APE Volontaria [Discussione Unificata]
- SanderW
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genna ro ha scritto: Oggi non si vende merce ma sconti: pertanto la richiesta che "vuoi uno sconto, dammi il tempo di aumentare il prezzo " anche con l'ape ha significato ossia l'affare è tale solo con la premessa Fornero: aiuto i poveri .... aspetta che li creo e poi li aiuto.... è un merito?.... mahhhh
Considerando che spesso le regole sono compromessi sociali redistributivi di equità sociale, forse misure meno draconiane avrebbero evitato un problema che inizialmente era stato ampiamente sottovalutato: non si conoscevano neanche i numeri esatti....
La riforma Fornero innegabilmente ha fatto macelleria. Però, facendo uno sforzo di astrazione perché ci ha riguardato, ragioniamo su un fatto: la maggior parte di noi qui su questo forum andrà in pensione a breve, ma i nostri figli?
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- SanderW
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pensione52 ha scritto: Ok Sanderw... solo per accademia, visto che ora siamo tutti felici e contenti.
In termini aggregati, l'uscita spontanea anticipata di un lavoratore dal mercato del lavoro (ad es. il mio caso), dovrebbe/potrebbe creare una singola domanda aggiuntiva, quindi nel caso ciò si realizzasse un aumento di reddito tassabile, Pil e così via. E' vero che questo esempio non può essere effettuato per il 100% degli Apisti, però è presumibile che ce ne sia un certo numero.
Regole contabili : per quanto ne sappia io, la contabilità dello Stato è fatta per cassa e non per competenza. Ergo hai ragione tu Nel caso di contabilità per competenza il montante delle pensioni spettanti agli Apisti rappresenta un debito che, se estinto anticipatamente, non avrebbe alterato il consolidato patrimoniale dello stato. Ma anche qui forse facciamo (un'interessante ??!!) accademia.
si, è vero, potenzialmente hai gente che spende soldi e quindi da un contributo a questo povero PIL...
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- genna ro
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Considerando che spesso le regole sono compromessi sociali redistributivi di equità sociale, forse misure meno draconiane avrebbero evitato un problema che inizialmente era stato ampiamente sottovalutato: non si conoscevano neanche i numeri esatti....
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- pensione52
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In termini aggregati, l'uscita spontanea anticipata di un lavoratore dal mercato del lavoro (ad es. il mio caso), dovrebbe/potrebbe creare una singola domanda aggiuntiva, quindi nel caso ciò si realizzasse un aumento di reddito tassabile, Pil e così via. E' vero che questo esempio non può essere effettuato per il 100% degli Apisti, però è presumibile che ce ne sia un certo numero.
Regole contabili : per quanto ne sappia io, la contabilità dello Stato è fatta per cassa e non per competenza. Ergo hai ragione tu Nel caso di contabilità per competenza il montante delle pensioni spettanti agli Apisti rappresenta un debito che, se estinto anticipatamente, non avrebbe alterato il consolidato patrimoniale dello stato. Ma anche qui forse facciamo (un'interessante ??!!) accademia.
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- SanderW
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Però sono stati bravi, intanto perché hanno risolto un problema a migliaia di persone, ad un costo abbastanza basso, e poi perché questo costo lo stato lo avrà solo nella fase di restituzione, non adesso. Con regole contabili diverse avrebbero potuto ‘regalarci’ quei soldi adesso, e sarebbe stato un aiuto concreto e neanche piccolissimo se lo spalmi in 3,5 anni. Ma sarebbe stata una spesa immediata, che avrebbe aggravato un bilancio statale molto problematico.
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- pensione52
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Nel nostro caso l'assicurazione è obbligatoria anche per il rischio "morte" e, se vogliamo essere obiettivi, è molto cara. Io non so come abbiamo calcolato il costo. Certo è che l'INPS garantisce il pagamento automatico e non c'è possibilità di revoca (a differenza di un mutuo "privato"), il rischio morte è statisticamente calcolabile al millesimo, il costo di gestione è limitato in quanto si tratta di "micro operazioni" tutte similari su cui è stata fatta una veloce istruttoria visto che la bancabilità del soggetto richiedente era garantita dall'INPS.
Detto questo siamo tutti contenti per un'operazione che per l'erario ha costo zero, per gli istituti di credito/assicurazione un "giusto" (??!) profitto , per il singolo beneficiario un costo/beneficio economico relativamente alto ma a cui bisogna obiettivavente aggiungere benefici indiretti (non monetizzabili) che ognuno ha singolarmente valutato!
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