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I lavoratori avranno 60 giorni di tempo dalla data di pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale per presentare le istanze di accesso ai benefici della sesta salvaguardia. Il testo del provvedimento in anteprima.

Kamsin Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge in materia di deroghe alla Riforma Fornero (disegno di legge 1558) prima che parta il conto alla rovescia per la presentazione delle istanze di accesso ai benefici. I lavoratori avranno 60 giorni di tempo per presentare le istanze di accesso attraverso modalità che saranno individuate con una Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ma in ogni caso un dato è certo. L'ombrello dello stato tutelerà altri 32.100 esodati. Il provvedimento è importante, il sesto a in meno di tre anni, perchè porta globalmente a 170 mila unità i tutelati, intrappolati nel «limbo» della mancanza di retribuzione e pensione dopo l'entrata in vigore della riforma dell'ex ministro Elsa Fornero.

Com'è noto, con il provvedimento il governo ha ulteriormente esteso il periodo utile alla maturazione dei parametri per accedere alle prestazioni previdenziali di 12 mesi, dal 6 gennaio 2015 al 6 gennaio 2016 (in tutto il balzo va da 36 a 48 mesi, rispetto a quanto precedentemente stabilito).

Nel perimetro ci sono cinque profili di tutela: lavoratori in mobilità, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione, cessati dal servizio (con accordi con il datore o licenziati in via unilaterale); lavoratori in congedo per assistere soggetti con disabilità; nonchè (ed è la vera novità della sesta salvaguardia) lavoratori cessati dal servizio per la scadenza naturale di un contratto a tempo determinato.

 Qui il testo della sesta salvaguardia approvata in via definitiva dal Senato.

La partita, tuttavia, non è completamente chiusa, dato che la Commissione ha dato parere favorevole a un ordine del giorno, a prima firma di Pietro Ichino (Sc), affinché scatti un'indagine conoscitiva per accertare ulteriori casi meritevoli di tutela nell'ambito tuttavia dei soli lavoratori che abbiano stipulato accordi di incentivazione all'esodo entro il 2011. E, nel contempo, preme perché si faciliti il reinserimento nel mercato dei lavoratori «adulti».

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- Bologna, 4 ott. - "Se ci sono problemi sul tesseramento affrontiamoli, lavoriamo insieme per accelerare, per recuperare gli iscritti": lo ha spiegato il leader di Sinistradem, Gianni Cuperlo, commentando a Bologna a margine dell'assemblea nazionale dell'associazione, il calo degli iscritti all'interno del Pd. "Gli iscritti - ha spiegato Cuperlo - non sono soltanto uno strumento al servizio di questo o quel candidato alle primarie o ai congressi: non va bene se l'anno in cui ci sono primarie o il congresso gli iscritti decollano - ha spiegato - e vertiginosamente l'anno successivo, perche' non ci gazebo da montare o primarie da realizzare gli iscritti precipitano. Ho sempre avuto l'idea di un partito come comunita' - ha detto ancora l'esponente Pd - e l'adesione o l'iscrizione non e' un atto formale o una forma burocratica, un modo di guardare al passato. E' un modo - ha sottolinaato - di dare forza alle idee e agli ideali di cui ha parlato ieri Renzi a Ferrara". Interpellato su quali possono essere i motivi del calo degli iscritti, Cuperlo ha replicato: "forse c'e' una minore attenzione al partito, il pericolo di ridurre e trasformare il partito in un comitato elettorale permanente. Invece l'attivita' di un partito - ha ribadito con forza Cuperlo - e' anche molto legata alal sua capacita' di realizzare iniziativa politica, di stare in mezzo alle persone, di costruire un consenso intorno alle riforme. Non si governa solo dall'alto - ha concluso Cuperlo - si governa anche dal basso: un partito senza iscritti difficilmente e' un partito, almeno per come lo abbiamo conosciuto noi. E' un'altra cosa, la cui natura cambia radicalmente". .

- Roma, 4 ott. - "Porre la fiducia" sulla legge delega di riforma del lavoro "significa non avere fiducia nella propria maggioranza e ricorrere agli strumenti dell'arroganza". Cosi' il leader di Sinistra Ecologia e Liberta, Nichi Vendola, al suo arrivo in piazza Santi Apostoli, a Roma, dove va in onda la manifestazione di Sel.

Quindi la denuncia sul lavoro si sta per compiere "un delitto molto grave. Chi lavora vive con la paura. Pensare di cancellare le tutele e' un delitto molto grave", sottolinea ancora Vendola per il quale bisogna riportare liberta' e sicurezza sul lavoro", prosegue il leader di Sel per il quale "si devono vergognare quando si inchinano di fronte alle parole di Papa Francesco per poi travolgere quello che e' stato conquistato".

