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Notizie
Lavoro: Poletti, possibile inversione disoccupazione non radicale
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - Sul calo della disoccupazione il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti resta cauto. "Credo che bisogna usare le parole con misura - dice Poletti alla trasmissione di Raitre Agora' - se parliamo di inversione radicale sono d'accordo, non e' ragionevolmente immaginabile un'inversione radicale. Credo sia possibile un'inversione, la stiamo verificando, bisogna fare in modo che questa inversione prenda velocita'". "Il dato italiano - aggiunge - fotografa una riduzione della velocita' della crescita. A fronte di questa situazione occorre proseguire sulla strada delle riforme, che sono quelle che abbiamo portato in Parlamento e che stiamo facendo, abbiamo bisogno di costruire un quadro positivo da questo punto di vista, questo e' quello che dobbiamo fare". "La cosa importante da fare - dice ancora Poletti - e' guardare puntualmente e verificare i risultati che si producono, dobbiamo andare avanti, dobbiamo farlo con molta attenzione e costanza, controllare se le cose che si fanno producono gli esiti. Abbiamo fatto la legge sui contratti a termine e dell'apprendistato, a fine anno verificheremo. I primi dati mi sembrano positivi, ma guardiamo alla fine dell'anno, se la norma che abbiamo fatto avra' dato risultati positivi andiamo avanti, altrimenti cambiamo". Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile "abbiamo bisogno, non di immaginare incentivi, ma di immaginare come togliere gli ostacoli che impediscono la crescita, quindi il tema fiscale, quello della burocrazia e la possibilta' di liberare al massimo energie". Ma con quali soldi e' possibile fare il taglio fiscale? "Lo facciamo - replica Poletti - dentro le dinamiche del taglio della spesa, razionalizzando la spesa che abbiamo, facendo delle scelte. Siccome non abbiamo la macchinetta per fare i soldi, dobbiamo decidere cosa facciamo e cosa non facciamo".
Riforme: Grasso richiama nuovamente Lega, ho tollerato fin troppo
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - "Non consentiro' piu' nessuna accusa o insulto al presidente o ad altre persone, ho tollerato fin troppo", afferma il presidente del Senato, Pietro Grasso, rivolgendosi al Giacomo Stucchi, della Lega, ottenendo gli applausi dei senatori della maggioranza. Il senatore leghista aveva 'polemizzato' con Grasso perche', contrariamente a quanto fatto nei riguardi della senatrice Bianconi, per Stucchi il presidente non aveva avuto la stessa attenzione nei confronti del senatore leghista Consiglio che ieri, durante i tumulti in Aula, ha avuto un malore ed e' stato soccorso in infermeria. .
Riforme: anche Lega non interviene piu' e abbandona Aula
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - Dopo la protesta del Movimento 5 Stelle, anche la Lega abbandona l'Aula del Senato. Ad annunciarlo e' Sergio Divina: "Abbiamo deciso di non prendere piu' la parola, siamo partiti molto, molto male", spiega. "Questo pasticcio lo si e' determinato quando in commissione alcuni hanno dichiarato contrarieta' al testo e sono state sollevate e sostituite, non si e' mai visto procedere a riforme costituzionali con questa violenza e brutalita' di forza. Quindi lasceremo l'Aula, non e' un Aventino ma non possiamo piu' partecipare", conclude Divina. .
Riforme: M5S mette il bavaglio, non partecipiamo piu' a lavori
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - "Di fronte a questa conduzione dei lavori non parteciperemo piu' a nessuna votazione e ai lavori dell'Aula". Lo annuncia il capogruppo 5 Stelle, Vito Petrocelli, indossando subito dopo sulla bocca un bavaglio. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si e' limitato a rispondere: "La prego di non avere atteggiamenti che non sono consoni all'Aula, prendiamo atto". I lavori quindi proseguono senza interruzione. .
