Debutta il nuovo servizio per la verifica del green pass destinato ad aziende e privati sopra i 50 dipendenti. Si tratta della procedura «Greenpass 50+», messa a disposizione sul sito dell'Istituto, come comunicato nel messaggio n. 3589/2021. Il servizio mostrerà per ogni azienda o ente l'elenco dei dipendenti, tratto dalle denunce contributive, e permetterà ai "verificatori" (soggetti individuati dalle stesse aziende) di controllare se uno specifico dipendente è in possesso, alla data della verifica, di un green pass valido.
Le aziende e gli enti pubblici dovranno accreditarsi al servizio e indicare uno o più verificatori da abilitare ai controlli che potranno accedere al servizio tramite Spid e, quindi, selezionare i nominativi per i quali verificare il possesso del green-pass. La verifica spiega l'INPS può essere effettuata «esclusivamente nei confronti del personale effettivamente in servizio per cui è previsto l’accesso al luogo di lavoro nel giorno in cui è effettuata la verifica, escludendo i dipendenti assenti per specifiche causali (es. ferie, malattie, permessi) o che svolgano la prestazione lavorativa in modalità agile». Nel caso in cui, all'esito di tali verifiche, l'interessato non risulti in possesso di una Certificazione verde COVID-19 in corso di validità e quindi il sistema di rilevazione delle presenze non consenta l’accesso, lo stesso ha comunque «diritto di richiedere che la verifica della propria Certificazione verde COVID-19 sia nuovamente effettuata al momento dell'accesso al luogo di lavoro».
La validità del green pass sarà recuperata ogni notte da Inps tramite un accesso in interoperabilità alla banca dati del Ministero della salute. Ogni 24 ore l'Istituto cancellerà dai propri archivi le informazioni trasmesse dal Ministero della salute, sostituendole con quelle aggiornate. «Ogni accesso dei verificatori sarà tracciato, ma non saranno archiviati gli esiti delle verifiche», fanno sapere ancora dall'Inps.