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- Palermo, 15 set. - "Esistono nella scuola 149 mila persone per le quali vi e' un obbligo che siano assunte". Matteo Renzi lo ricorda e precisa che "non stiamo dicendo che li buttiamo dentro ma che siamo nelle condizioni di cambiare il meccanismo, di modificare il volto della scuola". "Ma a patto che queste persone facciano uno sforzo, facciano fino in fondo il loro dovere, indicando ai ragazzi che la strada da seguire e' quella del merito", ha detto il premier parlando agli studenti e ai docenti della scuola Padre Pino Puglisi. "Dal 15 settembre al 15 novembre - ha aggiunto - lavoreremo con chi e' coinvolto in questa sfida per dare impulso a questa nuova stagione". "Per i docenti precari - ha proseguito Renzi - la vicenda e' molto semplice ma anche molto difficile: e' difficile perche' anni e anni di stratificazione di promesse non mantenute hanno prodotto una situazione unica in Europa rispetto al corpo docente e un sentimento di frustrazione nei nostri insegnanti. Abbiamo scelto di mettere la parola fine: tutti coloro i quali hanno assunto un diritto, vale a dire quelli che fa parte delle graduatorie a esaurimento saranno assunti nel settembre 2015 con il nuovo anno scolastico". E ha ribadito: "Pero' noi chiediamo di cambiare le regole del gioco: e diciamo loro siamo disponibili a portarvi dentro la scuola in modo definitivo e a finire con la supplentite che e' stata una delle malattie delle scuola. Ma voi aiutateci a valorizzare il merito: questa termine non e' una parolaccia. Non possiamo dire agli insegnanti che sono tutti uguali qualcosa facciano: dobbiamo dire che ci sono insegnanti che sono particolarmente bravi e meritano tutto appoggio e nostra stima e gli insegnati che sono un po' meno bravi vanno aiutati con la formazione permanente a fare meglio". "La legge di Stabilita' dara' le risorse per l'operazione che partira' nel 2015. Cambiera' il sistema di funzionamento della scuola. Vanno bene le lavagne interattive, ma bisognera' dare spazio, questa volta davvero, alla banda larga e alle procedure informatiche", ha detto il presidente del Consiglio. "Questo Paese non tornera' a crescere se la ragioneria dello Stato indovinera' la Finanziaria del 2015, ma se tornera' ad avere rispetto per gli insegnanti considerandoli centrali", ha spiegato Renzi che ha aggiunto: "Noi presentiamo il documento per la buona scuola che abbiamo preparato durante gli ultimi due mesi. Prima ogni ministro presentava la sua piccola riformava che riformava la riformite e nessuno ci capiva piu' niente. Adesso si fa sul serio. Se vuoi cambiare la scuola - noi sosteniamo - ascolta chi nella scuola ci lavora, a partire dagli insegnanti. La scuola funzionera' se saremo in grado di educarvi e di educarci alla bellezza della poesia. E l'esempio di Padre Puglisi e' fortissimo". .
- Palermo, 15 set. - "Noi presentiamo il documento per la buona scuola che abbiamo preparato durante gli ultimi due mesi. Prima ogni ministro presentava la sua piccola riformava che riformava la riformite e nessuno ci capiva piu' niente. Adesso si fa sul serio". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella scuola Padre Puglisi di Brancaccio. "Se vuoi cambiare la scuola - noi sosteniamo - ascolta chi nella scuola ci lavora, a partire dagli insegnanti. La scuola funzionera' se saremo in grado di educarvi e di educarci alla bellezza della poesia. E l'esempio di Padre Puglisi e' fortissimo" .

- Roma, 15 set.- Il premier Matteo Renzi a Palermo inaugura l'inizio dell'anno scolastico all'istituto Padre Pino Puglisi di Brancaccio, nel 21 esimo anniversario dell'uccisione da parte della mafia. Ad attenderlo non solo studenti e docenti. Fuori ci sono varie anime della protesta e del disagio. Guardati dalle forze dell'ordine, gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra hanno contestato il presidente del Consiglio. Un grosso manifesto 'urlava' "fuori la casta", mentre i giovani intonavano lo slogan "No alla riforma della scuola", "Presidente vai via". Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio. Secondo il cerimoniale, Renzi dialoghera' con gli studenti, consegnera' le borse di studio e poi andra' a Mondello per incontrare una start up, la Mosaicoon.

