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- Roma, 1 ago. - Sul calo della disoccupazione il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti resta cauto. "Credo che bisogna usare le parole con misura - dice Poletti alla trasmissione di Raitre Agora' - se parliamo di inversione radicale sono d'accordo, non e' ragionevolmente immaginabile un'inversione radicale. Credo sia possibile un'inversione, la stiamo verificando, bisogna fare in modo che questa inversione prenda velocita'". "Il dato italiano - aggiunge - fotografa una riduzione della velocita' della crescita. A fronte di questa situazione occorre proseguire sulla strada delle riforme, che sono quelle che abbiamo portato in Parlamento e che stiamo facendo, abbiamo bisogno di costruire un quadro positivo da questo punto di vista, questo e' quello che dobbiamo fare". "La cosa importante da fare - dice ancora Poletti - e' guardare puntualmente e verificare i risultati che si producono, dobbiamo andare avanti, dobbiamo farlo con molta attenzione e costanza, controllare se le cose che si fanno producono gli esiti. Abbiamo fatto la legge sui contratti a termine e dell'apprendistato, a fine anno verificheremo. I primi dati mi sembrano positivi, ma guardiamo alla fine dell'anno, se la norma che abbiamo fatto avra' dato risultati positivi andiamo avanti, altrimenti cambiamo". Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile "abbiamo bisogno, non di immaginare incentivi, ma di immaginare come togliere gli ostacoli che impediscono la crescita, quindi il tema fiscale, quello della burocrazia e la possibilta' di liberare al massimo energie". Ma con quali soldi e' possibile fare il taglio fiscale? "Lo facciamo - replica Poletti - dentro le dinamiche del taglio della spesa, razionalizzando la spesa che abbiamo, facendo delle scelte. Siccome non abbiamo la macchinetta per fare i soldi, dobbiamo decidere cosa facciamo e cosa non facciamo".
- Roma, 1 ago. - "Non consentiro' piu' nessuna accusa o insulto al presidente o ad altre persone, ho tollerato fin troppo", afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso, rivolgendosi al Giacomo Stucchi, della Lega, ottenendo gli applausi dei senatori della maggioranza. Il senatore leghista aveva 'polemizzato' con Grasso perche', contrariamente a quanto fatto nei riguardi della senatrice Bianconi, per Stucchi il presidente non aveva avuto la stessa attenzione nei confronti del senatore leghista Consiglio che ieri, durante i tumulti in Aula, ha avuto un malore ed e' stato soccorso in infermeria. .
- Roma, 1 ago. - Dopo la protesta del Movimento 5 Stelle, anche la Lega abbandona l'Aula del Senato. Ad annunciarlo e' Sergio Divina: "Abbiamo deciso di non prendere piu' la parola, siamo partiti molto, molto male", spiega. "Questo pasticcio lo si e' determinato quando in commissione alcuni hanno dichiarato contrarieta' al testo e sono state sollevate e sostituite, non si e' mai visto procedere a riforme costituzionali con questa violenza e brutalita' di forza. Quindi lasceremo l'Aula, non e' un Aventino ma non possiamo piu' partecipare", conclude Divina. .
- Roma, 1 ago. - "Di fronte a questa conduzione dei lavori non parteciperemo piu' a nessuna votazione e ai lavori dell'Aula". Lo annuncia il capogruppo 5 Stelle, Vito Petrocelli, indossando subito dopo sulla bocca un bavaglio. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si e' limitato a rispondere: "La prego di non avere atteggiamenti che non sono consoni all'Aula, prendiamo atto". I lavori quindi proseguono senza interruzione. .
- Roma, 1 ago. - La Lega non torna nell'Aula dipalazzo Madama dove sta per riprendere la discussione sulle riforme costituzionali. Il Carroccio, resta dunque sull''Aventino'. Ma a breve, secondo quanto si apprende, ci sara' un incontro tra il capogruppo di palazzo Madama e il ministro per Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi. "Noi non rientriamo in Aula, visto e considerato che fino ad adesso le posizioni non sono cambiate", conferma il capogruppo Gian Marco Centinaio. Quindi al cronista che lo sollecita, risponde: "Ora avremo un incontro con il ministro e ascolteremo" quello che si sara' detto. "Resteremo fuori dall'Aula insieme con gli esponenti di 'Italia lavori in corso' finche' da parte del governo e della maggioranza non ci sara' un atteggiamento ragionevole su temi importanti - dice Centinaio - Finora hanno fatto scempio di ogni proposta bocciando la diminuzione del numero dei deputati e scippando del diritto di voto i cittadini. Noi siamo pronti a confrontarci nel merito delle questioni perche' se questo e' il nuovo Senato, allora meglio abolirlo". .
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