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- Roma, 2 ott. - "Non ha ne' gli strumenti tecnici ne' politici per cacciarmi. La battaglia la conduco dentro il partito". Raffaele Fitto e' stato invitato invano da diversi 'big' di Forza Italia a chiarirsi con Silvio Berlusconi. L'ex premier ha cercato di scusarsi, per quel riferimento al padre vecchio esponente dc, ma lo scontro andato in atto oggi all'ufficio di presidenza di Forza Italia e' destinato ad acuire ancor di piu' le distanze tra l'ex premier e l'ala che fa riferimento all'europarlamentare pugliese. Ieri sera Fitto ha riunito un gruppo di deputati e senatori, in tutto 37 parlamentari ma 7 esponenti, spiegano fonti azzurre, "erano assenti giustificati". Sul tavolo il tema dell'opposizione al governo: la battaglia parlamentare si giochera' sui vari provvedimenti, a partire dalla legge elettorale e dal Jobs act. "Ma - ripete piu' volte Fitto - io non vado via, quello che penso lo dico alla luce del sole". "Sei figlio di un vecchio dc, Forza Italia e' un'altra cosa, non puoi comportarti cosi'": cosi' il Cavaliere si e' rivolto all'ex ministro che voleva intervenire per impedire che il voto sul documento avvenisse prima della discussione. Ed ancora: se continui a fare dichiarazioni in tv contro di me e il partito saro' costretto a deferirti ai probi viri, gia' e' successo con un'altra persona e sai come e' finita. L'ex premier durante la riunione ha ribadito di voler tener fede al patto del Nazareno, (non c'e' nessun patto scritto, ha chiarito), ma al di fuori delle riforme - ha sostenuto - dobbiamo continuare a fare opposizione. Berlusconi ha parlato anche di legge elettorale, rivelando che sta valutando la proposta di Renzi: soglie uguali per chi e' dentro e fuori dalla coalizione. In realta', con alcuni parlamentari ha ipotizzato anche di assegnare il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione. "La verita' - osserva uno dei presenti all'incontro di oggi - e' che Berlusconi vuole farsi una propria lista e sfidare l'anno prossimo alle elezioni Renzi costringendo Ncd e gli altri partiti del centrodestra a venire a patti con lui". Fitto ha chiesto chiarimenti proprio sul sistema di voto e sulla linea azzurra riguardo agli altri provvedimenti sul tappeto, ottenendo in cambio un invito a non distinguersi piu'. Ho fatto fare un focus - ha detto il Cavaliere -, ogni volta che parli contro il partito in tv perdiamo il 3-4% dei consensi, e' il Pd ad essere diviso non noi, se non vuoi rimanere fatti un altro partito come hanno fatto Fini e Alfano. L'europarlamentare pugliese, pero', ha ribadito di voler combattere dall'interno del partito: non mi puoi cacciare, ha concluso. A votare contro il documento, oltre a Raffaele Fitto, e' stato Daniele Capezzone che ha avuto durante l'incontro di oggi un confronto duro con Denis Verdini. Durante l'ufficio di presidenza il Cavaliere ha 'chiuso' ad un'alleanza alle regionali con Ncd, ha sottolineato come sulla riforma del lavoro il governo ha fatto marcia indietro ma ricordato comunque che i numeri di FI in Parlamento "non ci consentono di sfilarci". Ha bocciato l'operazione Mare nostrum in quanto sbagliata e lo strumentio delle primarie per le candidature perche', questa la tesi, c'e' il rischio di manipolazioni. Un accenno anche al partito che ha dato il via libera alla stagione congressuale e ai circoli (quella che e' stata l'azione dei club deve diventare l'azione dell'intera Forza Italia). Infine un riferimento alla politica estera: occorre che la Bce stampi moneta, e' solo grazie a me che la Russia non ha attuato un embargo sulla moda.
- Roma, 2 ott. - Ho fatto fare un sondaggio, con questi tuoi distinguo continui perdiamo voti, non fai altro che danneggiarci, invece bisogna lavorare sull'unita' del partito. Cosi' Silvio Berlusconi, riferiscono fonti parlamentari azzurre, si e' rivolto a Raffaele Fitto che durante l'ufficio di presidenza di FI, ha ribadito le sue critiche sulla linea di partito. Se vuoi restare bene - ha detto il Cavaliere - ma non puoi sempre criticare su ogni cosa, altrimenti e' meglio che vai in un altro partito, basta con tutte queste dichiarazioni contro di me. Ed ancora: ci fai perdere il 3-4% di voti. Se vuoi - ha argomentato Berlusconi - vieni a parlare direttamente con me, ma non andare in tv a parlare contro il partito. Il Cavaliere, raccontano i presenti, avrebbe fatto un accenno anche al passato. C'e' stato - questa l'osservazione che viene riferita da chi era presente - un altro che si e' comportato in questo modo e sai come e' finita. Se non sei d'accordo puoi anche fare un altro partito. Lo scontro si e' acceso soprattutto quando l'ex presidente del Consiglio, sottolineano le stesse fonti, si e' avvicinato a Fitto: tu sei figlio di un vecchio democristiano, FI e' un'altra cosa, non c'e' spazio per certi comportamenti. Alcuni esponenti azzurri hanno contestato innanzitutto il metodo scelto dall'ex premier per imporre la propria linea. "Non e' che prima si vota un documento e poi si discute", spiega un parlamentare azzurro. Il documento nel quale si ribadisce la strategia di pieno appoggio alle riforme non e' stato votato da Fitto e da Romano. Ma Berlusconi e' andato avanti rincarando la dose. "Sono un martire. Mi hanno tolto la liberta', mi hanno tolto i diritti e mi hanno danneggiato perfino nel mio patrimonio, le mie aziende perdono pubblicita' a causa della Rai e non posso neanche andare in televisione per difendermi, mi hanno minacciato". Silvio Berlusconi, spiega chi era presente all'ufficio di presidenza di FI, e' tornato a parlare della sua situazione economica e giudiziaria. Il Cavaliere, spiegano le stesse fonti, ha ribadito di credere nella Corte di Strasburgo. Presto - ha spiegato l'ex presidente del Consiglio - tornero' ad essere libero. E ancora. "Non c'e' nessun cerchio magico e non e' vero che ci sia un patto scritto con Renzi: quello visto da Toti e' solo un foglietto di appunti scritto da Verdini". .