IL MINISTRO GIANNINI: CAMBIERA' ANCHE LA MATURITA' - "Cari ragazzi buon primo giorno". Lo scrive il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini su twitter. "Oggi comincia l'anno de #labuonascuola. Partecipate anche voi su labuonascuola.it". Cambiamo anche la maturita': dall'anno prossimo solo docenti interni, ha spiegato il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini a 'Repubblica'. "Da oggi parte la grande consultazione sulla riforma. Ma nel decreto di gennaio potrebbe rientrare anche il nuovo esame di Stato. "Ho una proposta - ha aggiunto il Ministro - la mettero' a disposizione di sottosegretari e collaboratori. L'esame di maturita' deve perdere quell'aspetto da giudizio divino che, tra l'altro, lo ha fatto diventare costoso. Deve riprendere un ruolo di un appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo". Per Giannini, "nella stagione 2015/16 dovremo tornare ai commissari interni, niente piu' convocazioni da lontano. E un presidente di garanzia che non deve arrivare per forza da fuori provincia. Chiuderei l'esperienza della tesina di fine anno, un atto compilativo che e' diventato solo un fiore al bavero, una collanina graziosa. Gli studenti dovranno presentare un progetto che riguardi tutto l'anno trascorso, un lavoro piu' teorico per i licei e un lavoro finito per i tecnici". E afferma: "ascolteremo pareri in questi mesi, anche su questo argomento". A proposito della consultazione online su 'La buona scuola', dove ognuno puo' dire la sua sulla riforma, il 15 novembre,"faremo la nostra sintesi" annuncia il Ministro "e decideremo insieme se e come ritoccare la scuola. In Europa non l'ha fatto nessuno: offriremo un sito a chiunque voglia esprimersi sulla nostra riforma. Non escludiamo i sindacati. Solo non li riteniamo piu' interlocutori privilegiati". Quanto alla revisione dei cicli, il ministro ha detto che "l'argomento c'e' ma non mi convince il taglio dell'ultimo anno delle superiori, anche se le sperimentazioni vanno avanti. Servirebbe una revisione organica che tiene conto dell'anello debole della scuola italiana: la scuola media".

BOSCHI TRA I BANCHI, COMINCIA NUOVA E BELLA AVVENTURA - "Comincia un'avventura nuova, bella. Poi finira'. Ma di imparare non si finisce mai". Cosi' il ministro delle Riforme Istituzionali, Maria Elena Boschi, al primo giorno di scuola si rivolge ai bimbi della scuola di Laterina, in provincia di Arezzo. Stessa scuola frequentata dal ministro. 'Ministro Maria Elena.... Ben tornata nella tua scuola!', si legge all'ingresso della piccola scuola di Laterina. A ricevere il ministro i bimbi della prima elementare che l'anno accolta cantando l'Inno d'Italia. "Cari bambini, siate un po' rompiscatole con gli insegnanti facendo tante domande", ha detto il ministro. "Siate vogliosi, orgogliosi di imparare sempre cose nuove. Cio' che impariamo alle elementari e' fondamentale e vi servira' quando sarete grandi". Rivolgendosi ai piccoli della scuola Mameli, la stessa da lei frequentata, chiede: "Sapete che lavoro faccio io? Il ministro, ho tante responsabilita', tanti impegni, faccio un po' come il preside. Decidiamo cosa fare il lunedi', il martedi'. Facciamo il calendario della settimana: e' un po' come il sindaco che si preoccupa delle scuole, delle strade. E' cosi' anche al governo dove ci sono ministri che si occupano della scuola,d elle strade, degli ospedali: insomma - conclude la Boschi - di far funzionare l'Italia". "Sono qui per consegnarvi il programma di governo, per farvi vedere come sara' la scuola nei prossimi anni", ha aggiunto Maria Elena Boschi. "Tra due mesi, come in tutte le altre scuole d'Italia - ha detto ancora - torneremo per decidere quali sono le vostre idee per la scuola e mi direte che cosa vi piacerebbe studiare, che cosa vorreste fare. Ci diamo appuntamento tra due mesi". Ai bambini il ministro Boschi ha rivolto un augurio: "Oggi e' il primo giorno di scuola, per qualcuno e' proprio il primo in assoluto. Comincia un'avventura nuova, belle. La scuola da grandi finira' ma non si smette mai di imparare, nemmeno quando sarete grandi come i vostri maestri. E' un'emozione che dura tutta la vita".

BOSCHI, ENTRO 2015 FARE CHIAREZZA SU PRECARI - "Cercheremo il prossimo anno di mettere chiarezza nella situazione degli insegnanti che sono precari da anni", ha poi sottolineato il ministro. "Dovremo sostituire - ha aggiunto - chi va in pensione, affronteremo anche le nuove esigenze perche' sappiamo che sara' necessario avere piu' insegnanti per far fronte alle esigenze degli studenti". "Dobbiamo esaurire le graduatorie che gia' ci sono, dopo di che - ha concluso - restera' il concorso lo strumento per accedere all'insegnamento in modo trasparente".

- Laterina (Arezzo), 15 set. - "Mi auguro che tra la fine di settembre e i primi di ottobre si possa approvare la delega, quindi la riforma sul lavoro. E ancora la legge di stabilita'". Lo ha detto il ministro delle Riforme istituzionali Maria Elena Boschi a margine dell'apertura della scuola a Laterina, in provincia di Arezzo. "Adesso abbiamo sicuramente da affrontare i decreti legge, come lo Sblocca Italia, quello per abbreviare i tempi della giustizia civile e poi gli altri decreti gia' presentati per la sicurezza negli stadi e le missioni all'estero. Poi riprenderemo l'iter della riforme costituzionali - ha concluso la Boschi - e la legge elettorale". .
- Laterina (Arezzo), 15 set. - "Chiederemo la disponibilita' ai gruppi parlamentari di lavorare un po' di piu' durante la settimana". Lo ha annunciato il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, a margine dell'inaugurazione del primo giorno di scuola con i bambini delle scuola Mameli di Laterina. "Oggi - ha osservato - l'attivita' e' concentrata in due giorni e mezzo durante la settimana. Da qui alla fine dell'anno gli appuntamenti in Aula sono tanti e abbiamo un lavoro serio da fare. Ed e' normale - ha concluso Boschi - che si possa lavorare di piu'". .
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