Cresce la retribuzione di riferimento per il calcolo dei contributi e delle prestazioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell'agricoltura. I valori 2022 sono indicati nel decreto n. 373 del 17 giugno della direzione generale per le politiche previdenziali del ministero del lavoro, pubblicato nella sezione pubblicità legale del sito internet del Ministero.
Piccoli coloni
Come noto per i piccoli coloni agricoli e i compartecipanti familiari la retribuzione di riferimento da assumere al calcolo dei contributi è quella dei salari medi convenzionali prevista per i lavoratori agricoli a tempo determinato come fissati anno per anno per ciascuna provincia. Idem per il calcolo delle prestazioni economiche di malattia e di tubercolosi. Ebbene il decreto fissa i valori provinciali da utilizzarsi nell'anno 2022.
Agricoli autonomi
Come noto il calcolo dei contributi pensionistici dovuti dai coltivatori diretti, mezzadri e coloni si effettua applicando una determinata percentuale sul reddito agrario convenzionale articolato in quattro fasce distinte dal numero di giornate/lavoro attribuibile ad ogni singola unità attiva. Considerato che il reddito individuale giornaliero per l'anno 2022 è stato fissato dal citato decreto in 60,26 euro (dai 59,66€ dello scorso anno), la base imponibile sale a: 9.401 euro per la prima fascia; 12.534 euro per la seconda fascia; 15.668 euro per la terza fascia e 18.801 per la quarta fascia. L’aggiornamento influisce naturalmente anche sul calcolo della misura della pensione e sul calcolo del contribuzione volontaria.
L'aliquota IVS resta pari al 24% e può essere dimezzata nei confronti nei soggetti che hanno raggiunto i 65 anni. Anche quest’anno i nuovi iscritti alla previdenza agricola con meno di 40 anni possono beneficiare dell’esonero contributivo totale rinnovato dalla legge di bilancio 2022 (l.n. 234/2021). A breve l’Inps diffonderà le consuete informazioni riepilogative ed i termini di versamento.
Mezzadri reinseriti nell'AGO
Il decreto ministeriale fissa, infine, anche il reddito medio dei mezzadri e coloni che optano, a domanda, per l'iscrizione nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, per l'anno 2018 ai sensi del DPR 1434/1970. Tale reddito è stato parificato al salario medio provinciale dei salariati fissi comuni stabilito per lo stesso anno e, pertanto, può essere individuato tramite le tabelle allegate al decreto ministeriale. Al riguardo va tenuto presente che ove in una provincia siano previste retribuzioni medie diverse per le varie categorie di salariati fissi, il reddito medio da considerare è quello corrispondente alla classe di retribuzione meno elevata.
Documenti: D.M. 373/2022