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Renzi, su PA facciamo sul serio A lavoro su Cdm e nomine Ue
- Roma, 26 ago. - Il governo fa sul serio anche sul fronte della Pubblica Amministrazione. Non ha nascosto la propria soddisfazione, Matteo Renzi, che nei ragionamenti con il suo entourage ieri ha sottolineato l'importanza del provvedimento con cui il ministro alla Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha dimezzato i permessi e i distacchi sindacali. Quella di ieri, per il premier, ha rappresentato la giornata del ritorno al lavoro, a Roma, cosi' come lui stesso ha spiegato con un tweet che recava la fotografia del cortile interno di palazzo Chigi appena illuminato dalla luce del sole. A seguire, l'augurio di buon lavoro a tutti gli italiani che oggi hanno detto 'ciao' alle vacanze.
Dimezzate dal 1.mo settembre le prerogative sindacali nella PA
E il premier e' stato immediatamente operativo tuffandosi sui dossier piu' caldi: ne ha discusso di primo mattino con il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che uscendo da palazzo Chigi ha sottolineato: "Abbiamo ripreso il lavoro sui punti piu' urgenti gia' indicati dal presidente Renzi nei giorni scorsi". Sblocca-Italia, quindi, Scuola e riforma della Giustizia civile. Nel pomeriggio, poi, occhio ai provvedimenti economici con un briefing di un'ora assieme al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, anche lui al primo incontro non appena rientrato dalle vacanze. Con il titolare dell'Economia si e' parlato del Consiglio dei ministri del 29, certo, ma anche del vertice di Bruxelles dove ci sara' spazio per toccare il delicato tema della flessibilita'. Altro tema e' quello della legge di Stabilita' da approvare entro il 15 ottobre: sara' quello il 'contenitore' in cui dovrebbe confluire il grosso dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica anche se, stando a quanto si apprende, qualche piccola anticipazione potrebbe trovare spazio anche nello Sblocca-Italia, soprattutto per quello che attiene al riordino delle societa' partecipate comunali.
Scuola: con la riforma saranno eliminati i supplenti
Nella legge di Stabilita', della quale si sta valutando la cornice macreconomica, potrebbe trovare posto un provvedimento in favore delle famiglie in difficolta', non tanto attraverso l'ampliamento della platea degli aventi diritto agli 80 euro quanto aumentando le detrazioni fiscali sulla base del quoziente famigliare. Finita la breve pausa estiva, dunque, il capo dell'esecutivo sembra intenzionato a imprimere la stessa velocita' vista fin qui dai suoi ministri. La settimana che si e' aperta non offre, d'altra parte, occasione per tirare il fiato. Il 29 e' il giorno di un Consiglio dei ministri dirimente sul fronte della giustizia, della scuola e dello Sblocca Italia. Nei prossimi giorni, Renzi incontrera' i ministri interessati dai provvedimenti in discussione, come Maurizio Lupi, Andrea Orlando e Stefania Giannini. Il giorno dopo, il premier sara' prima a Parigi e poi a Bruxelles: in ballo ci sono lenomine europee e quella dell'Alto rappresentante per la Politica Estera Europea, per la quale l'Italia ha proposto ufficialmente il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. Per 'istruire la pratica' Renzi sentira' al telefono alcuni leader europei. In mezzo, le crisi internazionali, con Libia e Ucraina in prima fila.
Giustizia: Grillo, parlamentari M5s non sono in vendita ; Orlando? manichino
Scuola: Giannini, con riforma verso l'eliminazione dei supplenti
Renzi, su PA facciamo sul serio. A lavoro su Cdm e nomine Ue
Esodati, atteso il via libera del Senato alla sesta salvaguardia
In attesa che l'esecutivo delinei gli ulteriori interventi in materia previdenziale, a settembre il Senato si pronuncerà sul progetto di legge che estende la salvaguardia in favore di ulteriori 32.100 soggetti.
Kamsin Si ripartirà a Settembre in Senato con il ddl sull'estensione delle deroghe alla Riforma Fornero. Il provvedimento che è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati all'inizio del mese di luglio attende ora la riapertura di Palazzo Madama per la sua definitiva conversione in legge.
Da quanto apprende la Redazione di Pensioni Oggi il provvedimento deve iniziare tuttavia la trattazione in Commissione Lavoro del Senato e quindi sbarcherà in Aula per la votazione finale non prima della metà del mese di Settembre. Dal 2 settembre si torneranno a riunire le Commissioni mentre dal 3 Settembre toccherà all'emiciclo che troverà sul tavolo l'esame dei progetti di legge legati agli accordi internazionali, in primis la legge europea.
I tempi per il via libera al ddl in materia di sesta salvaguardia non saranno dunque brevissimi. In ogni caso si tratta questo dell'unico provvedimento in materia previdenziale che potrà essere portato a casa in tempi relativamente ravvicinati. Gli altri capitoli sulle pensioni come l'introduzione di forme di flessibilità strutturali per gli esodati, la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola, già anticipati da Pensioni Oggi, sono infatti ad oggi piu' incerti e legati al reperimento delle risorse da effettuarsi con la legge di stabilità.
Il ddl sulla sesta salvaguardia - Il ddl sulla sesta salvaguardia prevede, nella sua versione uscita da Montecitorio, la tutela di ulteriori 32.100 lavoratori appartenenti ai seguenti profili: a) lavoratori in mobilità (5.500 soggetti); b) prosecutori volontari (12.000 soggetti); c) lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi, licenziati individuali (8.800 soggetti); d) lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili (1.800 soggetti). Il disegno estende inoltre la platea dei beneficiari anche ad una nuova categoria: i cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato (4mila soggetti). (Qui lo strumento di Pensioni Oggi per verificare in anteprima la possibilità di accedere al beneficio).
