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Cinema: Napolitano, e' compito del governo fare legge per settore
Giustizia: la sfida di Renzi, dimezzare in 1.000 giorni arretrato delle cause civili
Napolitano: Italia puo' ripartire, Venezia e' un esempio
- Venezia, 27 ago. - L'Italia puo' superare le difficolta' e ripartire. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giungendo al Lido di Venezia per la cerimonia di inaugurazione della Mostra del Cinema, ai giornalisti che gli chiedevano se il momento difficile che sta attraversando il Paese possa essere superato, ha risposto: "se si prende esempio da Venezia si'. Venezia e' una citta' straordinaria, appartiene al mondo e non solo all'Italia". "Desidero cogliere - ha detto il presidente - l'occasione della mia presenza questa sera alla Biennale, non solo quella del cinema.
Cinema: Napolitano, le leggi per il settore le deve fare il governo
La Biennale e' un'istituzione prestigiosa, cui l'Italia deve molto per quanto riguarda la vita culturale e internazionale. La Biennale e' stata rinnovata nei suoi ambienti. Sono qui anche per Venezia, citta' impareggiabile, scossa nelle sue rappresentanze pubbliche da recenti vicende inquietanti e penose. La Biennale e' un decisivo pilastro istituzionale". Assieme al capo dello Stato anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e il presidente della Biennale, Paolo Baratta..
Crisi: colloquio di un'ora e mezzo Renzi-Landini
Speciale Legge di Bilancio 2021
Le novità sul fronte del welfare contenute nella manovra economica per il 2021. Dalla proroga dell'opzione donna, alla nona salvaguardia pensionistica nei confronti dei lavoratori cd. esodati.
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Sblocca Italia, ecco le novità in arrivo
Il pacchetto semplificazioni annunciato dal governo rivedrà il permesso a costruire, che potrà essere concesso con modalità più veloci. Via libera anche alla proroga dell'ecobonus.
Kamsin Incentivi fiscali alle locazione, sblocco di opere pubbliche, semplificazioni anche drastiche per l'attività edilizia, quotazione in Borsa delle società pubbliche locali che si occupano di trasporto e di igiene. Sono queste le misure del menu del decreto sblocca-Italia, che sarà licenziato dal Consiglio dei ministri di venerdì. Non solo cantieri dunque ma un piano di più ampio respiro che nelle intenzioni del governo dovrebbe dare una spinta decisiva alla ripresa di settori particolarmente penalizzati dalla recessione, come le costruzioni e l'immobiliare. Non a caso infatti il capitolo dedicato alle agevolazioni fiscali è quello piu' corposo.
Per ora ci sarebbe infatti la conferma anche nel 2015 dello sgravio Irpef del 65% per i lavori di risparmio energetico. Una detrazione "potenziata" e generalizzata anche per i lavori di prevenzione sismica, oscillante fra il 50 e il 65% della spesa, in proporzione alla riduzione di rischio indotta dall'intervento. E un incentivo nuovo di zecca per chi compra una casa appena costruita o pesantemente ristrutturata, che abbia prestazioni energetiche di classe A o B, con l'impegno di affittarla per almeno sette o otto anni a canone concordato. Lo sgravio consiste in una deduzione Irpef pari al 20 per cento del prezzo, da fruire in otto anni, con un limite massimo di spesa pari a 300 mila euro. Tra le altre condizioni previste c'è anche la fissazione di un canone di locazione non superiore quello convenzionato definito dagli accordi tra le associazioni di proprietari e quelle di inquilini.
Poi c'è il capitolo semplificazioni. Molte riguardano il permesso a costruire, che potrà essere concesso con modalità più veloci oppure non essere più necessario in una serie di casi per i quali sarà sufficiente la denuncia di inizio attività: ad esempio per di variazioni non essenziali conformi alle prescrizioni urbanistiche. Dovrebbero aumentare anche i poteri dello sportello unico per l'edilizia, mentre ai Comuni verranno concessi sei mesi di tempo per mettere a punto un regolamento edilizio tipo. Vengono semplificate poi le procedure per il cambio di destinazione d'uso, novità che dovrebbe anche favorire la cessione di immobili pubblici.
Per quanto riguarda le infrastrutture sono stati inseriti nel testo l'alta velocità Napoli-Bari, che dovrebbe partire nel novembre del prossimo anno, la linea ferroviaria Palermo-Messina-Catania e l'autostrada Valdostica Nord di raccordo tra Trentino e Veneto, bloccata dall'opposizione della Provincia autonoma di Trento.
Sblocca Italia, pronta l'estensione dell'ecobonus al 65%Zedde
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Calderoli e Kyenge padre, tra 'macumba' e serpenti
- Roma, 26 ago. - "Sei volte in sala operatoria, due in rianimazione, una in terapia intensiva. E' morta mia mamma. E, nell'ultimo incidente, mi sono rotto due vertebre e due dita. E adesso, un serpente di due metri in cucina. A me sembra un po' troppo... Forse e' il caso di mandare un messaggio distensivo a papa' Kyenge per chiedergli la revoca del rituale che mi fece".Roberto Calderoli non molla e, dalle pagine di Oggi, da domani in edicola e anche su www.oggi.it, torna sulla serie di incidenti subiti e che, secondo il vicepresidente leghista del Senato, hanno una precisa origine: "Una macumba". Il settimanale ricorda che dopo la battutaccia su Cecile Kyenge, proprio Oggi raggiunse in Katanga (Repubblica democratica del Congo) il padre dell'allora ministro, "che compi' un rito tribale affinche' gli avi lo liberassero da cattivi pensieri e parole offensive, usando parole di tolleranza e non di vendetta". "Pero' - riprende ora Calderoli - le foto e i video di Oggi erano inquietanti: avevano messo una mia foto in mezzo ai termitai. Non e' un messaggio amichevole. Dopo quel rito alcuni colleghi napoletani mi regalarono un cornetto di corallo: due giorni dopo, senza una pressione di nessun genere si e' spezzato in due. Una maga - rincara - ha visto forze tremende in azione attorno a me". Il settimanale ha raggiunto telefonicamente lo stesso Clement Kikoko Kyenge, che dice: "Un serpente in casa non e' un bel segnale e non sono sicuro che Calderoli abbia fatto bene a ucciderlo... Se quando lui ha chiesto scusa a Cecile era sincero, puo' stare tranquillo. Se invece quelle scuse sono state frutto di calcolo e convenienza, gli antenati potrebbero innervosirsi". "Mi chiedo che religione pratichi il senatore Calderoli. Io sono cattolica per cui non credo a tante altre pratiche o tanti altri riti. Che per me non esistono, per cui non sto dietro a queste sue esternazioni che secondo me vanno anche contro le credenze". Cecile Kyenge, europarlamentare del Pd ed ex ministro del governo Letta, intervistata dal quotidiano on line Affaritaliani.it, risponde a Roberto Calderoli. Quindi Calderoli continua a offenderla e a perseguitarla?, domanda il giornale e lei: "In qualche modo si'. Io non ho mai risposto ad alcuna provocazione ma a quanto pare non succede cosi' da parte degli altri". .