cumulo casse professionali

..... e poi. Nell'estratto conto integrato dell'INPS ci sono già gli anni di iscrizione all'Enpam conteggiati. Perché non considerarli? E' un non considerare lo spirito della legge 232/2016.

Il tutto mi sembra profondamente ingiusto ed incostituzionale. Spero proprio che sia solo una dimenticanza e che qualcuno glielo faccia notare.

Scusate, ma io questa pletora di medici ospedalieri che vuole andare in pensione non la vedo.

Nella mia ASL, con tre presidi ospedalieri, i medici che hanno richiesto di uscire con il cumulo si contano sulle dita di una mano e nel mio reparto, su 5 persone che potevano utilizzare la quota 100, solo due ne avrebbero voluto usufruire.

Fra qualche anno ci sarà l'esodo in massa dei baby boomers, quello si che non si potrà frenare. Non era meglio iniziare a scaglionare le uscite facendo andar via chi, per vari motivi personali, è già cotto e stracotto?

Noi siamo con un organico ridotto al lumicino, e ricorriamo spesso e volentieri all'attività aggiuntiva, con sovraccarichi di lavoro al limite della legalità. Una uscita limitata, secondo me inferiore al 50% degli aventi diritto, avrebbe spinto le ASL ad assumere con incarichi, cosa che adesso non fanno solo per risparmiare.

ciao Marco,
si poteva intuire che ci fosse una precisa volontà di escludere, dalla quota 100, i cumulandi liberi professionisti, ma la misura sembra discriminatoria e pertanto illegittima.
Fra l'altro, fra i professionisti ultrasessantenni, quanti potrebbero avere interesse a fruire dell'opportunità offerta dalla quota 100, in considerazione del limite di 5000 € imposto al reddito da lavoro cumulabile con quello da pensione.
Sopattutto fra i medici, che hanno la possibilità di esercitare la libera professione, pur essendo dipendeti di ASL o strutture sanitarie private; o gli insegnanti (ingegneri, commercialisti, o avvocati ecc.), che possono esercitare la libera professione insieme all'attività dell'insegnamento.
Quindi, se la motivazione fosse quella che hai sottolineato tu, così come sembrerebbe, a mio avviso sarebbe suggerita da un'inutile preoccupazione, con il rischio concreto di emanare una legge iniqua.
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Hulk56 ha scritto: Ho letto la bozza di D.L. sul Reddito di Cittadinanza e sulla "quota 100" e, a proposito di quest'ultimo provvedimento, sottopongo la seguente osservazione (soprattutto a Marco ed al Direttivo dell'Associazione): al comma 2 dell'art. 14 (Titolo II) è prevista testualmente la "... facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall'INPS, in base alle disposizioni di cui all'art. 1, commi 243, 245 e 246, della legge 24 dicembre 2012, n. 228".
La legge citata sopra, non contempla, fra coloro che potrebbero esercitare la facoltà di cumulo, i professionisti iscritti alle Casse Professionali, ai quali come noto, è stato esteso il diritto al cumulo gratuito con la L. Finanziaria 2017.
Sembrerebbe quindi che per raggiungere "Quota 100", non sia possibile cumulare i contributi versati, in periodi non coincidenti, presso l'INPS e le Casse Professionali.
Se la mia interpretazione è corretta, credo che bisognerebbe sottopore la questione a qualche referente politico, in modo da correggere il Decreto prima che entri in vigore, ammesso che, da parte del Governo, ci sia la volontà politica di farlo.

Hulk, hai interpretato correttamente, infatti la legge 232/2016 non viene citata, bensì solo la prima legge sul cumulo, quella che considerava cumulabili solo i periodi contributivi delle varie gestioni Inps...il c.d. "combinato disposto" se non viene espressamente enunciato, semplicemente non esiste...il legislatore avrebbe dovuto fare esplicito riferimento sulla possibilità di cumulare anche le contribuzioni cassa. Facile individuarne i motivi: in primis si è ristretta la base dei potenziali fruitori (e quindi meno oneri per lo l'Erario)...ma il vero motivo è aver scongiurato il rischio di una fuga in massa dei medici ospedalieri (avrebbero potuto uscire i 63enni anche senza aver riscattato la laurea) e del personale docente.

Ho letto la bozza di D.L. sul Reddito di Cittadinanza e sulla "quota 100" e, a proposito di quest'ultimo provvedimento, sottopongo la seguente osservazione (soprattutto a Marco ed al Direttivo dell'Associazione): al comma 2 dell'art. 14 (Titolo II) è prevista testualmente la "... facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall'INPS, in base alle disposizioni di cui all'art. 1, commi 243, 245 e 246, della legge 24 dicembre 2012, n. 228".
La legge citata sopra, non contempla, fra coloro che potrebbero esercitare la facoltà di cumulo, i professionisti iscritti alle Casse Professionali, ai quali come noto, è stato esteso il diritto al cumulo gratuito con la L. Finanziaria 2017.
Sembrerebbe quindi che per raggiungere "Quota 100", non sia possibile cumulare i contributi versati, in periodi non coincidenti, presso l'INPS e le Casse Professionali.
Se la mia interpretazione è corretta, credo che bisognerebbe sottopore la questione a qualche referente politico, in modo da correggere il Decreto prima che entri in vigore, ammesso che, da parte del Governo, ci sia la volontà politica di farlo.

Egregio collega, cosa intendi dire quando scrivi che l'inps ti concederebbe il cumulo del
riscatto Enpaf ? Grazie per la risposta