L'intervento viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate ma non utilizzate. Si tratta nello specifico di 20mila posizioni derivanti dalla seconda salvaguardia che viene pertanto ridotta da 55mila a 35mila posizioni (con un intervento chirurgico sull'articolo 22, comma 1, lettera a) del Dl 95/2012 che riduce la capienza del contingente da 40mila a 20mila posti); e da 4mila posizioni rese disponibili nella quarta salvaguardia che "perde" 4mila posti nel contingente dei cessati unilaterali (si passa da 6.500 posizioni a 2.500 con una modifica dell'articolo 11, comma 2 del Dl 102/2013).
Esodati, tutti i dettagli della sesta salvaguardiaZedde
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Ue: Gozi, su Mogherini 'Mr Pesc' buone possibilita'
- Rimini, 25 ago. - "Abbiamo la sua candidatura formale e sembra che ci siano buone possibilita'". E' quanto ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Poltiiche comunitarie, Sandro Gozi, in relazione alla candidatura di Federica Mogherini ad Alto Rappresentante per la Politica Estera della Ue. Intanto il sottosegretario fa sapere di non essere al corrente di alcuno sviluppo sulle sorti delle volontarie rapite in Siria. Rispondendo alle domande dei giornalisti, a margine del meeting di Comunione e Liberazione, se ci fossero novita' sulla vicenda, Gozi ha risposto: "No. Su questo dovete chiedere al ministro degli Esteri". .
Pensioni, la bassa crescita del Pil minaccia i futuri assegni
La stagnazione del Pil rischia di far dimagrire gli assegni futuri. E' questo l'allarme lanciato dal dossier elaborato dall'ex coordinatore generale del servizio statistico attuariale dell'Istituto di previdenza sociale, Antonietta Mundo, rilanciato nei giorni scorsi dalle agenzie di stampa nazionali. Kamsin Con il nuovo sistema previdenziale, il rateo pensionistico è frutto dei contributi che ogni lavoratore accumula. I contributi versati sul conto assicurativo del lavoratore vengono infatti ogni anno rivalutati dall'Inps, attraverso un meccanismo simile ad un tasso di interesse. Il tasso di rivalutazione è pari alla crescita media del Pil nominale nei cinque anni precedenti, un valore che è praticamente uguale alla somma tra il Pil reale e l'inflazione. Nel contesto attuale, tuttavia, in cui il Pil decresce e l'inflazione è praticamente pari a zero (con il rischio di diventare deflazione), i contributi rivalutati versati all'Inps invece di aumentare diminuiscono.
Nel 1997 il tasso di rivalutazione dei contributi è stato del 5,5871 per cento. Nel 2012 si è scesi all'1,1344 per cento. Nel 2014, spiega il dossier, «si avrà un tasso di capitalizzazione di segno negativo stimato pari a 0,024 per cento».
Una simulazione sul tema è stata elaborata da Progetica, una delle principali società indipendenti di consulenza italiane sui temi previdenziali. In assenza di crescita la futura pensione, per esempio, di un trentenne di oggi potrebbe essere più leggera del 22 per cento. Se il Pil aumentasse in media del 2 per cento l'anno, il trentenne lavoratore dipendente quando a circa 67 anni lascerà il lavoro, incasserebbe una pensione pubblica pari al 71 per cento della sua ultima retribuzione.
Ma se la crescita del Pil fosse «zero», quella stessa pensione non supererebbe il 49 per cento dell'ultimo stipendio. Lo stesso, anche se in misura minore, sarebbe valido anche per un attuale cinquantenne che con una crescita zero si vedrebbe l'assegno ridotto dell'11 per cento rispetto ad una situazione in cui il Pil marciasse al ritmo del 2 per cento l'anno. Se non si ricomincia a crescere e se non arriva almeno un po' di inflazione insomma, i futuri pensionati rischiano di essere poveri.
Riforma Pensioni, governo al lavoro sulla legge di stabilità
Riforma Pensioni, scatta la stretta agli incarichi di consulenza nelle PaZedde
Bonus 80 euro, difficile l'estensione della platea
Si' ad assegni familiari e detrazioni, ma l'ipotesi che il bonus di 80 euro possa essere esteso alle famiglie numerose, sembra un'ipotesi al momento poco percorribile. Kamsin E' quanto riferiscono fonti di governo commentando le notizie di stampa secondo cui l'esecutivo starebbe pensando di correggere il bonus utilizzando il cosiddetto quoziente familiare.
Se si dovesse decidere di intervenire con misure a favore della famiglia nella legge di Stabilita' sulla base delle risorse a disposizione, spiegano le stesse fonti, le ipotesi piu' accreditate sarebbero quelle di usare assegni familiari e detrazioni. A seconda delle disponibilita', si decidera' fino a che fascia di reddito e numero di figli intervenire. Piu' ardua (e piu' costosa) la possibilita' di estendere il bonus di 80 euro calibrandolo sul quoziente familiare, anche perche' la cifra necessaria per finanziare un'operazione del genere sarebbe decisamente piu' alta dei 200-300 milioni di euro ipotizzati. Le ipotesi comunque sono tutte sul tappeto e si iniziera' a vagliarle a partire dai primi di settembre, a cominciare dal reperimento delle risorse necessarie a coprire il bonus per il 2015.
Riforma Pensioni, governo al lavoro sulla legge di stabilità