Bisogna "dare reddito a chi non ce l'ha", insiste Vendola mentre in piazza e' gia' arrivato il democratico Pippo Civati e si aspetta il segretario della Fiom, Maurizio Landini. La sinistra "e' nata per mettere insieme dignita', liberta', sicurezza e lavoro", dice ancora Vendola. "Renzi vuol tornare in una condizione arcaica. Ci propone l'800 2.0". La denuncia e' del leader di Sel, Nichi Vendola, che 'attacca' sulla riforma del lavoro all'esame del Senato.

"Oggetto vero della sua controriforma e' andare indietro in nome del conservatorismo", continua Vendola nel suo affondo. E a chi gli chiede se da piazza Santi Apostoli stia per nascere un progetto nuovo, risponde: "Un progetto, una coalizione dei diritti e del lavoro". Quindi sottolinea: "La sinistra semplicemente non c'e'. Non e' nata per difendere i privilegi dei dominatori ma per dare diritti e tutele a coloro che sono in basso nella gerarchia dei dominatori".

E ancora: "La gente ha bisogno di lavoro. Quando si riducono le tutele si riduce il lavoro", sottolinea Vendola che insiste: "Bisogna investire sull'ambiente e dare lavoro ai giovani non togliere le tutele". Questa "non e' modernita'", e' "uno schifo".

Duro anche il leader della Fiom, Maurizio Landini, che si e' unito alla manifestazione di Sel. "Se il governo vuole unire il Paese puo' fare un atto molto intelligente: tolga la discussione dall'art. 18 e si metta con noi ad un tavolo per capire come cambiare le politiche in Europa". Perche', chiosa, non basta dire che la Francia fa bene a non rispettare il vincolo del 3%.

"Il 25 ottobre la piazza sara' piena. Ma noi non ci fermeremo dopo il 25" ha affermato Landini, a proposito della manifestazione indetta dai sindacati sulla riforma del lavoro. Renzi "puo' mettere tutte le fiduce che vuole". Riguardo all'incontro di martedi' prossimo tra il governo e i sindacati, Landini ha rilevato: "Mi aspetto dal governo che voglia fare un confronto. Se davvero si vuole discutere bisogna farlo a 360 gradi". Bisogna vedere "se davvero si vuol confrontarsi e discutere o far vedere che prima della fiducia si e' stati bravi perche' ci si e' confrontati con le parti sociali. I veri problemi non sono i licenziamenti".

E ancora: "Contrapporre i diritti del padre perche' il figlio e' precario e' una coglionata totale". "Penso che il governo debba riflettere", e riprendendo il "cambiare verso" di Matteo Renzi, ha attaccato: "Quel verso li' non porta da nessuna parte. Aumentare la contrapposizione e dividere il Paese non serve". "Chi ha deciso di riaprire il conflitto in questo Paese e' proprio il governo Renzi".

Sara' un autunno 'caldo', quello che ci prepariamo ad affrontare, sul fronte degli scioperi: prima di quello generale proclamato dai sindacati autonomi per il 24, gli italiani potranno subire alcuni disagi su diversi fronti. Kamsin  Ad esempio, l'8 ottobre stop del personale navigante di cabina per una protesta dei dipendenti di easy Jet. Il 10 ottobre sara' una giornata 'nera' per la scuola: ad incrociare le braccia saranno tutto il personale a tempo determinato, indeterminato e atipico impiegato nel comparto e nei servizi esternalizzati.

Il 16 ottobre, sciopero dell'intera giornata (delle ultime due ore del 24) dei dipendenti di Unicredit Credit management Bank, indetto dai sindacati. Possibili disagi in vista nei tribunali invece, dal 20 al 24 ottobre con l'astensione delle udienze e attivita' giudiziarie dei magistrati professionali e onorari. La protesta e' stata indetta dall'Associazione dei magistrati onorari, dal Codamo, dalla Federmot e dal Mou. La giornata piu' difficile sara' quella del 24 ottobre, per lo sciopero generale di tutte le sigle dei sindacati autonomi (Orsa, Usb, Cib-Unicobas) con esclusione della scuola. Infine, il 31 ottobre nuovo stop per la scuola: si asterranno dal lavoro il personale docente e amministrativo e ausiliario. La protesta e' stata indetta dall'Anief.

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- Assisi, 4 ott. - Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha assistito questa mattina alla messa di apertura delle celebrazioni per la giornata dedicata al santo Patrono d'Italia, Francesco D'Assisi. Insieme a lui, nella Basilica Maggiore del Sacro Convento di Assisi, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Il premier parlando dopo la funzione da Assisi ha fatto riferimento all'ultima giornata di trattativa dell'Ast di Terni. "C'e' da riparare molte cose in Italia, innanzitutto il sistema del lavoro e qui consentitemi che il mio pensiero vada agli uomini e alle donne che a Terni stanno aspettando la conclusione di una trattativa difficile, anche stanotte eravamo in collegamento telefonico". .
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