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- Roma, 2 ago. - Il governo Renzi con la sua azione politica e' "tutto e solo marketing". Ne e' convinto il leader dei pentastellati Beppe Grillo che lo scandisce in Sardegna ai microfoni di Sky Tg24. "Sarei orgogliosissimo - sottolinea - di andare al voto. Se gli italiani decideranno di andare avanti cosi' vuol dire che ho avuto torto io, ne prendero' atto". "I cittadini hanno il diritto di dire se vogliono andare avanti cosi' o se vogliono un cambiamento - afferma - Mancano tra 20 e 40 miliardi, entro settembre si devono trovare. Abbiamo a che fare con gente ipocrita, e' tutto marketing"."Il Movimento Cinque Stelle e' pronto ad andare al voto anche a ottobre e con l'attuale legge elettorale". Lo ha detto Beppe Grillo ai microfoni di Sky Tg24. Grillo ha sottolineato anche che o si riforma seriamente la legge elettorale o si va subito a votare. .
- Il Cairo, 2 ago. - "E' importante che Berlusconi sia al tavolo della riforma elettorale, come e' stato a quello della riforma costituzionale. Questo e' un elemento di serieta' del sistema, sarebbe un segnale importante". Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti nel viaggio di ritorno dal Cairo.(La tabella di marcia del governo sulle riforme prevede che la legge elettorale venga approvata entro l'anno, con la speranza che ce la si possa fare anche prima. L'Italicum tornera' in discussione il primo settembre al Senato per poi proseguire il suo iter. Il dibattito si concentra sulle soglie di sbarramento, il premio di maggioranza e le preferenze per la necessita' di un meccanismo che ponga fine al potere di veto dei partiti. Anche sul fronte dei conti pubblici il governo resta piuttosto ottimista e non e' preoccupato. Qualche inquietudine ancora sulla crescita economica che continuera' a essere fragile ma che potrebbe riprendersi e sull'occupazione, capitolo che vede in via di soluzione molti dossier importanti come Gela, Sulcis e Ilva ma su cui c'e' ancora molto da fare. Soddisfatto il premier dell'andamento del voto sulla riforma del Senato. "Nessuno avrebbe mai scommesso sulla possibilita' di consentire oggi al Senato di prendersi un giorno di vacanza". ha detto Renzi, ricordando che ben 5mila su 8mila emendamenti sono stati gia' esaminati. "Si va avanti piu' spediti di quanto si potesse immaginare" ha aggiunto parlando con i cronisti nel viaggio di ritorno dalla sua missione al Cairo. "Questa e' una riforma seria, e' una grande riforma" . .

- Roma, 2 ago. - L'esame sul ddl riforme riprendera' lunedi' pomeriggio alle 14, con seduta notturna fino alle 24. Lo ha stabilito, a maggioranza, la conferenza dei capigruppo. Una decisione che ha provocato le proteste delle opposizioni che contrastano il ddl riforme, con Sel, Lega e 5 Stelle che hanno chiesto fosse mantenuto il calendario inzialmente previsto. L'Aula, pero', si e' espressa a favore del cambio di calendario proposto in capigruppo scatenando la protesta del M5S.

L'ex capogruppo Maurizio Santangelo posta sulla sua pagina facebook, ripreso poi da Beppe Grillo, la foto del guardaroba di Palazzo Madama con stampelle vuote, con ogni probabilita' anche perche' estate, e con due trolley pronti ad un'imminente partenza dalla Capitale e scrive: "guardate sono fuggiti tutti... Il guardaroba e' vuoto! Sono mortificato ed arrabbiato dal comportamento di questi mezzi uomini e mezze donne". Non solo, all'ingresso di palazzo Madama che da' su piazza San Luigi dei Francesi uno degli uomini dello staff della comunicazione del gruppo pentastellato, Nick per gli amici, con telecamera alla mano immortala le partenze: "avevano promesso di stare qui sabato e domenica e invece....", spiega. Quanti sono ad ora i senatori 'beccati' in fuga? "quattro o cinque", spiega, mentre in corso c'e' ancora la chiama per la fiducia sul dl carceri. In Aula 'solo' 201 senatori. Ma da dire e' anche che oggi la Commissione Affari Costituzionali va avanti sul decreto P.A.