- Londra, 2 ott. - L'Italia nei prossimi 10 anni, grazie al cambiamento in atto e alle riforme, "sara' una protagonista forte dell'economia mondiale". Lo ha affermato il premier Matteo Renzi nel suo discorso alla City di Londra. "Siamo sicuri che se faremo le riforme - ha aggiunto il premier - in questi 10 anni l'Italia sara' il paese guida dell'Europa". Nessun futuro Ue con austerity e regole astratte "Con la semplice austerity e regole astratte il nostro continente non ha futuro" ha detto parlando con il mondo della finanza.

"Senza discontinuita' - ha aggiunto il premier - rischiamo la stagnazione e la deflazione". Ecco perche', ha continuato, "dobbiamo assolutamente ottenere risultati con le nostre riforme. L'Italia senza credibilita' non e' in grado di dare un messaggio diverso al nostro continente". "Abbiamo deciso di rispettare il parametro del 3% l'anno prossimo e mandare un messaggio di rispetto delle regole di Maastricht". "La nostra piattaforma economica rispetta gli accordi internazionali", ha sottolineato il primo ministro.

"Rispetteremo anche per il 2015 il vincolo di Maastricht del 3%, ma rispettiamo anche i Paesi che non faranno cosi'". Poi, il primo ministro, ha parlato di una "Europa che e' una comunita' di destino", a significare che in questo contesto occorre "fiducia" reciproca. "Noi rispetteremo i vincoli anche l'anno prossimo - ha aggiunto - perche' in questo momento e' importante mantenere un messaggio di reputazione, che da' anche un messaggio di rispetto.

