modello 730 oppure, pur avendo i requisiti per presentare il 730, hanno presentato il modello Unico o Unico Mini.

La dichiarazione viene predisposta anche per coloro che per l’anno 2013 hanno presentato, oltre al modello 730, anche i quadri RM, RT, RW del modello Unico. Non è predisposta, invece, se per il periodo d’imposta precedente il contribuente ha presentato dichiarazione integrativa o correttiva per la quale è ancora in corso l’attività di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

I dati presenti nella dichiarazione precompilata. I dati dovranno essere verificati, eventualmente corretti e, soprattutto, integrati con le informazioni mancanti.  I contribuenti, collegandosi all'apposito sito dell'Agenzia delle Entrate, troveranno varie voci del prospetto già riempite. Su tutte, quelle relative ai guadagni, comunicate dai datori di lavoro.

Nello specifico l’Agenzia inserisce nel modello 730 precompilato: i dati e le informazioni contenute nella Certificazione Unica (per esempio, i redditi di lavoro dipendente, i compensi di lavoro autonomo occasionale, le ritenute Irpef, addizionale regionale e comunale, i dati dei familiari a carico); alcuni dati contenuti nella dichiarazione dell’anno precedente (per esempio, le eccedenze di imposte non richieste a rimborso, gli oneri detraibili in più periodi d’imposta) e altri dati presenti in Anagrafe tributaria (per esempio, i versamenti effettuati con il modello F24); gli interessi passivi sui mutui in corso, i premi assicurativi e i contributi previdenziali e assistenziali, i contributi versati per lavoratori domestici.

Questi dati dovranno essere verificati, eventualmente corretti e, soprattutto, integrati con le informazioni mancanti: infatti per l’anno 2014 l’Agenzia non ha inserito nella dichiarazione alcune spese, perchè non è in possesso delle relative informazioni. Tra queste: le spese sanitarie, le spese per istruzione, le spese funebri, le erogazioni liberali, l’assegno al coniuge separato.

Un'operazione che molti affideranno ai Caf o a professionisti abilitati, come commercialisti o consulenti del lavoro (sempre che non sia la stessa impresa in cui si è impiegati ad offrire assistenza fiscale).  In questa ipotesi l'utilità del 730 precompilato potrà risultare ridotta a causa del compenso richiesto per la consulenza al contribuente. In genere le tariffe applicate quest'anno risultano in aumento a causa delle nuove responsabilità che ricadono sui compilatori. Ad esempio, per le situazioni fiscali di media o bassa complessità, il costo del Caf si aggira tra i 15 e i 40 euro per singolo modello 730. Tariffe che possono essere ancora superiori per le dichiarazioni più impegnative.

E' evidente che il costo del Caf potrà rendere conveniente in taluni casi l'accettazione del modello 730 precompilato senza modifiche. Infatti se dall'indicazione delle spese sanitarie emergerà un credito inferiore od uguale al costo del Caf per la presentazione del modello (il credito originato dalle sole spese sanitarie è pari al 19% delle stesse) sarà piu' conveniente accettare il 730 delle Entrate senza iniziare la trafila al Caf. 

seguifb

Zedde

Reddito minimo per i lavoratori in condizioni di povertà tra i 55 e i 65 anni con l'abbinamento di uno strumento di flessibilizzazioni delle uscite in cambio di una penalizzazione sull'assegno.

Kamsin Pensioni in pagamento dal 1° mese per tutti i pensionati, garanzia di un reddito minimo per gli over 55 in condizioni di povertà, maggiore flessibilità di uscita dal lavoro con la reintroduzione delle quote, piu' armonizzazione del sistema previdenziale pubblico per eliminare le attuali distorsioni. Sono questi i punti cardine del programma che Tito Boeri sosterrà da Giugno per riformare la legge Fornero sulle pensioni in un'intervista rilasciata oggi al quotidiano de la Repubblica.