Zanda, finiamo l'8 agosto! Pausa domenica ragionevole

"Il calendario era stato immaginato per chiudere i lavori entro l'8 agosto e cosi' sara', verra' mantenuta questa data. Un giorno di spspensione dei lavori, dopo una serie di sedute, anche notturne, molto faticose mi sembra una cosa ragionevole" replica il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, che tiene a sottolineare che da parte del Pd "la richiesta di confronto con le opposizioni" sul merito del ddl "e' stata la parola d'ordine sin dall'inizio e non partecipa alle riforme solo chi si autoesclude. Per noi resta il metodo del confronto".

Quanto alle modifiche che potrebbero essere apportate al testo, Zanda spiega che anche sul tema dell'immunita' si puo' discutere. Infine, sulla legge elettorale, pur ricordando di essere "sempre stato a favore dell'uninominale", il capogruppo Pd non boccia l'ipotesi dei capilista bloccati e le preferenze: "personalmente penso potrebbe essere una soluzione accettabile, ma bisogna trovare un punto d'intesa". .

La volontà del governo di iniziare a ragionare da Settembre sulla possibilità di introdurre nuove regole per consentire la flessibilità dei tempi di pensionamento piace ai sindacati. Kamsin Cgil, Cisl, Uil, Federmanager e quasi tutte le forze politiche danno giudizi positivi all'annuncio, fatto dal ministro del Welfare Giuliano Poletti con un’intervista ieri al Messaggero, di voler affrontare l’argomento a breve con l'inizio della discussione della legge di Stabilità.

L’idea di Poletti è quella di fornire un ventaglio di possibilità al lavoratore che intende lasciare il lavoro per andare in pensione prima dei tempi canonici fissati dalla riforma Monti- Fornero. Poletti ha parlato di strumenti differenziati adatti e coerenti con le diverse situazioni anche se non ha specificato nei dettagli quali saranno le iniziative.

Le ipotesi che circolano sui tavoli del Dicastero di Via Veneto sono in linea di massima tre. E sono note.  C'è la possibilità di anticipare la pensione fino a 62 anni di età con penalità rispolverando il progetto di legge Baretta-Damiano bloccato da un anno in Parlamento; la riapertura del sistema delle quote che regolava la vecchia pensione di anzianità (si parla di raggiungere quota 100, ossia bisognerebbe arrivare, ad esempio, a 40 anni di contributi e 60 di età); l'introduzione del ”prestito pensionistico“ per chi ha perso il lavoro a pochi anni dal raggiungimento dei requisiti richiesti per l’accesso all’assegno pensionistico.

La proposta Damiano - Il disegno di legge messo a punto già nella scorsa legislatura prevede, con 35 anni di contributi, la possibilità di anticipare l’età del pensionamento fino a 62 anni, con un sistema di penalizzazioni (dal 2 all’8% a seconda di quanti anni mancano ai 66). Verrebbe meno inoltre defintivamente la penalizzazione per chi ha maturato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.

La Quota 100 - Possibile l'introduzione di un sistema basato sulla precedente pensione di anzianità. Cioè ancorato ad un minimo di età anagrafica unitamente al perfezionamento di un requisito contributivo (es 40 anni di contributi e 60 di età; oppure 39 di contributi e 61 di età).

Il Prestito Pensionitico - E' l'ipotesi elaborata dall'ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini. L'idea consentirebbe a chi, a pochi anni dalla pensione, si ritrova disoccupato e senza ammortizzatori sociali di chiedere all'Inps un anticipo dell’assegno pensionistico fino a 2-3 anni, importo che poi sarà rimborsato piano piano con micro-prelievi sull'assegno una volta conseguita la pensione.

Zedde

- Roma, 2 ago. - "Renzi sta dalla parte dei criminali". E' quanto recita lo striscione srotolato dai senatori leghisti per protesta contro il decreto Carceri, che sta per essere approvato - con voto di fiducia - dall'Aula del Senato. I senatori leghisti, oltre allo striscione, tengono in mano una serie di fac simili di banconote da 8 euro, la stessa somma che, accusa il capogruppo Gian Marco Centinaio, "sara' data ogni giorno ai detenuti". La protesta del Carroccio va in scena davanti alle telecamere a palazzo Madama e non e' escluso venga riproposta al momento del voto in Aula. "Siamo in un momento storico per l'Italia - spiega Centinaio - il paese ha tantissimi problemi, non ci sono i soldi per nessuno, non ci sono per i pensionati, gli esodati e le imprese sono costrette ad andare all'estero e il governo decide di fare l'ennesimo svuota carceri, per di piu' dando 8 euro al giorno ai carcerati e 42 auro al giorno agli immigrati e si lava la coscienza. Noi non possiamo votare la fiducia ad un governo che sta dalla parte di Caino", conclude Centinaio. .
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