Riforme: Lega vede Boschi, ma per ora sta su 'Aventino'
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - La Lega non torna nell'Aula dipalazzo Madama dove sta per riprendere la discussione sulle riforme costituzionali. Il Carroccio, resta dunque sull''Aventino'. Ma a breve, secondo quanto si apprende, ci sara' un incontro tra il capogruppo di palazzo Madama e il ministro per Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi. "Noi non rientriamo in Aula, visto e considerato che fino ad adesso le posizioni non sono cambiate", conferma il capogruppo Gian Marco Centinaio. Quindi al cronista che lo sollecita, risponde: "Ora avremo un incontro con il ministro e ascolteremo" quello che si sara' detto. "Resteremo fuori dall'Aula insieme con gli esponenti di 'Italia lavori in corso' finche' da parte del governo e della maggioranza non ci sara' un atteggiamento ragionevole su temi importanti - dice Centinaio - Finora hanno fatto scempio di ogni proposta bocciando la diminuzione del numero dei deputati e scippando del diritto di voto i cittadini. Noi siamo pronti a confrontarci nel merito delle questioni perche' se questo e' il nuovo Senato, allora meglio abolirlo". .
Altro...
Riforme: incontro tra Boschi e Sel, si lavora a intesa
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, - viene riferito - ha incontrato una delegazione di Sel al Senato per cercare una possibile intesa su alcuni ritocchi al ddl riforme, nella parti che non riguardano l'impianto fondante del testo. Sul tavolo della trattativa, il possibile ritiro da parte di Sel di una parte degli emendamenti presentati.
Riforme: M5S abbandona Aula, Boschi non ci ha incontrato
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. Dopo la Lega, anche il Movimento 5 Stelle lascia l'Aula del Senato in netto dissenso con il ministro Boschi che "non ci ha voluto incontrare", ha spiegato il capogruppo Vito Petrocelli. .
Riforme: Renzi apre al dialogo Obiettivo chiudere entro stanotte
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - Il premier Matteo Renzi ha ribadito la sua disponibilita' ai capigruppo della maggioranza al Senato di discutere in merito ad alcuni temi del ddl Boschi. E' quanto riferiscono fonti parlamentari al termine dell'incontro tenutosi a palazzo Chigi. L'obiettivo e' quello di 'recuperare' Sel e Lega, c'e' la disponibilita' - secondo quanto emerso nella riunione odierna - a confrontarsi su alcuni nodi, tra cui quello dell'immunita', a patto che le opposizioni abbandonino la strada dell'ostruzionismo. L'obiettivo e' chiudere sull'articolo 2 del ddl Boschi entro stanotte. Qualora si riuscisse a votare entro stanotte l'articolo 2 del ddl Boschi domani nell'Aula del Senato si voterebbe sul dl carceri, a meta' settimana prossima sugli altri due decreti, competivita' e P.A. Nel calendario studiato durante la riunione della maggioranza domani pomeriggio e domenica si potrebbero sospendere i lavori dell'Aula. Naturalmente, riferiscono le stesse fonti, il 'timing' prevede che le opposizioni aprano e abbandonino la strada dell'ostruzionismo. .
Quirinale: Pinotti, io al Colle? Non sarebbe male una donna
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - "Si', non sarebbe male una donna al Colle, ma non ci si sente mai pronti per cose come questa: se poi succedono, uno prova a gestirle". Nell'intervista rilasciata a "Gente" in edicola domani il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, risponde cosi' ad una domanda sulla opportunita', sottolineata dal presidente Napolitano, di 'una signora al Quirinale'. L'attitudine al comando un'eccezione per uan donna? "Non lo e' - premette - incontro tante donne che hanno questa capacita' e spesso anche in casa siamo noi che reggiamo tutto". Il ministro parla anche del Libro Bianco, cuore della riforma delle Forze armate. "Cruciale e' il concetto d'interforze, perche' Aeronautica, Marina ed Esercito hanno proprie identita' ma vanno evitati doppioni. Dobbiamo ridurre le spese del personale, ma non significa che tornera' il servizio di leva: oggi serve un esercito professionale". E gli F35? "Quest'anno - ricorda il ministro - per l'emergenza degli 80 euro, abbiamo tagliato 400 milioni di euro, di cui 150 relativi alla sospensione del pagamento degli F35: un rallentamento che ci permette d'arrivare a dicembre per decidere cosa fare". .
Riforme: approvato l'articolo 2, arriva il 'Senato dei 100'
Redazione
Sabato, 02 Agosto 2014
- Roma, 1 ago. - Passa con 194 si', 26 voti contrari e otto astenuti l'articolo due del ddl che modifica l'articolo 57 della Costituzione e che riguarda la composizione e le'elzione del Senato. Assenti Lega e M5S. Il nuovo Senato continuera' a chiamarsi Senato della Repubblica, avra' 100 componenti: 95 scelti dai Consigli Regionali e cinque indicati dal Capo dello Stato. .