Lo Stato ha risparmiato circa 580 milioni di euro sulle pensioni dei lavori usuranti rispetto alle previsioni iniziali del Dlgs 67/2011. Sullo sfondo una procedura troppo rigida, come l'impossibilità di utilizzare una dichiarazione "retroattiva" dell'attività svolta ai fini dell'accesso al beneficio.

Kamsin Solo un quinto dei fondi stanziati per il pensionamento anticipato dei lavoratori addetti a mansioni particolarmente faticose e pesanti è stato utilizzato sino ad oggi. E' quanto ha indicato nei giorni scorsi il sottosegretario Massimo Cassano alla commissione Lavoro della Camera in risposta a un'interrogazione presentata dall'onorevole Davide Tripiedi (M5S). Nel 2012 le domande di pensione per attività usuranti accolte dall'Inps sono state circa 3.500, per un onere di 72 milioni di euro, mentre l'anno scorso gli assegni sono stati 1.600 con oneri pari a 79 milioni di euro.

Il decreto legislativo 67/2011 per far fronte al pensionamento anticipato rispetto ai requisiti standard aveva stanziato una copertura finanziaria pari a 350 milioni di euro per il 2012 e 383 milioni a decorrere dal 2013. Di conseguenza, finora si sono risparmiati complessivamente 582 milioni.

La normativa attuale prevede che gli addetti a lavorazioni usuranti possono accedere alla pensione dal 2013 con il perfezionamento della quorum 97,3 con una anzianità contributiva minima di 35 anni ed una età minima di 61 anni e 3 mesi. Una ulteriore modifica è stata prevista per i lavoratori notturni. Per loro si è previsto che, ove il lavoro notturno viene prestato per meno di 78 giorni, i valori di età e di quota pensionistica sono aumentati di due anni se il lavoro notturno annuo è stato svolto per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 e di un anno se le giornate annue in cui si è svolto il lavoro notturno sono state da 72 a 77. Per questi soggetti resta però in vigore il differimento di 12 mesi dovuto all'applicazione della finestra mobile. 

La scarso appeal della pensione dei benefici sta nei rigidi requisiti d'ingresso (non è possibile utilizzare una dichiarazione "retroattiva" dell'attività svolta, ma serve la documentazione originale del periodo interessato e non è valida nemmeno l'eventuale dichiarazione del datore di lavoro) nonchè nel fatto che l'anticipo - rispetto ai requisiti standard - è spesso irrisorio stante l'ulteriore differimento dovuto all'applicazione delle finestre mobili. 

Secondo il sottosegretario Cassano, nell'ambito della legge di stabilità, il governo "ha intenzione di verificare se e come sia possibile pervenire ad una soluzione organica di tutte le specifiche situazioni meritevoli di tutela previdenziale e pensionistica emerse nel tempo, tra le quali sicuramente quella dei lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti". La tutela potrebbe peraltro essere estesa al settore edile.

Zedde

- Roma, 2 ott. - Non e' una novita' il fatto che Silvio Berlusconi non gradisca le primarie per la scelta di candidati. E infatti all'ufficio di presidenza il leader azzurro torna a bocciare lo strumento della consultazione popolare, mettendo una parola chiara dopo le polemiche interne degli ultimi mesi: sono contrario alle primarie, ha detto Berlusconi secondo quanto viene riferito.

Berlusconi, i numeri non consentono di sfilarci

L'unica apertura fatta dal Cavaliere e' nel caso ci sia un'impasse sulla individuazione del candidato. In quel caso, per Berlusconi si potrebbe anche ricorrere alle primarie, qualora appunto la coalizione di centrodestra non riesca a mettersi d'accordo. Ma restano intatte le perplessita' e le contrarieta' del Cavaliere: le primarie non vanno bene sempre, avrebbe spiegato, perche' si possono prestare a manipolazioni. Berlusconi ha citato come esempi i casi scoppiati proprio all'interno del Pd e della coalizione di centrosinistra, ad esempio per Napoli con De Magistris, per Milano con Pisapia e per Roma con Marino.

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