Pensioni in Pagamento dal 1° mese. La prima modifica riguarderà l'unificazione dei pagamenti degli assegni, norma già introdotta con la legge di stabilità 2015 ma rimasta sino ad oggi inattuata per il timore di dilatare i tempi di erogazione degli assegni. "Pagheremo dal prossimo mese di giugno tutte le prestazione dell'Inps, - ricorda Boeri - dalle pensioni alle indennità di accompagnamento, il primo di ogni mese e non più come adesso in date differenti in relazione alla prestazione e al fondo di gestione. Abbiamo chiesto alle banche di condividere la nostra proposta. Le Poste hanno già accettato, entro mercoledì aspettiamo la risposta degli istituti di credito. Deve essere un'operazione a costo zero: lo Stato incasserà meno interessi sui ratei che ora paga il 10 o il 16 del mese, in cambio alle banche, che incasseranno prima, abbiamo chiesto di abbassare i costi dei bonifici".

"Con le regole attuali - continua Boeri - avremmo avuto pensionati poveri, con problemi di liquidità, che avrebbero ricevuto le pensioni dieci giorni più tardi, per effetto di un recente provvedimento normativo. Inoltre, unificando le pensioni si assicura migliore funzionalità del servizio, riduzione dei costi, maggiore trasparenza, liquidità per fronteggiare spese tipicamente concentrate a inizio mese. È il primo passoverso l'unificazione delle pensioni. Perché anomalia italiana  molti pensionati ricevono pezzi di pensioni da fonti diverse. Per ogni due pensionati ci sono tre pensioni erogate. Unificando i trattamenti semplificheremo la vita di tutti e avremo dati più trasparenti».

Ammortizzatore sociale per gli over 55. Il presidente dell'Inps conferma che ci sarà una proposta organica per tutelare i lavoratori over 55 senza lavoro ed in condizione di disagio. "Le nostre proposte si muoveranno lungo l'asse assistenza-previdenza. E non a caso ho parlato prima di assistenza. È da qui che partiremo". "Oggi c'è un problema sociale molto serio: quello delle persone nella fascia di età 55-65 anni che una volta perso il lavoro si trovano progressivamente in condizioni di povertà. Si calcola che non più di uno su dieci riesce a trovare una nuova occupazione. Questo ha provocato un aumento della povertà non essendoci alcun sussidio per gli under 65. Per queste persone è ragionevole allora pensare di introdurre un reddito minimo garantito». L'ipotesi allo studio dei tecnici dell'Inps è di garantire un sostegno minimo, legato al reddito Isee del lavoratore e del nucleo famialiare, pari a circa 700 euro al mese per accompagnarlo alla maturazione del diritto a pensione.

Sì alla flessibilità in uscita ma con una penalità. Ci sarà poi anche una proposta per rendere piu' flessibile il pensionamento ed attenuare le rigidità della Legge Fornero. La modifica dovrebbe reintrodurre il pensionamento con le quote con un prelievo, però, sugli assegni: "Per la prima volta si è prodotto un conflitto generazionale che si può attenuare consentendo di lasciare il lavoro prima dell'età della pensione di vecchiaia. Ovviamente con effetti sull'assegno pensionistico: prima esci, meno prendi. Noi avanzeremo la nostra proposta organica. Spetterà al governo decidere e al Parlamento valutare".

Cautela sul ricalcolo delle pensioni erogate con il sistema retributivo. Boeri frena poi sul ricalcolo degli assegni. «Stiamo riflettendo e stiamo elaborando simulazioni. Pensiamo che si debbano evitare il più possibile interventi sulle pensioni in essere. Se dovessero esserci esigenze finanziare, all'interno del sistema previdenziale, potremmo anche prenderla in considerazione ma solo per le pensioni alte, molto alte. Non per fare cassa ma per ragioni di equità». Nessuna indicazione sulla soglia: "Sono temi molto sensibili e c'é già chi gioca ad alimentare il terrore tra i pensionati attribuendomi affermazioni mai fatte come presidente dell'Inps". 

seguifb

Zedde

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati